Capitolo due

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-Te lo giuro Candy!-
-Okay okay, ferma. Mi stai dicendo che hai sognato di essere l'allenatrice di David Roman?
Ce stiamo parlando di quel David Roman? Il pugile dei pesi super leggeri?-
-Si Candice! È stato magnifico. Era così bravo e...Wow.-
-D'accordo ho afferrato il concetto, ora sbrigati o ci perdiamo la colazione!-

Nora si tolse le coperte di dosso e corse verso il bagno a sistemarsi.
Non che ci tenesse troppo a dare una piega ai suoi capelli, o a mettere del trucco sul suo viso, ma pensò che non fosse il caso di scendere con i capelli arruffati e la faccia da zombie.
Si pettinò i capelli e poi prese i vestiti.
Un jeans nero, con due strappi sulle ginocchia, gli anfibi neri e una canotta corta dei Ramone's con una maglietta corta a rete sopra, sempre nera.
Corse da Candice e lasciò la valigia nell'atrio, poi si sedettero in un tavolino in fondo alla sala.

-Ti prendo un caffè.-
-Grazie.-

Nora aspettava Candice seduta al suo posto, mentre giocava con il bordo della tovaglia.
Non ricordava quasi niente della sera scorsa, se non l'hotel chiuso, successivamente aperto da non si sa chi e la difficolta dell'aprire la porta, che poi, magicamente, si era aperta.
Erano dieci minuto che aspettava al tavolo, così alzò lo sguardo per cercare la sua amica bionda.
Quel che vide fu a dir poco scocciante.
Candice che parlava con un ragazzo dagli occhi chiari mentre trafficava con due la sua colazione, invece di portargliela al tavolo.
Si alzò e schiarendosi la voce si intromise.

-Candice cara, scusa, anzi, scusate se interrompo la vostra sicuramente interessantissima conversazione, ma vorrei proprio bere il mio caffè, sistemare le ultime cose, e cercare di non perdere il volo di oggi.
Con permesso.-

Candy si tratteneva dal ridere e Nora stava per voltarsi, quando dalla parte opposta della sala spuntò un altro ragazzo che si avvicinò a loro.

-Lou! Ti ho cercato ovunque! Potevi aspettarmi.-

"Oh tranquillo, era comunque occupato con la mia amica qui."

-Lou?-
-Cosa?-
-Adesso mi ricordo. Tu sei quel "Lou", quello che ha fatto luce della serratura! E tu invece sei il "proprietario" dell'hotel.-

Nora alzò gli occhi al cielo un po scocciata e confusa da quello che la bionda stava dicendo.

-Candy, non mi avevi detto di aver sognato una cosa del genere, ora vuoi muoverti e venire a..-
-No non hai capito. Questi due ci hanno fatto entrare in hotel ieri notte e ci hanno aiutato ad entrare in stanza. Non ti ricordi?-

Nora sospirò e assunse um espressione calma e pacata, facendo scivolare le braccia lungo i fianchi scuotendo la testa.

-No Candice, non mi ricordo niente di ieri sera, se non la sensazione del mio stomaco che si ribaltava.-
-Oh, beh in ogni caso io e Nora volevamo ringraziarvi per averci aiutate...-

La castana rimase ferma e zitta, guardagnandosi un occhiataccia della bionda.

-Oh ehm..grazie.-

Il suo "grazie" parve quasi una specie di domanda più che quello che doveva essere.

-Non ce di che. Comunque io sono Louis o Lou, o Tommo, o addirittura Loueeh...-

Candice cercò di trattenere la risata quando Louis gesticolò con le mani facendo "svolazzare" i capelli.

-..Lui è Zayn.-
-Solo Zayn? O hai anche tu altri tre nomi?-

Il ragazzo sorrise e incrociò le braccia al petto.

-Beh, Tommo mi chiama Zay, o Zayno, o Zaynetto, altrimenti c'è Malik.-
-Malik? È il tuo cognome?-
-Si, ma preferirei non essere chiamato per cognome.-
-D'accordo. Io come avrete capito sono Candice, o Candy.-

Guardian •Zayn Malik•Where stories live. Discover now