A forza di avere una vita normale #52

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Un continuo rumore assordante mi bombarda le orecchie, dove sono? Alzo lentamente le palpebre e mugolo qualcosa sentendo del dolore allo stomaco.

"Oddio, cazzo" quando metto a fuoco la mia vista, di sfuggita vedo una figura, molto familiare, avvicinarsi a me per poi baciarmi.
Quelle labbra. Non..non sono di Elia.

Apro gli occhi, quando non sento più pressione sulle mia bocca. La socchiudo, sconvolta. È..qui.

"Kol..che.." non mi lascia finire, che mi bacia di nuovo. Mi sembra un sogno, e se lo è davvero, non voglio più svegliarmi. Le sue labbra, le ho desiderate sempre, dal primo momento in cui l'ho rivisto su quel fottuto altare. Mi accarezza la guancia, d'istinto le mie dita si intrufolano tra i suoi capelli, morbidi come sempre.

"Hai un amore segreto per gli ospedali e non me lo hai detto?" mi guarda negli occhi..rimango immobile senza parlare, non ci riuscirei "Perché ci sei praticamente sempre"

"Che..che cosa ci fai qui? Tu..dovresti essere a Londra" lo allontano delicatamente con la mano abbassando lo sguardo. Sento che si irrigidisce e mentre si siede accanto a me, sul letto, posa la sua mano nella mia.

"Siamo tutti qui. Tutti. Sia per te e..." si blocca stringendo di più la mia mano, lo guardo aspettando che continui "Anche per..Jexson"

Faccio un lungo sospiro e, per non far riemergere il dolore che mi ha procurato, sposto la mano dalla sua. Mi lancia un occhiata dispiaciuta, per poi alzarsi. È colpa sua, se siamo così distanti. Solo sua. In quel momento la porta si spalanca..ed entrano tutti.

Tutti nel vero senso della parola. Dimenticavo che ho molte persone al mio fianco che mi vogliono bene.

Luke, Eva, Layla, Jocelyn, Jexson, Solange, Tessa, Cam, Daniel, Kol, Gabriel, Erick, Matt, Nathan, Elia e anche Ryder, che ho conosciuto per pochissimi minuti e che vorrei cercare di nuovo di uccidere. In questo momento l'unica cosa che vorrei e scappare via. Adesso incominceranno a farmi milioni di domande e a farmi la predica.

"Prima che incominciate a parlare dico che sto bene. Sono viva e vegeta, non sarà di certo una stupida pallottola a farmi fuori e...VI PREGO...TOGLIETEMI DI DAVANTI RYDER PRIMA CHE CERCO DI NUOVO DI UCCIDERLO" Elia viene verso di me, mi stringe forte a sé e lascia un bacio sulla mia fronte.

Jexson dice qualcosa a Ryder.. e lui, credo un po' dispiaciuto esce dalla stanza. Tutti rimangono a fissarmi, e mi da molto fastidio.

"Da quanto tempo sono qui?" chiedo alzandomi a fatica, infatti Elia, mi aiuta mettendo il suo braccio sulla mia vita, con gli occhi super attenti di Kol. Che secondo me a momenti potrebbe uccidere Elia con un semplice sguardo. Beh? Perché fa così? Ha sua moglie..e avrà un bambino.

Che mi lasci stare.

"Da due giorni" Luke e Layla vengono verso di me, stringendo le loro braccia intorno a me. Ricambio amorevolmente. Quando si staccano sospirano, evidentemente ormai stufi, o abituati a vedermi ferita e in un ospedale.

"Non mi guardate così cazzo. Voi avreste fatto la stessa cosa se al posto mio ci sareste stati voi" sbotto girando la testa verso Elia, che appoggio sul suo petto mentre lui mi stringe piano a sé, per non farmi sicuramente male.

A giro, mi abbracciano tutti. Tutti tranne Kol, e va bene così. Più sto lontana da lui, meglio è.

"Ho organizzato una festa, stasera, per festeggiare il mio ritrovo con i miei amici e la mia famiglia" dice Jexson guardando tutti. Kol gli da una pacca sulla spalla forzando un sorriso, poi il suo sguardo va su di me.

Non mi guardare così cazzo, che fai mandare il mio autocontrollo a fottersi.

Annuisco guardando Jexson e con l'aiuto di Elia vado in bagno dove si trovano i miei vestiti che indosso un po' lentamente, a causa dei punti che mi hanno messo.

Quando esco dal bagno trovo solo Elia. Gli faccio un piccolo sorriso e quando sono di fronte a lui mi metto in punta di piedi e gli lascio un bacio sulle labbra. A me, lui, piace sul serio e anche tanto. Non lo sto prendendo in giro. Ma, se Kol mi chiedesse di tornare insieme non ci penserei due volte a dire di sì.

Ma gli ostacoli non si possono evitare. Quindi direi anche di no. E la mia risposta, alla fine, sarebbe 'non lo so' date le circostanze e i miei pensieri.

"Mi sono spaventato da morire. La prossima volta pensa prima di agire, ti prego" sussurra staccandosi di un po' per poi mordere il mio labbro inferiore, questo gesto mi fa sorridere e fa scattare in me un bomba di calore. Stringo tra le mani i suoi capelli e lui fa pressione con le dita sui miei fianchi. Si stacca e un lamento di disapprovo esce dalle mie labbra.

"Andiamo" ridacchia e prendendomi per mano usciamo dalla stanza.

***

"Carino come posto" commento stringendo la mano di Elia. Ci sono tante luci colorate che illuminano la stanza dal buoio. A destra c'è il bancone degli alcolici, a sinistra l'attrezzatura del dj e al centro la pista da ballo. Jexson ha voluto che ci fossimo solo noi cioè i suoi amici, che considera la sua famiglia.

Ho voluto indossare un vestito rosso aderente, lungo fino a metà coscia a maniche lunghe ricoperte di pizzo e con tacchi neri alti. I miei capelli marroni ondulati o ricci, non l'ho mai capito e infatti li chiamo ribelli, mi arrivano rispetto a tempo fa un po' più su della metà della schiena. Ai miei occhi verdi ho messo eyeliner nero e mascara con un lucidalabbra trasparente a sapore di fragola.

"Lorena Mery Parker" mi giro e trovo un ragazzo a me sconosciuto "Che onore" si avvicina a me ed Elia, che lo guarda malamente. Non capisco chi è. Ha i capelli neri e gli occhi verdi. Ho la sensazione di conoscerlo, anche se non l'ho mai visto in vita mia.

"Ehm...ci conosciamo?" chiedo staccando la mano di Elia dalla mia. Faccio un passo in avanti e lo guardo bene in viso, quegli occhi, non può essere. No ok sarò uscita pazza sul serio per quello che ho pensato.

"Beh...Non di presenza" fa un sorriso, che non mi piace per niente. Lui porta guai, me lo sento "Ma potremmo rimediare" faccio un piccolo passo indietro e serro la mascella.

"Ok la mia gentilezza si è esaurita. Chi cazzo sei tu?" sbotto incrociando le braccia al petto. Lui fa una piccola risata scuotendo la testa, si avvicina tanto al mio viso. Si piega su di me, sento il suo respiro nel mio orecchio.

Sussurra con voce roca, facendomi mancare il fiato e sbarrare gli occhi "Sono Hunter Parker...sorellina"

Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now