22• "Ti fidi del tuo consulente preferito?"

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Quando Kimberly si svegliò, si sentì stranamente tranquilla, nonostante fosse sicura che quell'impresa le sarebbe stata letale. Si era chiesta per tutta la notte il motivo per cui Daniel avesse fatto una cosa così avventata e si era addormentata con la mente invasa dalla preoccupazione per lui. Si affrettò a prepararsi e a racimolare alcune cose nello zaino: indumenti puliti, soldi, dracme e nastro isolante. Il resto della roba che le serviva era già nella sua macchina. Si guardò intorno un'ultima volta e uscì, cercando di non sbattere la porta per evitare di svegliare gli altri.

Fuori, seduti sul divanetto, trovò Lucas e Daniel, che stavano parlando in tono piuttosto serio. Appena videro Kimberly, si zittirono all'istante.

«Reyna è già pronta ed è andata a parlare con Frank.» la informò Lucas. «Josh e Adria, invece, non si sono ancora svegliati. Daniel voleva aspettarti e...ahi!...ci siamo messi a parlare.» Lucas guardò il suo amico. «Perché mi hai calpestato un piede?»

«Non ti ho calpestato un piede.» ribatté Daniel arrossendo violentemente. «Sei tu che lo hai messo sotto al mio proprio quando lo stavo appoggiando per terra.»

Lucas scosse la testa, ma decise di non rispondere.

Kimberly alzò gli occhi al cielo. «Io vado a svegliare Josh e Adria. Voi, nel frattempo, cercate di non muovervi, così nessuno dei due metterà i piedi sotto quelli dell'altro.»

Lucas scattò in piedi e prese Daniel per un braccio. «Noi veniamo con te.» annunciò.

Kimberly annuì con un sospiro e iniziò a camminare, ignara di ciò che stava accadendo alle sue spalle; i suoi compagni erano impegnati in una lotta silenziosa nella quale Lucas cercava di spingere in avanti Daniel per farlo camminare di fianco a Kimberly. Quando ci riuscì, Daniel arrossì nuovamente e si schiarì la gola imbarazzato. Kimberly non fece nemmeno caso a lui, intenta com'era a cercare le chiavi della sua Qashqai nello zaino.

«Devo averle dimenticate sul comodino.» disse tra sé e sé. «Vado a prendere le chiavi della macchina.» annunciò ai suoi due amici.

«Ti accompagno.» disse Daniel subito mentre Lucas gli dava una pacca di approvazione sulla spalla.

«No. Vado da sola.» ribatté Kimberly.

«Ma...» fece Daniel.

«Ho detto che vado da sola.» ripeté Kimberly e se ne andò senza che Daniel potesse aggiungere altro.

«Visto? Non mi vuole!» esclamò il ragazzo rivolto a Lucas, appena Kimberly si fu allontanata.

«Non è proprio così. È solo molto difficile farglielo ammettere. Oppure non si rende conto di ciò che prova.»

«No. Non gli piaccio nemmeno.» Daniel sospirò sconsolato.

«Su, non ti abbattere così.» Lucas gli diede un colpetto affettuoso sulla testa. «Riusciremo a farglielo ammettere.»

«Che cosa? Che mi vede solo come un amico?» sbottò Daniel.

«Ti fidi del tuo consulente preferito?» gli domandò Lucas mettendosi una mano sul petto con aria solenne.

«No.»

«Lo prendo per un sì.»

* * *

«E sta' attento ai...»

«...legionari in probatio.» concluse Frank esasperato. «Per Giove, Reyna!» esclamò spazientito. «Non è la prima volta che resto al campo senza di te!»

«Lo so, ma...» replicò lei preoccupata. «Ci sarò anche io, dopotutto.» intervenne Hazel. «Darò una mano a Frank.»

Reyna annuì. «Fate attenzione. Tutta questa storia di Eolo non mi piace.»

Olympus [1] • The hunt has just begun  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora