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Apro lentamente gli occhi, che mi bruciano.
Mi guardo attorno, vedo solo del sangue sparso qua e là e qualche pezzo di stoffa.
Cerco di alzarmi, ma la testa gira e le gambe sono troppo doloranti.
I miei vestiti sono stracciati e sono sporchissimi.
Tiro fuori il telefono:

- 5 messaggi da "Mya❤"

- 23 messaggi da "Wyatt🔥"

Lo rispengo e cammino per la strada.
Mi guardano tutti male, ma non sanno quello che mi è appena successo.
Se solo sapessero di quanto mi abbiano aggredita, sia verbalmente che fisicamente, se sapessero di tutte le ferite che mi hanno procurato, se sapessero anche solo che mi hanno appena stuprata, forse non mi guarderebbero così.
Ma non importa, non mi importa più di niente.
Arrivo davanti al cancello di casa e sospiro un attimo, prima di entrare.
Appena arrivo davanti alla porta non sento nessun rumore.

Devono essere tutti fuori...

Entro in casa e mi precipito subito verso lo specchio in bagno.
Chiudo la porta dietro di me e corro a guardarmi.
Appena guardo l'immagine riflessa sulla superfice dello specchio rimango inorridita.
Come hanno potuto farmi una cosa del genere?
Noto subito vari lividi sul viso ed un taglio molto evidente sul labbro.
Nonostante sia distrutta, ora non sento niente.
Nulla assoluto.
Mi arriva una notifica.
Qualcuno mi ha taggata in una foto.

Oh no.

Infatti, quello che mi aspettavo.
Hanno pubblicato una foto di me e loro tre mentre...
Non riesco nemmeno a pensarci.
"È stato un piacere conoscerti meglio ;)".
Questa è la didascalia.
E sotto la didascalia una quantita enorme di insulti nei miei confronti.

Sono al limite.

Le lacrime stanno scendendo da sole dalle mie guance e sto iniziando a singhiozzare.
Apro velocemente lo scaffale difianco a me e tiro fuori la lametta che mi ero nascosta da sola.
Riprendo a fare quegli odiosi tagli sulla mia pelle che avevo smesso di fare tempo fa.
Arrivo fino a metà di entrambi i miei avambracci, poi mi fermo.
Con le mani tremanti ri-poso la lametta e guardo il sangue colare.

Non provo più quel sollievo di quando lo facevo prima, anzi, non è cambiato proprio nulla.
Mi asciugo dal sangue e li copro con degli elastici.
Credo sia rimasta solo una cosa da fare a questo punto.
Se non sento più niente, forse è meglio non sentire più niente completamente.

Sono già fuori di casa e sto camminando di nuovo verso casa di Wyatt.
Ma sta volta non per lui.
La gente questa volta mi guarda impaurita, come se fossi un mostro, ma non ci dò troppa importanza.
Camminando, quasi arrivata a destinazione, trovo una cabina telefonica.
Decido di usarla per chiamare Wyatt con gli ultimi soldi che ho.
Dovrebbero bastare per due minuti di chiamata.
Digito il numero e, dopo il secondo squillo, risponde subito
<<pronto?>>
<<Wyatt, sono Chloe>> dico
<<perchè mi chiami con un altro numero? E perchè hai quella voce>>
<<perchè volevo dirti delle ultime cose prima che io me ne vada>>
<<te ne vada?>> cerca di ragionare
<<oh no Chloe ti prego, non farlo>>
<<Wyatt, sei una delle persone a cui tengo di più al mondo, ti voglio un bene dell'anima, ma ho deciso così.
Forse starai anche tu meglio senza di me>> dico
<<Chloe che cazzo dici, dove sei?>>
<<Wyatt...>> non riesco piùa dire niente, la chiamata sta per finire e mi viene da piangere
<<Chloe ti prego non lasciarmi così, io ti...>> la chiamata si interrompe.
Credo sia arrivato il momento.

Mi ritrovo davanti al muretto che delimita im ponte.
Mi ci siedo sopra, per poi mettermi in piedi proprio sopra l'orlo.
Forse finalmente non proverò mai più dolore.
Mai più.
Prendo un ultimo respiro a fatica, a causa dei singhiozzi.
Guardo giù.
L'acqua sembra ancora più nera inscurita dall'oscurità della notte.
Chiudo gli occhi e faccio per lasciarmi andare.

Qualcuno però mi prende da sotto le spalle e mi butta sul marciapiede.
Mi dimeno e, appena sento tutto il mio corpo steso a terra,  qualcuno mi sale addosso.
Apro gli occhi e mi ritrovo Wyatt davanti.
Incrociamo per qualche secondo l'uno gli occhi dell'altro
<<Wyatt... Io...>> cerco di dire ma scoppio in un pianto isterico.
Mi fa sedere di fianco a lui, abbracciandomi
<<shh, è tutto apposto, è tutto ok>> mi dice anche lui con voce tremante.
Deve essere traumatizzato
<<ci sono io per te>> mi dice accarezzandomi i capelli
<<e ci sarò sempre>>.

Bad Romance // IT&ST CastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora