8. Parigi, pausa

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Se avessi un fidanzato, una delle cose che vorrei fare con lui sarebbe sicuramente andare a Parigi insieme. Dato che la maggior parte delle persone condivide la mia idea e Ashton, Calum e Luke non sono da meno, mi ritrovo a girare la città con la band di supporto di Luke che, devo ammettere, non è per niente male. Forse devo avere sbagliato a giudicarli dalla quantità spropositata di canne che si sono fumati ad Amsterdam.
Mi sorprende che un gruppo di fan mi riconosce e si avvicina a me chiedendomi una foto e un autografo. È la prima volta che mi succede una cosa del genere da quando siamo in tour e non potrei esserne più felice: le persone stanno iniziando ad accorgersi della mia esistenza.

Dopo aver visitato la Tour Eiffel, io e gli altri tre ragazzi ci sediamo attorno ad un tavolino di un bar lungo i Champs Elysées . Fortunatamente il tempo è bello e mi godo ad occhi chiusi la sensazione del sole che riscalda la mia pelle.

Mi risveglio quando Josh, il batterista, inizia a parlare.
"Guardate chi c'è" dice indicando qualcosa alle mie spalle. Nel momento in cui mi giro, vedo Luke e la sua simpaticissima ragazza mano nella mano, che passeggiano sul marciapiede opposto al nostro.

"Povero Hemmings" sento Andy, il bassista, sospirare e io lo guardo storto, domandandomi il perché di quell'affermazione.
Lui deve avere capito la mia confusione, così si spiega meglio: "Non lo sai? Luke negli anni passati è stato un po'..." si ferma a pensare per qualche secondo "Diciamo aperto in termini di relazioni, così Calum gli ha trovato Sophie come finta ragazza e il poveretto è costretto a passarci del tempo insieme e farsi vedere con lei".

"È così tanto male?" rido, mi sento stranamente sollevato da questa scoperta.

"È un'arpia" risponde Andy.
Senza accorgermene, sto per chiedergli dettagli sulla vita sentimentale di Luke, in particolare voglio sapere se è etero oppure no.

"Luke!" grazie al cielo Josh mi salva da questa domanda scomoda chiamando biondo, il quale si gira verso di noi e ci riconosce subito.
Lo vedo discutere con la sua ragazza, sembra che lei non voglia venire da noi ma alla fine lui la prende per mano e la trascina verso il nostro tavolo. Mentre si avvicinano, il suo sguardo è rivolto completamente a me ma io non posso fare a meno di fissare le loro mani intrecciate le une nelle altre. Un leggero senso di fastidio si sta formando nel mio stomaco.
Ma che dico leggero, la sensazione è quella di aver mangiato un intero elefante.

"Ciao ragazzi" saluta lui con il suo classico sorriso a trentadue denti, denti talmente bianchi e perfetti che mi chiedo come possa ogni singolo suo particolare essere così bello. Penso sia ingiusto che tutta quella bellezza sia concentrata in una sola persona, ne meritavo un po' anche io.

Faccio un cenno per salutarlo e, mentre i componenti della band salutano Sophie, Luke si avvicina ancora di più a me.
"Ciao?" gli dico, non sicuro del significato delle sue azioni.

"Mi dai il tuo numero?" il suo tono di voce è basso, sembra non voglia farsi sentire da nessuno.

"No" rispondo subito, non so neanche il perché.

"Chissà come mai mi aspettavo questa risposta" continua lui con il suo solito ghigno. Mentre prende il mio bicchiere di Sprite e ne beve un sorso, senza ovviamente chiedermi il permesso, lascia che un bigliettino scivoli dalle sue mani per finire sulle mie gambe.

"Amore, andiamo?" Sophie lo richiama, così lui è obbligato a distogliere l'attenzione da me e a seguirla per le strade di Parigi, non senza aver prima ammiccato nella mia direzione.
Che cazzo sta succedendo.

***

Rileggo per l'ennesima volta il bigliettino che Luke mi ha lasciato questo pomeriggio. Ho trovato l'unico difetto del biondo: la calligrafia.

Stasera dopocena andiamo a fare un giro. Dì ad Ashton che sei stato male e che torni in albergo, non deve saperlo.
Metti una felpa con il cappuccio, ci incontriamo nella hall. 
Luke.

Sono pronto: ho indossato una felpa nera con il cappuccio, come Luke mi ha chiesto (ordinato) di fare e lo sto aspettando in preda all'ansia. Perché vuole vedermi?

Quando noto un ammasso di ricci biondi comparire tra le porte dell'ascensore non riesco a trattenere un sorriso. Non penso ci sia bisogno di specificare che è bellissimo.

"Sei in ritardo" rimarco mentre usciamo insieme dall'albergo. Lui sbuffa, alzando gli occhi verso il cielo.

"Tirati su il cappuccio, non ci devono riconoscere" comanda e io obbedisco, come al solito. Non so perché quel ragazzo abbia questo strano effetto su di me ma sono sicuro che lui se ne sia accorto e stia in qualche modo sfruttando la cosa a suo favore.

"Dove stiamo andando?" domando, veramente curioso.

"Da nessuna parte in particolare" che cazzo di risposta è.

"E allora cosa siamo usciti a fare" non so nemmeno io se la mia è una domanda o un'affermazione, fatto che sta che non capisco il suo comportamento.

"Non posso voler passare del tempo con te?" ride. Cazzo, la sua risata.

"Oh" vuole passare del tempo con me.
Una persona vuole passare del tempo con me.
Luke Hemmings vuole passare del tempo con me.

"Anche a me piacerebbe passare del tempo con te" quanto sono stupido.

💫💫💫

Ok, prima cosa:  che cosa ne pensate di Who do you love?
Io devo ammettere che non ero per niente convinta riguardo a questa collaborazione ma niente, ho dovuto ricredermi perché la canzone è BELLISSIMA.

Detto questo, torniamo a noi. Cosa pensate accadrà durante l'uscita dei Muke? Spero che resterete con me almeno fino a settimana prossima per scoprirlo!

Ultimissima cosa (ma è la più importante): l'ultimo capitolo è arrivato a 33 voti!!! Grazie mille a tutte, davvero siete fantastiche.

Baci 😘
S.

Touring || MukeOù les histoires vivent. Découvrez maintenant