Letter. 📜

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Jungkook pov's
Apro gli occhi  svegliandomi lentamente a causa delle carezze che Tae mi sta dedicando.
«Scusami se ti ho svegliato.» dice sfiorandomi le labbra con le sue. Scuoto la testa e goffamente mi siedo. Il lenzuolo mi scivola dal petto e lo vedo arrossire distogliendo lo sguardo. Ridacchio «Arrossisci dopo tutto quello che abbiamo fatto sta notte?» avvicino il viso al suo orecchio mordendogli il lobo sentendo il freddo metallo del suo orecchino. Col naso percorro la lunghezza da dietro al suo orecchio fino alla base del collo respirando il suo profumo misto tra vaniglia e sesso. Stringe il lenzuolo tra le mani sospirando. «J-jungkook...»
«Si, Taelascio un bacio sul suo collo per poi guardarlo negli occhi, i suoi bellissimi occhi.
«Dovremmo alzarci
«Perché mai?» lo prendo in giro mentre lo vedo coprirsi il petto imbarazzato. Rido e mi guarda confuso «Tae non devi imbarazzarti con me, sei bellissimo.» gli afferro le mani baciandone il dorso. Stiamo per baciarci quando la porta si spalanca mostrando la figura di Jimin che da spaventata diventa imbarazzata.

Si mette una mano sugli occhi poi dice «Jin ci ha riuniti tutti, è una cosa molto importante! Scendete il prima possibile!» dice velocemente per poi uscire. Guardo Tae che è rimasto paralizzato dalla vergogna e scoppio a ridere per poi alzarmi e vestirmi.

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Per mano io e Taehyung scendiamo le scale e di fretta ci dirigiamo nella sala dove ci stanno aspettando gli altri. Entriamo e l'allegria con cui mi ero svegliato svanisce nell'istante in cui osservo i volti dei presenti nella stanza, anche il sorriso di Tae svanisce. Ci avviciniamo in silenzio. Jimin è affianco a Yoongi e dolcemente gli accarezza il capo. Sono contento che abbia trovato una persona speciale come Jimin.
«Che succede?» e Tae a rompere il silenzio. Yoongi mi allunga una lettera che fino ad allora aveva tenuto tra le mani. Titubante la prendo e inizio a leggerla.

Non ho molto tempo per scrivere questa lettera quindi cercherò di essere breve. Dopo la tua scomparsa con il prigioniero dei nemici di nostro padre, sono scappata nel regno di Seokjin e ti ho cercato per molto tempo. Non riuscendo a trovarti sono tornata nel nostro regno e ho scoperto che nostro padre era morto per mano tua e che ora ti trovi dal re Jin.
Jeon vuole radere al suolo il nostro regno e tra pochi giorni sarà qui.
Ti prego torna a casa, ho paura e sono sola.
Cosa sta succedendo?

Lisa

Stringo il foglio tra le mani mentre la rabbia mi invade. Come può fare una cosa del genere? «Jungkook permettimi di tornare indietro.» sussurra amareggiato «Yoongi io-» «Non è colpa tua.» mi zittisco. «Come mio padre anche il tuo ha perso la ragione. Deve essere fermato, capisci?» stringo i pugni. Non so se sarei mai in grado di uccidere mio padre. Taehyung che era rimasto in silenzio a leggere quella lettera prende parola «Yoongi, devi tornare nel tuo regno.» lo guardo confuso ma la sua espressione è seria. «Non puoi permettere che Jeon uccida così tante persone innocenti, inoltre anche tua sorella è in pericolo. Ora che tuo padre è morto sei tu il re.» lui lo guarda con un piccolo sorriso come se gli avesse appena svelato qualcosa a lui sconosciuta. Vedo Jin sorridere triste e poi intervenire «Jungkook so che non è bello sapere che il proprio padre è capace di compiere tale atrocità ma... deve essere fermato.» appoggia una mano sulla mia spalla. Annuisco stringendo gli occhi e abbassando la testa. Tae mi stringe una mano «Yoongi devi tornare, Jeon attaccherà il prima possibile e il tuo popolo è in pericolo. Devi farli evacuare immediatamente, possono rifugiarsi qui, nel mio regno.» «Grazie davvero, Jinsi stringono un braccio con rispetto reciproco.
«Dobbiamo fermare Jeon

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