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Continuiamo a baciarci per infiniti minuti.
Io lo amo, sì lo ammetto, lo amo da morire, ma non so se sono davvero sicura di ricominciare.
Ho paura di lui, sì, ho paura che mi possa ancora fare del male, e sono stanca di stare male.
Ma allo stesso tempo lo voglio, lo voglio mio e solo mio.
Voglio sempre i nostri corpi vicini, le nostre labbra unite, i fiati corti e gli abbracci.
Insomma, voglio lui.

I miei pensieri vengono interrotti da Finn che passa la presa sui miei polsi.
Sbarro gli occhi.
Ecco uno dei traumi.
Una delle uniche cose che ricordo della sera in cui mi hanno... Avete capito, è che mi bloccarono per i polsi, ed ora non riesco a farmi prendere più da nessuno per i polsi.
Mi stacco dal bacio e dalla presa
<<no... No>> sussurro quasi fuori di me.
Finn mi guarda con aria interrogativa
<<io... Scusa ma... Non ce la faccio>> cerco di dire tra un respiro e l'altro.
Mi siedo velocemente sul divano e suona il citofono
<<aspettami qui>> mi dice e scende giù.
Appena chiude la porta inizio a piangere affannosamente, non riuscendo a respirare.

No, un attacco d'ansia proprio adesso no.

Cerco di respirare profondamente ma non ce la faccio.
Entro ancora più in panico.
Inizio a tremare e cerco di calmarmi, poggiando la schiena contro lo schienale del divano.
Vorrei urlare a Finn di tornare indietro, ma non credo di essere nelle condizioni più adatte per farlo.
Per fortuna Finn arriva poco dopo
<<hey hey hey>> dice appena mi vede e poggia le pizze sul tavolo.
Corre verso di me, allarmato
<<respira, devi solo continuare a respirare>> dice.
Mi viene in mente Breathin di Ariana grande, amo quella canzone.
<<ci sono io conte, sono qui>> cerca di rassicurarmi e sembra quasi funzionare.
<<va tutto bene>> mi ripete, finchè non mi calmo del tutto.
Sospiro
<<visto?>>
<<grazie>> dico strozzatamente
<<niente, ti capisco>> risponde accennando un sorriso.

Guardo un punto fisso davanti a me.
Non riesco a credere quanto la gente possa essere crudele.
Credo che solo chi ha provato la violenza sulla sua pelle riesca a capire come ci si sente.
Niente più è come prima, non ti fidi più di nessuno e guardi tutti con occhi diversi.
Non riesci nemmeno più a fare cose che prima facevi con leggerezza, e forse non riuscirai mai più a farle come prima perchè il dolore te lo tieni per tutta la vita.
Credo che le persone prendano tutto ciò con superficialità, quando invece non si dovrebbe.
Ed anche io lo facevo, ma credo di aver capito.
E l'ho capito troppo tardi.

<<mangiamo?>> Finn mi smuove dai pensieri
<<sì>> rispondo e ci dirigiamo verso il tavolo.
Ho preso una semplice pizza margherita, non ho voglia di mangiare troppo pesante.
Anzi, non ho proprio voglia di mangiare.
Mangio qualche fetta, solo per non avere fame dopo.
Finn probabilmente nota che non sto bene
<<Chloe scusami>>
<<non è colpa tua... Semplicemente ci devo lavorare su>> dico accennando un sorriso per confortarlo
<<... Ci lavoreremo su>> ripete lui accennando a sua volta un sorriso.

Restiamo in silenzio per un po' di tempo
<<Chloe, io voglio ricominciare>> inizia alzando lo sguardo verso di me
<<e so che non ti fidi ancora di me, e che ho sbagliato, ma ti amo. E ti voglio>> finisce.
Socchiudo la bocca per lo stupore
<<Finn...>> riesco solo a dire
<<ho capito... Non fa niente>> dice abbassando la voce.
Si alza da tavola e si allontana
<<anche io voglio ricominciare>> rispondo infine velocemente.
Lui si ferma e si gira verso di me, restando in piedi.
Credo che riprovarci sia la cosa più giusta se lo vogliamo veramente entrambi.
E allora riproviamoci.

Bad Romance // IT&ST CastWhere stories live. Discover now