Capitolo sette

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Louis piombò in camera di Zayn urlando e suonando la chitarra.
Zayn gli lanciò un cuscino e si chiuse sotto alla coperta.

-Alzati amicoooo! Sai dove si va oggi? Indovina un po? Esatto, da Candice, cioè...da Nora, con Candice.-
-Fratello, lo so che trovi Candice molto carina e affascinante ma questa non è una buona scusa per tirarmi giù dal letto in questo modo così irruento!-
-Oh Zayn, Candice è molto più che carina e affascinante, e si, questo è assolutamente un buon motivo per tirarti giù da letto. Quindi ora, se non vuoi che torni con le padelle, alza quel tuo bel culo da maschio dal materasso e preparati.-

Zayn roteò gli occhi ridendo, mettendosi seduto e passandosi una mano sul volto assonnato.
Gigi non c'era più.
Zayn era esattamente quello che intendeva, avrebbe voluto svegliarsi con lei accanto, dopo aver passato una bella serata assieme.
Lui la amava, ma non era convinto che il sentimento fosse reciproco.
Facevano l'amore e poi lei spariva, sempre.
Gli sembrava che non le importasse di passare del tempo con lui, che non fosse nel letto, ovviamente.
Era quello il motivo della loro discussione.
Zayn era convinto che Gigi non lo amasse, ma che usasse soltanto a suo piacimento.
E in effetti, definiva Gigi come una racchia, in quegli ultimi cinque mesi.
Era diventata acida, molto strafottente e menefreghista nei suoi confronti.
Puntualmente lui l'aveva perdonata, di nuovo, dopo che lei le aveva detto che le dispiaceva e che lo amava con tutta se stessa.
La verità era che Zayn, non resisteva più.
Non aveva intenzione di vivere infelice, con una donna che non lo sosteneva e che non lo amava.
Ma non aveva il coraggio di lasciarla, non era tipo da far piangere la gente, se non di gioia, come le sue fan, e tutte le volte che provava a parlarle, le parole gli morivano in gola.

Il risveglio traumatico non fu l'unica cosa che quella mattina dovette sopportare Nora.
Candice non faceva altro, se non parlare degli occhi e della voce di Louis.
"Per non parlare del profumo!"
Testuali parole della bionda, che da tutta la mattina le ripeteva.

-Allora, vediamo se ho capito, sono le 11.46 e tu mi hai svegliato da due minuti, soltanto per dirmi quanto ti piacesse la voce, il profumo e gli occhi di Louis?-
-Ma no scema, ovviamente loro stanno venendo qui.-
-Ohhh, ma andiamo Candice! È casa mia questa.-
-Sì, ma in quanto tua migliore amica, ho il diritto di farti perdere la testa, invitano amici a casa.-
-Candy...-
-Sta a vedere! Un giorno organizzo un party a casa tua, poi voglio vedere cosa fai!-
-Testona, ora smettila di fare avanti e indietro o mi consumi il parquette, esci da questa camera e lasciami preparare!-
-D'accordo, metti qualcosa di carino.-
-Perchè?-
-Così, ti vesti sempre da barbona.-
-EII!-

Candice corse fuori dalla camera, mentre Nora rideva e si lavava.
Entrò in vasca e si immerse nelle bolle di sapone, poggiando un braccio e una gamba fuori dall'acqua, con la testa all'indietro.
Dopo un bel po, sentì trambusto nel salotto, ma non ci diede peso.
Continuò a cantare, seguendo il testo della canzone che il suo cellulare stava riproducendo, ma spalancò gli occhi, quando la porta del bagno venne aperta bruscamente.

-PORCA TROIA NORA. TI VUOI DARE UNA MOSSA?-
-Ma che...Candice...-
-SI?-

Nora si diede una manata in fronte, Candice non era una a cui piaceva aspettare molto, ma sapeva che sicuramente aveva detto ai due che si era persa nel bagno, quindi li aveva tranquillamente fatti entrare.
Non si scompose dalla sua posizione e scoppiò a ridere, seguita a ruota da Louis e da Zayn.

-Candy, dieci minuti e ti raggiungo in soggiorno pulita e profumata.-
-Datti una mossa.-

Tutti e tre tornarono nel salotto mentre Nora, si insaponava il corpo e si lavava i capelli.
Esattamente dieci minuti dopo, i suoi lunghi capelli erano asciutti.
Mise al volo una tuta grigia, rimanendo scalza e andò di la, da Candice.

Guardian •Zayn Malik•حيث تعيش القصص. اكتشف الآن