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Chloe's pov.

Si è appena concluso il rientro di matematica, e non credo possa esistere cosa più inutile.
Una noia tremenda, in più quando la prof parla non si capisce mezza parola...
Spero che la situazione migliori entro la prossima lezione.
Scelgo di fare una strada un po' più lunga per tornare a casa, così da passare per un bar per prendere una bottiglietta di the freddo.
Finalmente la temperatura non è più da freezer, c'è il sole e si fa anche molto sentire.
Finalmente potrò tirare fuori la mia amata giacca in pelle, restata nell'armadio per anche troppo tempo.

Arrivo davanti alla palestra e vedo il solito coglione, intento a fumarsi probabilmente una canna o qualcosa di simile
<<Williams!>> esclama sarcasticamente sorpreso.
Lo ignoro e continuo a camminare a passo veloce.
<<devo chiederti una cosa, ti puoi fermare?>>. Vado ancora più veloce.
Lo sento correre dietro di me e mi prende per un polso.
Inizio a respirare affannosamente
<<la palestra è aperta che ne dici di..?>> propone alzando le sopracciglia.
All'inizio rimango scioccata.
Mi ha veramente proposto una cosa del genere?
<<ci sto>> rispondo annuendo.

E sto qui è pure così tanto stupido da crederci.

Mi dirige a forza verso l'interno della palestra e, in uno stanzino a me famigliare, mi prende e fa sbattere bruscamente le mie spalle contro il muro gelido.
Si avvicina a me, abbastanza da farmi sentire l'odore di Marijuana che emana.
Prima che possa fare qualsiasi cosa, però, gli arriva una mazza dritta in faccia dalla sottoscritta.
Perde i sensi.

<<la prossima volta ci ripensi due volte prima di metterti contro di me, Tesoro>> sussurro mettendo una mano nella tasca.
Prima che possa fare qualsiasi altra cosa, il mio telefono squilla:

"Finn🖤"

<<Chloe dove diamine sei finita?!>> mi chiede appena rispondo alla chiamata
<<sono nella palestra, perché?>> rispondo girando attorno al corpo privo di sensi del coglione.
Sento Finn sussultare
<<e perché sei in palestra?>> mi chiede e vedo il corpo muoversi e lentamente risvegliarsi e riprendere coscienza
<<scusa, non riesco a sentirti, sono abbastanza occupata>> commento e chiudo la chiamata.

Metto via il telefono e mi metto a cavalcioni su di lui, tenendo sempre la mia mano in tasca.
Lascio che ritorni lucido.
Sgrana gli occhi
<<cosa è successo?>> mi chiede
<<sei solo svenuto>> rispondo
<<ah ok, quindi ora...>> inizia cercando di alzarsi a sedere, stringendomi per i glutei
<<no, non crederai davvero che io voglia fare qualcosa con te>> dico risbattendolo a terra
<<i patti si mantengono, Williams>> commenta iniziando ad esplorare il mio corpo.

Dopo qualche secondo lo sbatto di nuovo di violenza contro il pavimento.
Tiro via la mano dalla tasca, prendendo quel che c'era dentro e puntandoglielo alla fronte.
Mio padre ha una collezione di pistole a casa, e a volte ne prendo qualcuna, non carica ovviamente, per decorazione.
Ma sta volta è carica, e pronta al fuoco
<<Williams, cosa hai intenzione di fare??!>> chiede entrando visibilmente in panico
<<ho intenzione di farti provare lo stesso dolore che ho provato e che provo ogni giorno per colpa tua e per colpa dei tuoi amichetti...>> inizio, con il dito che freme contro il grilletto
<<un dolore pari a quello di morire.>> finisco e lui cerca di dimenarsi, non riuscendoci.
<<come ci si sente ad essere in pericolo ed essere bloccati? Sai, quella sera in cui mi avete stuprato mi sentivo probabilmente allo stesso modo, se non peggio. Ma ora è troppo tardi per tornare indietro>> commento ed il dito fa ancora più pressione sul grilletto.

Tutto, però, viene interrotto dalla porta della palestra che si apre.
Ci giriamo entrambi.
Davanti a noi vediamo Finn, che davanti ad una scena del genere è rimasto immobile e traumatizzato
<<Chloe??>>.

Bad Romance // IT&ST CastWhere stories live. Discover now