xxxxxii. buongiorno

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«Ei, ti va di tornare al College con me?» disse con respiro affannato e le labbra gonfie.
Annuii e ce ne andiamo dal pub.
Non non riuscimmo nemmeno ad accendere l'auto dato che già eravamo, nuovamente, appiccicati appena chiudemmo le portiere della macchina.

Continuammo a baciarci con foga, senza sosta, mise una mano sotto la mia coscia e mi spostai dal sedile del passeggero a quello del conducente. Mi mossi spontaneamente su di lui, facendo violentemente scontrare i nostri bacini.
Con una sola mano mi slacciò il reggiseno, facendolo scivolare via dal mio corpo, con l'altra mi teneva salda a se, abbassò il sedile senza staccarmi dalla sua bocca immensamente dolce.

Eravamo quasi sdraiati, io sopra, lui sotto. Una
sua mano era sul mio fondoschiena, sotto la gonna, l'altra si muoveva tra i miei capelli.
Levai la sua maglia, sfiorando leggermente il suo petto scolpito, tutti quei muscoli, tutti quei movimenti, quei baci, tutto non faceva altro che aumentare la mia voglia di avere Froy Gutierrez sotto il mio corpo e non Cameron Dallas.

Lanciai uno sguardo all'orologio dell'auto, due di notte.

Con una mossa la mia maglia se ne andò di colpo e lui lasciava baci sulla la mia pelle nuda, la sua umidità sul mio corpo fresco e rigido era quasi piacevole, così, levai i suoi pantaloni per fargli capire che volevo di più, anche se non è così, era solo una scusa, una distrazione.
Non volevo lui, volevo una distrazione.

Cara Alexis Marie Looke, se dovessi in un futuro stare fuori fino a tardi, mi raccomando,  alle due torna a casa. Alle due può succedere di tutto, ti potresti pentire di tutto. Non è mai buono fare qualcosa dopo quel maledetto orario.

«Aspetta, devo cercare un preservativo..» sussurrò staccandosi leggermente dalle mie labbra, io scuoto il capo e lui dice «Sei sicura di non volere utilizzare protezioni?»; «Si, al cento percento, non sprechiamo tempo prezioso.»

Non lo facemmo prima, ma ora si.

Avevo, forse, un piano, - che francamente speravo funzionasse - in realtà non ne andavo fiera e se i miei anici lo avesser scoperto allora, beh, mi avrebbero ammazzata e se non avesse funzionato sarei stata nella merda fino al collo; se con un ragazzo che portava una reputazione niente male sul sesso, dove minimo trenta ragazze sono rimaste incinta solo dall'inizio dell'anno, non sarei rimasta gravida sarebbe stato uno stupido e incomprensibile problema con Froy.

«Ti faccio male?» disse poi distogliendomi dai pensieri.
Ero così intenta a pensare a cosa potrebbe accadere che nemmeno mi ero accorta della penetrazione. Perfetto Alexis, continua cosi, per una donna è facile fingere.
«No, è perfetto» mi limitai a rispondere.

[ il mattino seguente ]

Aprii gli occhi strofinandoli più volte, mi guardai attorno ma non trovai le mie cose in stanza, mi sedetti subito in posizione eretta e notai, con immenso piacere, che non era la mia camera, ma ovviamente non era nemmeno la stanza in cui mi sarei voluta svegliare.
Mi girai e vidi Cameron che dormiva accanto a me come un piccolo bambino.
Chissà quante ragazze, prima di me, avevano avuto questo strano risveglio. Anche se, francamente, non mi importava.

Scesi dal letto quando, guardandomi allo specchio, mi resi conto di essere completamente nuda e lanciando un piccolo grido soffocato mi tuffai tra le lenzuola e il piumone candide e calde; svegliando Cameron.

«Ma buongiorno bellezza.» disse girandosi verso di me e squadrandomi, si avvicinò e mi lasciò un bacio sulla guancia.
Della sera precedente ricordavo poco e niente, se non, che era veramente un ragazzo simpatico e, nonostante la sua reputazione, gentile.
«Buongiorno anche a te, Cam, potrei avere delle spiegazioni?» domandai io decisamente perplessa. Mi rivolse uno sguardo innocente.

«Di che genere?»
«Beh, non so, dato che non ricordo niente di niente, puoi dirmi perché sono nel tuo letto, completamente nuda, e non trovo i miei dannati vestiti?»
«Ugh, sei nuda lì sotto!» disse piuttosto imbarazzato, arrossando, ma curioso di alzare le lenzuola semitrasparenti.
«Comunque, non ricordi nient perché eri sbronza fino al midollo, sei nel mio letto perché siamo tornati dal pub alle cinque del mattino, l'abbiamo fatto sei volte e mezzo
«Che significa sei volte e mezzo?»
«Che, durante il settimo giro ad un certo ti sei alzata da letto, hai lanciato dalla finestra i nostri vestiti dichiarandoli palesemente inutili e poi ti sei addormentata
«Ah»

Non ci potevo credere.
Quanto ero stupida.
Dovevo proprio darci un taglio con il bere.

«Comunque è stato bello. Tra tutte le ragazze con cui sono stato, tu sei la migliore
«Dovrei prenderlo come un complimento?»
Annuì mugugnando qualcosa e ridendo.

𝐓𝐄𝐀𝐑𝐒 𝐀𝐍𝐃 𝐇𝐎𝐍𝐄𝐘Where stories live. Discover now