CAPITOLO II

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Al biondo, quel pomeriggio, era passata la voglia di studiare gli appunti con cui aveva riempito alcune pagine del proprio quaderno quella stessa mattina. Dopo aver dato un'ultima occhiata al bigliettino, decise che per quel giorno la sua routine poteva essere modificata e non lo avrebbe mai detto, gli era anche venuta voglia di uscire con Namjoon e il suo petulante ragazzo, quella sera. Con quei pensieri nella testa abbandonò la sala senza prendere quello che era stato lasciato da qualcuno sul banco del solito posto che amava occupare quando doveva studiare, lo lasciò lì, mentre velocemente si avvicinava all'uscita sotto gli occhi di alcuni studenti che proprio non erano riusciti ad alzare lo sguardo dalla scena.

Si recò al suo appartamento e dopo essersi diretto nella sua camera da letto, abbandonò la tracolla sulla sua scrivania, assieme a tutte le altre scartoffie che ne ricoprivano quasi completamente la superficie. Era stanco e avrebbe voluto dormire ma si ricordò che tra una cosa e l'altra non aveva ancora degnato l'amico di una risposta. Decise di farlo quindi, in quel momento. Tirò fuori nuovamente il cellulare dalla propria tasca e dopo averlo sbloccato, scrisse all'altro che un film gli sarebbe piaciuto e dopo qualche minuto, Namjoon gli comunicò l'ora in cui si sarebbero visti. Mancavano poche ore alle nove, convenne quindi che addormentarsi proprio in quel momento non fosse un'idea saggia, dal momento che con le ore arretrate di una dormita mancata, certamente si sarebbe svegliato il giorno dopo. Decise quindi, per impiegare il poco tempo che gli rimaneva, di guardare qualche puntata di una serie TV consigliatagli da Jin qualche tempo prima.





Alla fine, quella sera era finita in modo diverso rispetto a come Yoongi se l'era immaginata. Tanto per cominciare, non era seduto su una delle sedie di un cinema sempre troppo affollato, e non stava mangiando dei pop-corn, tra un sorso e un altro di coca cola. Jin non era riuscito a sottrarsi ad un impegno lavorativo arrivato all'ultimo momento durante il suo giorno libero e Namjoon, senza fare troppe storie, aveva deciso di non fargli pesare la sua mancanza. Avevano optato per un comunissimo film a casa di uno dei due e visto che era Yoongi quello più pigro fra i due, aveva alla fine proposto all'amico di noleggiare un film da guardare alla TV sgranocchiando del sushi, ordinato dal biondo, poco prima che l'altro arrivasse.

Non era la serata che entrambi avevano immaginato ma nonostante tutto, queste erano le serate che entrambi preferivano; proprio perché consentiva ai due un'intimità difficile da creare in luoghi pubblici ed erano proprio queste le situazioni in cui si ritrovavano a parlare più spesso. La maggior parte delle volte, certo, utilizzavano quelle serate per ridere e scherzare tra loro, confessandosi cose che non avrebbero mai avuto il coraggio di ripetere di fronte a qualcun altro. E fu proprio dopo la fine del film, quando ormai i loro piatti colmi di sushi divennero vuoti e perfino le bottiglie di birra, svuotate, che Namjoon iniziò a parlare, da vero ragazzo innamorato, di Jin e delle loro ultime ed indimenticabili – dettaglio sottolineato più volte, tra un vaneggiamento e un altro – notti colme di passione, avute fra le lenzuola sgualcite del letto dell'appartamento del suo migliore amico. A Yoongi venne quasi da sorridere mentre osservava alcune ciocche violacee, appartenenti alla folta capigliatura di Namjoon, che sbarazzine guizzavano in ogni direzione mentre quest'ultimo, si perdeva nel racconto minuzioso di dettagli, che il biondo non era certamente curioso di sapere. Mentre ascoltava quelle parole, tuttavia, la mente del giovane dalla pelle pallida e candida volò di nuovo a quel pomeriggio, quando ore prima, aveva trovato quello – non seppe neanche come definirlo – in biblioteca. All'altro non aveva ancora detto nulla e ad essere proprio sincero, era indeciso sul farlo o meno, probabilmente perché sapeva, conoscendo l'altro ormai come le proprie tasche, che non si sarebbe dato pace fino a quando non avrebbe scoperto il mittente di quel messaggio e di quel "regalo". Probabilmente la persona che gliel'aveva lasciato, doveva pensare che lo fosse, senza sapere che in realtà Yoongi, non era in grado di farsi piacere niente che avesse un gusto troppo dolce per le sue papille gustative abituate troppo e solo ai gusti amari.

𝙁𝙞𝙣𝙙 𝙈𝙚 │𝙎𝙊𝙋𝙀Where stories live. Discover now