La confusione in testa (Parte 1) #53

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Saranno presenti delle parti un po' spinte, non è obbligatorio leggere
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L'aria non la sento più nei polmoni. Il sangue mi si è congelato. Lui..cosa?

"Parker? Sorellina?" faccio una piccola risata "Esistono tanti Parker tesoro. Avrai sbagliato famiglia" gli faccio un sorriso da stronza, dandogli le spalle prendo la mano di Elia e lo trascino via. Arriviamo dai nostri amici e loro si girano confusi dalle nostre facce.

"Lory che succede?" Luke e tutti gli altri si avvicinano a noi mettendosi a cerchio. Porto un dito in aria per fargli capire che mi serve un minuto. Lentamente mi siedo sul divano e chiudo gli occhi facendo profondo sospiri. Che cazzo significa adesso? Chi è quello? Mi hanno mentito di nuovo?

"Ho bisogno di un bicchiere d'acqua" mormoro. Jexson si siede accanto a me a sinistra mentre Luke a destra. Tutti gli altri si siedono nei divanetti di fronte.

"Tieni Lory" Layla mi passa l'acqua che bevo lentamente.

"Qualcuno di voi.. conosce un certo Hunter Parker?" chiedo guardando le mie mani. Poi, porto lo sguardo su Jexson che ha gli occhi sbarrati. Su Erick, che ha la sua stessa espressione. Come Gabriel, Kol, Elia, Luke, Eva, Mason, Cam, Daniel e Nathan.

"Chi cazzo è?" sbotto alzandomi. Guardo tutti quelli che sembrano sapere qualcosa.

"Lorena.." Gabriel si schiarisce la voce, e mi rendo conto solo ora che con lui non ci parlavo da molto tempo "Non essere arrabbiata con noi per quel che scoprirai" fa un espressione malinconica.

"Lo abbiamo fatto solo per il tuo bene" dice Erick abbassando lo sguardo. Per come stanno facendo mi stanno spaventando.

"Lory" Luke mi stringe la mano, lo guardo ormai confusa da tutto "Nostro padre.. prima che nascessimo noi.. ha tradito nostra madre. E così è nato Hunter-" mi alzo di scatto sbarrando gli occhi sconvolta. Non può essere.

"Che cosa?" sbotto guardandolo "Luke.. che cazzo stai dicendo.." dico con tutta la calma che ho in corpo.

"Nostro padre.. abbandonò Hunter e sua madre. Poi quando tu avevi quattordici anni e io e tutti gli altri sedici Hunter è venuto a casa nostra. Ha cercato di ucciderci, perché non riusciva a sopportare il fatto che noi abbiamo vissuto una vita migliore della sua" fa una pausa abbassando gli occhi.

"Poi si è venuto a sapere che.. " si blocca deglutendo a fatica "Che lui.. ha ucciso sua madre. Lorena.. Hunter è schizofrenico" mi passo una mano sulla fronte facendo un lungo sospiro.

"È pericoloso Lorena.. devi stargli alla larga" la voce di Kol mi entra fin dentro le ossa. A quel punto la rabbia cresce dentro di me. Per la milionesima volta, i miei amici e la mia famiglia mi hanno tenuto allo scuro di qualcos'altro, anche se mi avevano promesso che non lo avrebbero fatto più.

"Ma bravi. Mi avete tenuto nascoste le cose, come sempre d'altronde. Siete tutti una delusione" mi giro verso Luke, che ha gli occhi lucidi "Tu, che sei mio fratello maggiore avresti dovuto dirmi sempre tutto. Poi dici a me che ti tengo le cose nascoste, bravo Luke" mi rivolgo a Gabriel "Tu Gabriel, che sei stato il mio migliore amico, avresti anche tu dovuto dirmi tutto invece di fare il doppio gioco e la stessa cosa vale per te Erick, che sei stato il mio punto di riferimento data la somiglianza con Jexson quando lo credevo morto" le lacrime iniziano a scendere lentamente sulle mie guance "E mi sorprendo di te Eva. Sei la mia migliore amica dalla nascita e sapevi una cosa che non dovevi sapere. Ma certo, Luke dice alla sua fidanzata le cose importanti ma a sua sorella no" faccio un piccola risata. Mi giro a guardare Elia, non ho bisogno di dire niente, perché lui mi ha già capito da un semplice sguardo.

