xxxiv. battiti

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Bussai alla porta di camera sua, «Chi è?» domandò con voce roca e spezzata.
«Sono io, Froy.» dissi avvicinandomi alla maniglia.
«Che hai?» fece cercando di calmarsi.
«Nulla di che, però posso entrare?»
«Meglio di no, preferisco restare da sola, scusa» era cosi vicino alla porta e io cosi in connessione a lei che potei giurare di sentire il suo respiro fannoso, le sue lacrime che scendevano, stava piangendo per via del ballo.

Non potevo capire, però compresi che era il suo primo ballo e ci poteva tenere molto, era stato un evento importante anche per me.

«Ehi senti, se non mi apri tu, entro io.» dissi.
«Okay..» cedette lei, che sapevo non poreva resistermi, e aprì la porta.
Mi trovai di fronte al suo sguardo che quais non riuscivo a reggere.

La fissai, forse un poco spaventato e preoccupato per lei, indossava un vestito rosso carminio, di raso, stava probabilmente facendo le prove per la sera, era bellissima, era un raggio di sole anche con quel mascara leggermente sbavato e il viso roseo.
Era un quadro dipinto in tutte le sue sfaccettature spettacolari anche così.
E mi piaceva.

«Oh, Alexis..» fu tutto quello che uscì dalla mia bocca, tutto quello che riuscii a pronunciare alla vista di una Lei distrutta.

Nessuno avanzava di un millimetro, il mondo si era bloccato tra me e lei, io la guardavo e lei mi guardava. Tutto era fermo e avevo nella testa un pensiero fisso: era stupenda.
Restammo cosi per non so quanto, potevano essere minuti, potevanoessere secondi. Attimi sfuggenti. Poi mi avvicinai a lei e la ragazza dai lunghi capelli bruni e lucenti fece lo stesso.
Una lacrima le rigò il volto, divenuto pallido e capii che per consolarla non bastava stare fermo come un palo a guardarla, dovevo fare qualcosa io.
Cercai di sfigguare lo sguardo più dolce che riuscii a fare, lo sguardo che si trasformava quando vedevo lei, mi avvicinai e l'abbracciai, veramentec per la prima volta.
Il mio cuore accelerò improvvisamente e non lo riuscivo a controllare, mi strinsi a lei, che fece lo stesso e finimmo per creare un'armonia e un'intensità immensa.
Per un momento, uno solo, pensai di avere un mancamento. Senti il battito del suo cuore, battito, pausa, battito, pausa. Sembrava tutto cosi calmo e regolare, mi sentii come se nessuno potesse farle del male.

Mi sentii catturato da lei.

«Cosa succede?» domandai nonostante già sapevo la risposta.
«Beh, non andrò al ballo, ecco che succede. Lo so, può sembrare una sciocchezza e si magari lo è ma sai che c'è? Io ci tenevo ad andarci, non è solo il primo ballo di questo College, è il mio primo ballo in generale e volevo che fosse.. Beh, ecco-»
«Speciale» conclusi io.
«Si, speciale.» disse lei.
«Okay allora, alzati in piedi Alex» la presi per la mano sinistra e si alzò di fronte a me, le feci fare una giravolta e la guardai.

«Ora ascoltami bene, tu sei Alexis Looke, la ragazza più stupenda che io abbia mai visto in vita mia; non puoi startene qua a vedere i tuoi amici andare a divertirsi. Devi farlo anche tu, hai bisogno di lasciarti un po' andare, di fare cose pazze e sai cosa ti dico? Ti dico che a quel ballo ci verrò io con te. E no, prima che inizi a fare domande non ho un'accompagnatrice, beh forse si. Okay si, comunque le dico che ci vado con un'altra ragazza, non mi importa di lei. Mi importa di te e della tua felicità

Troppo dolce?
Lei non disse nulla.

«Non voglio che bidoni l'altra ragazza»
«Sei più importante tu di lei»
«Sono importante per te?» chiese lei stupita.
«Dimmi, dimmi ti prego come hai fatto a non capirlo. Sei la persona per la quale venderei l'anima a momenti.» ammisi.
«Froy..»
«No, fermati, non dire nulla, sappi solo che a quel ballo ci andremo insieme
«Veramente, non voglio che stia male un'altra ragazza, non scriverle nulla!» mi rimproverò lei, «L'ho già fatto» risposi io.
«Sei terribile
«Alle 20:30 in caffetteria» mi limitai a dire mentre mettevo un piede fuori dallo stipite. «Ci sarò» concluse lei, sorridendo sollevata.

Mi girai un'ultima volta per guardarla, sembrava tutto così perfetto quando notai un dettaglio di lei.

𝐓𝐄𝐀𝐑𝐒 𝐀𝐍𝐃 𝐇𝐎𝐍𝐄𝐘Donde viven las historias. Descúbrelo ahora