xx. chiarimenti

550 36 1
                                    

[ pov's Maddie ]

Cercavo un modo per sfogare me stessa, ruflettevo in continuazione, pensavo a Drey, mi torturavo la mente con i pensieri di Nathan e cercavo disperatamente qualcuno con cui parlare. Avevo bisogno di confrontarmi con Alexis.

Mi alzai dal letto di fretta, cercando qualcosa da indossare che non fosse il solito pigiama, nel frattempo la mia mente era invasa dal ricordo del bacio tra la ragazza per la quale ero cotta e la sua migliore amica. Mi ripetevo "se è felice lei, sono felice anche io." Ma non era vero, e perché io non mi potevo meritare un po' di buona felicità?

Bussai alla stanza di Alexis.
«Ehm ehi» rispose, in tono forse stranito, Grace. Proprio l'ultima persona che volevo incontrare! Non sarei dovuta venire..
«Maddie, entra!» urlò Alex dall'altta parte della camera.
«Stavo giusto uscendo. Potete parlare con tranquillità. Ci vediamo dopo Alexis. Ciao Maddie» accennò un sorriso e mi lasciò via libera per parlare con lei.

«Ehi Maddie, perché sei qui?» chiese curiosa lei. «È successo qualcosa?» aggiunse subito dopo. «Niente. Volevo solamente dirti che ho visto Grace e Drey. In caffetteria. Ieri. È stato orribile.»
Mi voltai verso lo specchio, per evitare il suo sguardo, ma notai me, vedendomi distaccanta mentre parlavo di questo fatto, i miei occhi erano proprio spenti.
«Posso spiegarti. Io non ti avevo ancora avvisata per paura che tu ci stessi veramente molto male, so quanto è stato difficile superare lo stupro di Nathan e ora anche questo. Non lo meriti Maddie. Veramente. Tu sei una bellissima persona.» cerca di giustificarsi lei, si, insomma, sembra molto dispiaciuta.

«Sta tranquilla, non è niente. Mi riprenderò» la tranquillizzai io.
Lei mi guardava sorridente.
«Ora devo consegnare delle divise a dei nuovi arrivati quindi vado. Ci si vede in giro
Ci salutiammo, uscii dalla stanza, alla fine non avevamo parlato molto ma vedere un viso familiare mi aveva restituito un po' la vitalità. Improvvisamente l'uscio si riaprì e Alexis disse: «Ricorda una cosa Maddie, non sei sola».

Alla fine erano questi piccoli gesti, questi piccoli gesti che racchiudevano amore, che mi facevano sentire apprezzata, che potevano darmi la forza di riavere il mio buon umore.

[ pov's Grace ]

Appen vidi Maddie sulla porta capii che c'era assolutamente qualcosa che non quadrava, ero molto curiosa di sapere di cosa averebbero parlato quelle due, mi misi ad origliare alla porta. Purtroppo la mia missione fallì miseramente, perché capii circa una parola su cinque, ma riuscii a trarre le mie conclusioni, deducendo che Maddie aveva scoperto della nostra falsa-relazione.
Mi sentii molto triste, non volevo farla soffrire, in fin dei conti mi sembrava proprio una ragazza carina e gentile.

Mi catapultai fuori dal dormitorio, cercando in tutti i modi di contattare Drey, ovviamente, aveva il telefono staccato.
La cercai dappertutto e la trovai una ventina di minuti dopo, seduta in caffetteria intenta a leggere un libro, Call Me By Your Name, mentre sorseggiava un cappuccio.
Mi avvicinai ed esclamai: «Ma usare il telefono to fa schifo?» ridendo.
«Oh! Ti ho cercata ovunque, ma dovevo immaginare di trivarti qua» aggiunsi subito dopo.
«Scusa, il mio telefono è scarico e avevo bisogno di stare un po' da sola.» rispose cupa.

Ordinai un frappuccino e mi sedetti accanto a lei, «Comunque sono venuta qui per dirti una cosa.. Beh, anche abbastanza importante»
«Dimmi.» rispose pacata lei, chiudendo il suo libro dalla copertina azzurra.
Dissi tutto d'un fiato quello che dovevo dire e lei si trovò cobcorde a me.. «Non voglio più continuare la nostra relazione, mi sento terribilmente male a trattare Aaron cosi, cioè, a me piace da quando sono piccola.. E tu piaci tanto a Maddie. Pensa che è persino andata da Alexis a parlare di te, ha detto che ci ha viste mentre ci baciavamo.»
«Cazzo. Non voglio farla stare male..»
«Allora dovremmo farlo sapere agli altri, principalmente ad Alexis, Aaron e Maddie; vado a cercare i gemelli io
«Io la segnorina Crawford.» si limitò a dire la più grande.

In fin dei conti era giusto cosi, c'eravamo prese gioco dei loro sentimenti e non era corretto nei confronti di nessuno.

Mi guardai un poco intorno, cercando uno dei due fratelli, quando dopo minuti interi di ricerca vidi Aaron, mi catapultai da lui.

𝐓𝐄𝐀𝐑𝐒 𝐀𝐍𝐃 𝐇𝐎𝐍𝐄𝐘Where stories live. Discover now