È solo un incubo #56

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Tutto intorno a me è così confuso. Vedo tutta la scena a rallentatore. Io, che ancora vestita per uscire, corro senza scarpe per i corridoi dell'ospedale con le lacrime agli occhi e col trucco colato. Alcune ciocche di capelli mi cadono davanti al viso, che erano raccolti in uno chignon. Dietro di me, ci sono tutti che mi urlano di non entrare, per paura di come potrei reagire. Ma a me non importa.

È incredibile come vedi tutto lentamente. Soprattutto i movimenti. Apro la porta della stanza di Kol, quella che l'infermiera mi ha detto prima, appena sono entrata. Quando i miei occhi lo vedono, sembra tornare tutto alla normalità, niente più è come a rallentatore. È davanti a me, steso sul letto, con delle lenzuola bianche che gli coprono il petto. Ha.. ha tagli e ferite ovunque. E non immagino cosa ci sia in quelle fasciate. È incredibile come sia bello, nonostante tutto. E mi sento morire ancor di più, avendo la consapevolezza che proprio in questo istante lui non mi mostrerà i suoi fantastici occhi color nutella, di cui mi sono follemente innamorata.

"La storia si ripete vedi Kol?" mormoro avvicinandomi a lui. Mi siedo nel letto e intreccio le mie dita nelle sue, e non posso fare a meno di fremere quando sento che non hanno più il loro calore di sempre "Il karma avrà sicuramente pensato 《 Ehy?! Lorena è stata tante volte in coma e Kol ha sofferto, è ora che le cose cambino 》 e adesso eccoti qui" faccio una risata nervosa, pensando che se fosse sveglio, avrebbe incominciato a farmi il solletico. È inutile sembrare di essere forte, e per questo ricomincio a piangere.

"Sai.. i ragazzi mi hanno dato la scatolina che hanno trovato.. quella che tu oggi hai comprato per me" gli accarezzo la guancia mentre mordo il labbro inferiore con forza per trattenere i singhiozzi "Avevi intenzione di chiedermi di sposarti, Kol?" sussurro stringendo di più la sua mano "Sai, sarebbe bello avere il tuo cognome. Lorena Mery Parker Forest. Suona strano, adesso che lo dico ad alta voce" ridacchio abbassando lo sguardo.

Faccio un sospiro, per calmare l'uragano che c'è dentro di me e che sicuramente non cesserà facilmente. Non so se riuscirò a vederlo in questo stato, non so neanche se riuscirò ad andare avanti, se lui non dovesse farcela.

"Non sono forte Kol. Io.. più il tempo passa, più mi ripeto 《 è solo un incubo, è solo un incubo 》 ma più lo dico più non ci credo e mi faccio del male da sola" stringo entrambe le sue mani "Non.. non so se riuscirò a sopportare questa situazione. Adesso che io ho bisogno di te, tu non puoi esserci" scoppio a piangere più forte, e la voce mi si incrina "Cosa farò adesso senza di te? Chi mi abbraccierà quando starò male? Chi mi lascerà un bacio sulla fronte quando starò per crollare? Chi mi darà la forza di capire cos'ha intenzione di fare Hunter? Dimmi Kol.. chi!!!" strillo e non riesco a non stringerlo a me, e ad appoggiare la testa sul suo petto "Chi dormirà con me? Chi riuscirà a farmi sentire libera e me stessa? Chi mi farà ridere? Chi mi farà arrossire ad ogni complimento? Kol.. chi mi amerà?" tiro su col naso e faccio un sospiro "Nessuno. Nessuno Kol, perché tu sei l'unico che può farlo, e che ci riesce. Io.. io voglio te e solo te al mio fianco. Ti amo, ti amo e non sai neanche quanto" mi stacco dal suo petto e mi rimetto seduta. Devo fare qualcosa. Mentre cerco di trattenere le lacrime, gli lascio un bacio sulle labbra.

"Kol.. io.. scusa devo andarmene" mi alzo, non lasciando però le nostre dita incrociate "Io.. non riesco a vederti così, e mi chiedo come tu sei riuscito a farlo in tutte le volte che sono andata io in coma. Non riesco a capire come tu abbia proprio fatto. Ma io..." singhiozzo tappandomi la mano e serrando gli occhi, le lacrime sembrano non finirmi mai "Io davvero non ce la faccio. Mi.. mi sento morire a vederti così. Io.." lascio un bacio sulla sua mano "Io verrò lo stesso però.. voglio starti vicino anche se.. mi distruggerò da sola poco a poco" mi chino a baciarlo di nuovo sulle labbra, sentendo una mia lacrima ricadere sul nostro bacio, che lascio di nuovo alla sua mano.

A fatica, stacco le nostre dita. E il dolore nel petto che ho sentito quando io e Kol ci eravamo detti addio, non è assolutamente niente in confronto a quel che sto provando adesso. Sento proprio il mio cuore rompersi in mille pezzi, sento che dentro non ho più nulla, vuoto, solo vuoto. Arrivata davanti la porta, lo guardo di nuovo.

"Sarai vendicato Kol, questa è una promessa. Potrei anche finire in prigione ma io.. ucciderò chiunque ti abbia ridotto in questo stato" prometto guardandolo. La mia bocca, assume una forma di una linea retta, e i miei occhi, so per certo che non mostrano più quella tanta tristezza e disperazione, ma la rabbia, e il sapore amaro della vendetta.

"Ti amo" esco da quella stanza, che purtroppo penso di rivedere più spesso di quanto immaginassi e raggiungo gli altri. Non mi hanno ancora vista, ma è una frase a farmi bloccare.

"Voi credete che Hunter sia il responsabile dell'incidente di Kol?" chiede Cam, gli altri lo guardano pensierosi, mentre io sentendo le sue parole, sono sicura al cento per cento che sia lui la causa.

"È probabile. Insomma.. siamo appena arrivati a New York, chi può avercela con noi? Non ci conosce nessuno" ribatte Daniel dopo qualche minuto di silenzio. A New York no, ma a Londra, si. Oh dio!! Certo, perché non ci ho pensato prima? Come posso essere così idiota?

"Qualcuno di voi deve partire con me a Londra" ordino. E non mi interessa se mi mostro per una stronza che pensa solo per se, ma il mio unico obbiettivo è uccidere chiunque abbia causato quel fottuto incidente al mio ragazzo. Si girano tutti di scatto, quasi spaventati dalla mia vista. E ci credo!! Non devo avere un bell'aspetto, ma poco mi importa.

"Vengo io.. se vuoi. Anche perché in qualche modo vorrei scusarmi, per quel che sai, perché so che sei ancora arrabbiata" dice Ryder abbassando lo sguardo "Anche se ieri sera non la pensavi così" mormora, faccio finta di non sentire nulla solamente perché non voglio fare scenate, date le circostanze. Annuisco e inizio a pensare. Bene, io e Ryder partiremo stasera stesso così domani mattina saremmo già a Londra.

Un momento, c'è qualcosa che non quadra. Non è una coincidenza, chi ha fatto fare l'incidente, sapeva già dove Kol stava andando, e anche l'ora. Ne sono sicura. Quindi...

"Qualcuno qui, lavora per Hunter, e sono certa che neppure lui agisce da solo" sussurro a me stessa. Alzo lo sguardo verso tutto il gruppo dei miei amici "Ma.. chi" a guardarli tutti, mi sembra folle pensare che tra di loro c'è sempre stato qualcuno pronto a rovinarci, a vederci crollare.

Ma si sa, il lupo è buono finché non ulula alla luna.

Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now