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Entro in quella stanza.
É poco illuminata, le tapparelle sono abbassate e quella pova luce che passa punta diretta sul lettino.
Cammino a fatica, anche se aiutata da questa spece di palo con le ruote con attaccata una flebo.
Mi avvicino al lettino e osservo il viso di Jae.
É pallido e ferito, con la stessa espressione del momento dell'incidente.
Ha le braccia piene di tubicini ed é circondato da macchinari, la maggior parte di questi fa degli strani rumori.

Sospiro.
<<giorno 1>> inizio a parlargli
<<Non so se mi senti, e non lo sapró finche non ti sveglierai... Se ti sveglierai>> deglutisco
<<ti voglio raccontare quel che mi succede, anche se non puoi rispondermi, o fare i tuoi soliti commenti idioti, o guardarmi negli occhi>> passo un dito sul suo braccio
<<mi sono risvegliata dopo quasi ventiquattro ore, hanno detto che io non ho subito niente di troppo grave, apparte un paletto di ferro che mi ha trapassata a lato dello stomaco, ma a quanto pare non ha preso nulla di vitale.
Ora ho parecchi punti, ma non importa>> spiego prendendogli delicatamente la mano.

<<Chloe é stata con me tutto il tempo, da mattina a sera. Lo so, non te lo aspetteresti da lei, ma ci tiene a me, come a te.
Non ha nemmeno mangiato, e Chloe che rinunvia a mangiare per qualcuno succede una volta sola in tremila anni>> mi viene da ridiacchiare
< Finn invece é dovuto andare a scuola a causa del prof di matematica che vuole fargli recuperare la sua materia, ma anche lui appena finita scuola viene qui.
Loro due sono gli unici che mi sono rimasti... Cioé, ci sei anche tu, ma...>> sospiro
<<...non é la stessa cosa adesso>> commento
<<ti chiedo solo di svegliarti, perché ti rivoglio tra le mie braccia, rivoglio i nostri pomeriggi a guardare film, rivoglio i nostri baci, le cazzate, le uscite... Rivoglio te>> finisco e la porta si apre.

Vedo i genitori di Jaeden entrare.
Appena incontrano il mio sguardo corrono ad abbracciarmi.
Sono seguiti anche dai miei genitori, che anche essi mi abbracciano
<<per fortuna tu stai bene>> dice la mamma di Jae stringendomi a sé
<<tesoro, andrà tutto bene>> mi rassicura
<<lo so, e anche lui lo sa>> rispondo riferendomi a Jae.
Si stacca dall'abbraccio e mi prende il viso tra le sue mani
<<sei forte, qualunque cosa accada, ok?>> annuisco
<<Mya Davis, dobbiamo fare delle analisi>> dice un signore dal corridoio.
Saluto per un'ultima volta Jae e vado nella mia stanza.
Ogni passo che faccio sento molto male, dovró esercitarmi.

Chloe's pov.

Sono seduta sulle sedie fuori dalle due stanze.
Sto bevendo la solita cioccolata calda delle macchinette che ormai ho svuotato per scaricare la tensione.
Finn é a scuola, ad un corso extra obbligatorio.
Wyatt dovrebbe arrivare a momenti, e spero faccia il prima possibile, ho bisogno di un abbraccio.

É come se il mondo mi fosse caduto addosso, due dei miei migliori amici hanno rischiato la vita, ed uno dei due sta ancora lottando per tenersela.
Io voglio un mondo di bene a Jae, é una delle persone piú brave e dolci che abbia mai incontrato, e sapere che potrebbe non esserci piú mi spezza il cuore.

<<Chloe!>> sento esclamare da in fondo al corridoio.
Mi giro e vedo Wyatt camminare velocemente verso di me.
Mi alzo in piedi e corro verso di lui.
Lo abbraccio senza dire niente
<<hey, va tutto bene>> mi accarezza i capelli.
Mi stacco dall'abbraccio
<<come fai a stare cosí tranquillo?>> gli chiedo
<<so che Jaeden ce la farà>> risponde accennando un sorriso.
Chiudo gli occhi, poi li riapro dopo qualche secondo.
<<non ce la faccio>> dico con voce tremante mentre gli occhi si riempiono di lacrime.
<<dovrei essere forte, ma non ce la faccio>>passo una mano sulle guance dalle lacrime.
Sta volta é Wyatt ad abbracciarmi
<<nessuno ti impedisce di mostrarti debole per una volta>> sussurra e lo abbraccio a mia volta.

Bad Romance // IT&ST CastWhere stories live. Discover now