"E tu Kol.. " mormoro "Dopo tutto quello che abbiamo passato. Tra le bugie e altro, mi avevi promesso che nessun segreto doveva esserci tra di noi. E tu cosa fai? Mi nascondi questo? Che è una cosa seria e importante?" faccio qualche passo verso di lui "Ero già delusa e ferita da te, ma questo è troppo" mi allontano velocemente a passo svelto verso l'uscita lasciandoli lì.

Una volta fuori da quella casa inizio a camminare con le braccia strette al petto per il freddo e con le lacrime che in silenzio mi fanno compagnia. Ad un tratto una macchina parcheggia accanto a me, giro la testa a guardare e quando si abbassa il finestrino, Ryder mi rivolge un piccolo sorriso.

"Vuoi un passaggio?" chiede. Annuisco senza pensarci due volte e salgo dentro la macchina. Mi dimentico della rabbia che provo per lui per aver costretto Jexson a restare in America. Ho troppi problemi in testa e odiarlo per il resto della mia vita è l'ultimo dei miei piani. Troppe ma troppe cose nascoste. Non riesco più a sopportare la mia vita. È troppo complicata, non fa più per me.

Ryder guida in silenzio, non mi fa nessuna domanda. Arrivati di fronte all'università mi giro verso di lui.

"Vuoi scendere?" gli chiedo in un sussurro. Lui sorpreso dalla mia richiesta, annuisce. Scendiamo e per fortuna ancora il portone è aperto.

"Come hai fatto a sapere dove dovevi andare?" domando guardandolo un secondo mentre entriamo dentro l'ascensore che ho scoperto solo ora della sua esistenza.

"Semplice, frequento anche io la NYU. Però non ho preso la stanza qui, preferisco stare a casa mia" mi fa un sorriso, mette le mani dentro le tasche dei jeans e le ante dell'ascensore si chiudono. Lo guardo un attimo, e mi perdo in lui.

"Ryder.." sussurro. Si gira verso di me. Lo fisso negli occhi, come fa lui. In uno scatto mi prende dalla vita e avvicinandomi a sé mi bacia. Le nostre lingue si incontrano mentre stringo i suoi capelli tra le dita. Appena l'ascensore si apre, mi prende in braccio facendo allacciare le mie gambe sul suo bacino. Apre la porta con una mano mentre con l'altra mi tiene e entriamo nella mia camera.

"Lorena.. non dovresti, tu e-"

"Shh" lo interrompo mentre gli mordo il labbro inferiore con i denti. Si sdraia sopra di me dopo avermi messa sul letto, baciandomi il collo, e facendo uscire dalle mie labbra dei piccoli gemiti, ci sbarazziamo degli indumenti.

"Fammi dimenticare di questa orribile serata ti prego" lo supplico sospirando mentre le lacrime di nuovo, cercano di uscire, ma stavolta non lo permetto.

"Va bene" sussurra nel mio orecchio. Baciandomi di nuovo il collo entra dentro di me, dopo essersi messo le precauzioni, e più lui va avanti e continua, il senso di colpa per Elia si fa sentire nel mio stomaco. Da quando io e Kol non stiamo più insieme sono tornata quella di prima, ovvero che quando trovo un ragazzo e inizio una relazione.. per me non è mai seria, e così via. Ma poi, Kol non so come ma è riuscito a farmi innamorare di lui, a farmi sentire il bisogno di avere una persona accanto a me sempre, anche quando voglio stare sola. La colpa se sto diventando di nuovo così, è sempre sua.

Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt