✔ Pericolo #4

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Entrai in bagno dopo essermi ripresa dalle risate, e decisi di farmi un bel bagno. Quando mi immersi nell'acqua tiepida, chiusi gli occhi cercando di svuotare la mente. Ma mi era impossibile. Rivedevo l'accaduto di ieri sera, e per questo mi vennero i brividi. Involontariamente pensai all'incidente in moto.

Ieri sera avevo sentito la stessa paura di quel giorno. Era stato come riviverlo una seconda volta, anche se di esso non ricordavo proprio nulla. Era così frustrante avere il vuoto nella mente, non poter sapere come erano andate le cose perché i ricordi non volevo apparire.

Sbuffai, e dopo essermi lavata uscì dalla vasca ritrovandomi come ieri mattina davanti l'armadio con un'asciugamano legato al corpo.

Decisi di indossare un paio di jeans chiari aderenti e una felpa rosa pesca stretta. Come scarpe misi le vans nere e ritornai in bagno per spazzolarmi i capelli e truccarmi un po' con matita e mascara. Dopo aver finito, presi il mio cellulare e lo misi in tasca.

Uscì dalla mia camera, e scesi le scale.
Quando entrai in cucina, vidi dal bancone Kol seduto sul divano a guardarsi la televisione.

"Credevo che se ne fosse andato" pensai, fissandolo forse un po' più del dovuto.

"Lory" mi girai a sentire la voce di Luke. Aveva una faccia spaventata e preoccupata, e non capivo il perché dato che prima stava ridendo quando mi ero vendicata di Kol.

"Io.. mi dispiace tantissimo" mi abbracciò di scatto, stringendomi a sé dalle spalle "Mi sono ricordato adesso cos'è successo ieri sera. Dio, se ti fosse accaduto qualcosa non me lo sarei mai perdonato. Tu sei la mia sorellina e il mio dovere è quello di proteggerti, ed io non l'ho fatto perché ero più ubriaco di te" notai che gli scesero un po' di lacrime quando mi staccai leggermente da lui "Se non ci fosse stato Kol.. ho paura che tu non saresti qui adesso ed io non avrei mai potuto superare la tua perdita. Perdonami, perdonami ti prego"

Rimasi d'impatto un po' scossa dalle sue parole. Ero certa di non dovergli perdonare niente. La colpa era mia, non dovevo ubriacarmi in quel modo e non dovevo fare quell'obbligo. Dall'incidente Luke era diventato molto ma molto protettivo nei miei confronti, e questo io lo apprezzavo tantissimo, ma in certe situazioni non sopportavo il fatto che si dava colpe che non aveva.

"Luke.." gli presi il viso con le mani e accarezzai delicatamente le sue guance, asciugando di tanto in tanto le sue lacrime "Non è stata e non sarà mai colpa tua ma mia. Non dovevo ubriacarmi in quel modo ma l'importante è che sto bene ok?! Non pensiamo a come sarebbero potute andare le cose, perché io sono qui di fronte a te, viva. Ci è da lezione: Mai ubriacarsi in spiaggia con accanto strade dove passano macchine poco raccomandabili" gli dissi ridacchiando e abbracciandolo di nuovo.

Con la coda dell'occhio notai Kol guardarci con un sorriso un po' malinconico. Era tutto un mistero quel ragazzo, da cima a fondo.

"Hai fame?" mi chiese Luke tirando su col naso sorridendomi.

"Si un po'" mi sedetti sullo sgabello del bancone e lo guardai controllare nelle mensole se ci fosse qualcosa di buono per me. In quel periodo avevo gusti leggermente tirati. Non mangiavo tutto, la maggior parte non mi piaceva mai.

A distrarmi fu il mio telefono che incominciò a squillare, attirando l'attenzione di Luke che versò del latte in un bicchiere di vetro. Presi in mano il mio cellulare. A chiamarmi era un numero sconosciuto. Decisi di rispondere, forse si trattava di uno di quei scherzi telefonici divertenti che fanno i bambini.

Inizio Chiamata:

IO: Pronto?

Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora