L'amore è #60

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Leggete lo spazio d'autrice alla fine del capitolo, please, è importante🖤

(...)

"Va bene. Abbiamo capito tutti il piano?" chiedo un ultima volta per essere sicura.

"Si" rispondono tutti in coro.

"Bene. Allora iniziamo" usciamo dalla mia stanza. Ci lanciamo tutti un ultima occhiata di chiarezza per poi incamminarci ognuno nelle proprie direzioni. Ho scritto a Nathan, gli ho chiesto se potevamo vederci in un luogo isolato, e ovviamente ho optato per la zona dove prima viveva Jexson che, casualmente, i suoi ragazzi sono proprio lì che aspettano lui, Luke, Matt, Elia, Ryder, Cam, Daniel ed Erick.

Invece Eva, Solange, Tessa e Jocelyn devono andare da Gabriel dicendogli di aiutarle perché cercano i ragazzi da ore ed ore ma non li trovano. Io, arrivo davanti al cancello dell'università aspettando Nathan. Controllo sempre l'orario nel mio telefono, e anche se per caso mi arriva qualche messaggio da parte degli altri. Sospiro portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, quando vedo Nathan camminare a passo veloce verso di me.

Che la mia performance abbia inizio, no?

"Hey Nathan" sorrido

"Lory" mi abbraccia e subito le mie narici vengono inondate dal suo profumo di frutti di bosco. In questo abbraccio, mi rattristico. Come può farmi questo? Sta fingendo, e anche bene, di non tenere per niente a me.

"Vieni, devo spiegarti una cosa" lo prendo per il polso ed entriamo dentro al taxi che avevo chiamato prima e che, per fortuna, è rimasto pazientemente ad aspettarmi.

Rimaniamo in silenzio dentro la macchina, e sinceramente, mi sto quasi pentendo di aver architettato tutto questo. Non perché non voglio più vendicarmi o altro, ma perché da un lato mi sembra tutto troppo folle. Uno come Nathan non potrebbe mai e poi mai farmi questo. Mi ha sempre aiutato quando ero in difficoltà, anche quando avevo litigato con Kol per non avermi detto che Elia era suo fratello.

Arriviamo a destinazione e pago il tassista una volta uscita dal taxi.

"Perché siamo qui? Di cosa volevi parlarmi?" mi chiede mettendo le mani dentro le tasche dei suoi jeans.
Spero che non sta iniziando a sospettare di qualcosa, perché in tal caso, devo recitare così bene da far invidia alle star di Hollywood.

"Ti ho portato qui perché devo parlarti di una cosa molto importante e dovevamo essere al cento per cento soli. All'università ci sono tutti gli studenti e nelle nostre camere gli altri. Nessuno, ma proprio nessuno deve sapere quello che sto per dirti, va bene?" spiego guardandolo negli occhi.
Almeno capirà che non mento. Perché di solito chi sta dicendo una bugia guarda altrove e inizia ad agitarsi. Invece io sono calma, e i miei occhi non abbandonano i suoi.

"Mi stai spaventando" sussurra.

"Hai presente l'incidente di Kol?" annuisce "Bene. Secondo me non è stato un caso" alla mia affermazione freme un secondo, per poi ricomporsi.

"Che vuoi dire?" inizia lentamente a camminare, cosa che faccio anche io stando vicino a lui.

"Mi sembra troppo strano. Secondo me è stato Hunter a farlo" lo sento rilassarsi "Con l'aiuto di qualcuno però" per poi irrigidirsi all'istante. Bene, questo mi da la conferma che Nathan ha aiutato Hunter, sennò perché avere questa reazione?

"E chi, secondo te?" domanda, mettendosi di fronte a me.

"Mi prometti di tenere questa conversazione per te?" lo guardo dritto negli occhi e stavolta, per la prima volta, sto avendo difficoltà a mentire.
Annuisce.

Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant