CAPITOLO XVIII

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Il piccolo e modesto appartamento Min, la sera del ventiquattro Dicembre, sembrava condannato a percepire frastuoni che non aveva mai ascoltato. A partire da Namjoon, che dopo essersi scolato assieme al proprietario di casa una bottiglia di vino rosso, aveva preso a palpare vergognosamente il fidanzato, seduto a poche spanne lontano da lui mentre un Taehyung, non si preoccupava di tenere a freno la lingua, ma che al contrario, quasi come se stesse facendo la telecronaca, riportava senza pietà ogni singola marachella, sguardo lascivo o chissà cos'altro, fatta dai ragazzi che lo circondavano.

Seokjin stava per alzarsi dalla sedia quando un'ennesima e forte manata si schiantò nuovamente sul suo sedere ma questa volta, al contrario delle precedenti, quest'ultimo si era voltato a guardare il suo sorridente ragazzo dai capelli viola con l'espressione di chi stava iniziando a ponderare attentamente, uno dei modi migliori per staccare la testa ad un essere umano forse troppo stanco di vivere.

-Questa sarebbe...?- Si intromise Taehyung a quel punto, fermando le sue parole solo per percorrere all'interno della sua mente, quasi come se si trattasse di un film che stava cercando di ricordare, il numero delle volte in cui la mano di uno dei suoi Hyung si era delicatamente poggiata sul sedere del più grande del gruppo. – Settima o forse ottava volta?-

-Le tue mani non diventano un po' troppo moleste quando sei ubriaco, Hyung?- Chiese ridacchiando Jungkook con le labbra che si schiudevano in un sorriso, mentre le sue parole ebbero l'effetto di scatenare delle grosse risate da parte di Jimin che aveva preso a guardare nuovamente il più piccolo.

-Come può smettere di essere molesto se ogni singola fibra di lui, lo è?!- Rimarcò il biondo sollevando la testa dal piatto, ormai vuoto, poggiato proprio davanti a sé prima di fissare i suoi occhi in quelli del suo migliore amico, che ancora se la rideva mentre si portava una mano a coprirsi le labbra carnose.

-Andrete tutti all'inferno, io lo so.- Seokjin chiuse momentaneamente la conversazione con quelle parole prima di allontanarsi definitivamente dal tavolo che aveva occupato fino a poco prima assieme agli altri ragazzi; quando però si ritrovò in cucina, notò la figura di Hoseok, leggermente piegata su un ripiano della cucina, mentre sistemava quelli che gli sembrarono dei cioccolatini all'interno di un grosso piatto di porcellana. – Hai portato dei cioccolatini?- Chiese curioso Seokjin, dopo essersi avvicinato alla figura sottile del ragazzo più giovane di lui di qualche anno.

Hoseok in un primo momento sembrò guardarlo sorpreso, poi gli sorrise scostandosi leggermente dal piatto, in modo da permettere al maggiore una visione più chiara su quello che stava preparando. –Si, l'ho fatto.-

A Seokjin quel ragazzo dai buffi capelli ondulati e scuri come l'ebano era piaciuto fin dal primo momento in cui l'aveva visto, assieme al biondo, durante un'uscita di gruppo; i due quella sera avevano parlato per quasi tutta la durata dell'uscita mentre Namjoon e Yoongi parlottarono di cose che lui non riuscì propriamente a sentire poiché troppo occupato ad osservare Hoseok. Il più alto, a prima vista, aveva avuto modo di notarne la particolare bellezza e quella era una caratteristica che lo aveva fatto subito ridacchiare perché mai si sarebbe aspettato il fatto che Min Yoongi potesse avere un occhio così lungo e sottile in fatto di ragazzi. Ricordò di come aveva appuntato all'interno della sua memoria l'idea di prendere un po' in giro il burbero amico del suo fidanzato ma si ricordò anche che, trascinato dall'interessante conversazione avuta col moro, non era più riuscito a farlo. Ma a questo d'altronde, avrebbe ancora potuto rimediare, pensò il maggiore sollevando nuovamente lo sguardo verso il moro con un sorriso malizioso dipinto sulle labbra mentre il più giovane lo osservava di rimando con aria spaesata; Seokjin dal canto suo, si limitò a lasciare qualche piccola pacca sulla spalla di Hoseok, prima di iniziare la preparazione di quello che doveva essere uno dei piatti più impegnativi di quella serata in religioso silenzio.

𝙁𝙞𝙣𝙙 𝙈𝙚 │𝙎𝙊𝙋𝙀Where stories live. Discover now