12. Filadelfia, 9 aprile

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"Luke Hemmings e Sophie Lennon, le nuove foto della coppia in giro per Filadelfia"
Dio, che schifo. Ho aperto twitter un minuto fa e vorrei riuscire a chiuderlo di già. Sfortunatamente però, la mia forza di volontà non basta e non c'è verso che io possa smettere di guardare quelle immagini.
I soggetti sono Luke e Sophie, i quali questa mattina hanno deciso spontaneamente di uscire insieme per fare colazione.
Luke è bellissimo, come al solito: indossa un paio di occhiali da sole neri, abbinati a degli skinny dello stesso colore e una maglietta bordeaux. Non posso peró non soffermarmi ad osservare l'outfit decisamente eccentrico della sua ragazza.
Perché una persona sana di mente dovrebbe andare in giro con dei pantaloni giallo canarino e delle scarpe con il tacco verdi? E soprattutto, perchè una persona che va in giro con i pantaloni giallo canarino e le scarpe verdi questa mattina ha fatto colazione con Luke Hemmings mentre io, un normale ragazzo dai capelli rosa pastello, ho dovuto mangiare la mia brioche con Ashton e Calum che si sbaciucchiavano in continuazione? La vita è decisamente ingiusta.

Quasi tutti i commenti sotto quelle foto sono insulti rivolti a Sophie o constatazioni del fatto che Luke non sembra felice in sua compagnia. Mi prendo qualche minuto per osservare meglio le immagini: su quelle in cui il biondo indossa gli occhiali da sole non si può dire niente, sembrano una coppia perfetta. Nelle foto in cui si può vedere a pieno il suo viso invece si capisce che c'è qualcosa che non va: effettivamente non c'è nemmeno l'ombra di un sorriso mentre le sue occhiaie sono ben visibili anche da lontano.

Vorrei potergli parlare, vorrei aiutarlo in qualche modo ma so bene di non poterlo fare, in primo luogo perchè capirebbe che ieri notte ho origliato la sua conversazione con Calum e poi perchè io non sono nessuno per immischiarmi nella sua vita privata. Nessuno.
Cazzo, fa male realizzarlo.

***

"Mike! Tra mezz'ora tocca a te" mi informa Ashton e io annuisco distrattamente. Continuo ad osservare il parterre del Theatre of Living Arts che si sta riempiendo ad una velocità quasi spaventosa. Le ragazze corrono per arrivare nelle prime file e vengono letteralmente schiacciate contro le transenne dalle persone dietro di loro. Non è decisamente un ambiente sicuro.

La presenza di qualcuno accanto alla mia spalla destra riesce a distrarmi da quel pensiero e, non appena mi giro, noto Sophie intenta a fissarmi.

"Cosa c'è?" domando. È l'ultima persona con cui ho voglia di parlare in questo momento.

"Cosa c'è tra te e Luke?" mi chiede utilizzando un tono di voce che non ammette repliche.

"Niente" sollevo le spalle fingendo indifferenza. Perché mi ha fatto questa domanda? Luke le ha detto qualcosa? Ha visto le nostre foto dell'altro giorno?

"Ho visto le vostre foto a Londra" bingo.

"Non eravamo noi" mento spudoratamente sperando che se la beva.

"So benissimo che eravate voi" si avvicina a me e mi prende per il gomito, iniziando a fare pressione con le dita.

"Mi stai facendo male" con un movimento veloce mi libero dalla sua presa, mi sembra uno di quei bulletti che cerca in ogni modo di farsi rispettare.

"Ascolta" sorride ma nel suo sorriso non c'è niente di amichevole "Capisco che tu possa esserti in qualche modo fissato con Luke, a quanto pare lui ha questo effetto sulla gente, ma devi capire che non c'è possibilità che tu e lui possiate mai stare insieme".

"Penso tu abbia frainteso tutto, io non voglio stare con Luke, so benissimo che sta con te e non mi interessa" d'altra parte, si sa che la ragione va data ai pazzi.

"Smettila di mentirmi" mi accorgo che vorrebbe scoppiare e urlarmi contro ma c'è qualcosa che la trattiene dal farlo, probabilmente il fatto che Luke sia a venti metri di distanza da noi.

"Ascolta" le faccio il verso, sto iniziando ad innervosirmi pure io "Non so quale sia il tuo problema con me ma lasciami in pace".

"Il problema è che stai troppo addosso a Luke" sbotta.

"Io?" trattengo una risata "Ma se è sempre lui a cercarmi".

"Stai zitto!" questa volta non riesce a trattenere il tono della voce "Sei solo uno sfigato, nient'altro. Non ti meriti Luke, non ti meriti il tuo successo, non ti meriti niente" mi spinge e io perdo l'equilibrio, metto una mano dietro di me cercando di rimanere in piedi ma purtroppo mi appoggio ad una pila di scatoloni, facendoli cadere e cadendoci sopra a mia volta.
"Prima o poi la gente si accorgerà di ciò che sei in realtà, ovvero una nullità" detto questo si gira sui suoi tacchi alti e se ne va, lasciandomi solo a terra a pensare alle sue parole.

Ha ragione, sono uno sfigato e non mi merito niente. Come ho anche solo potuto pensare di avere una possibilità con Luke? Lui è perfetto, io sono una nullità.

Nella mia testa ci sono solo quei due aggettivi: sfigato, nullità. Quando sento le fan urlare mi rendo conto che io non posso dargli quello che vogliono, non sono nessuno per aprire il tour di Luke, non me lo merito e non voglio deluderle, cosa che sicuramente accadrà.
Sento l'aria mancarmi, respiro a fatica e non so come fare per tornare a pensare lucidamente. Porto una mano al petto iniziando a tossire.

"Michael?" sento la voce di Luke mentre una lacrima scende sulla mia guancia. Appena mi vede corre verso di me e si inginocchia al mio fianco "Michael, cos'hai?".

Lo guardo ma non riesco a parlare, il mio petto continua ad alzarsi ed abbassarsi ad una velocità decisamente troppo elevata. Riesco a notare la preoccupazione nei suoi occhi, evidentemente anche lui non sa cosa fare.

"Hai un attacco di panico?" mi prende la mano e inizia ad accarezzarne il dorso con il suo pollice. Annuisco in risposta.
"Vuoi che chiami Ashton?" la sua voce trema nel pormi questa domanda. Scuoto la testa, non voglio che Ashton mi veda in questo stato. Non voglio che nessuno mi veda in questo stato in realtà e non voglio che Luke si preoccupi per me.

"V-vattene" riesco a dire dopo qualche tentativo.

"Non se ne parla" mi risponde con la solita decisione che lo caratterizza "Allora, prova a fare dei respiri profondi".
Facile a dirsi. Scuoto la testa per fargli capire che non ci riesco.

Luke prende il mio volto tra le sue grandi mani, il contatto dei suoi freddi anelli sulle mie guance che stanno ormai andando a fuoco mi fa rabbrividire.
"Guardami" alzo lo sguardo e incastro i miei occhi nei suoi "Ora facciamo dei respiri profondi insieme" detto questo inspira vistosamente l'aria e mi invita a fare lo stesso. Io ci provo, ci sto veramente provando con tutto me stesso ma faccio molta fatica. Chiudo gli occhi per cercare di calmarmi.

"N-" provo a dire ma le parole mi muoiono in gola quando sento le labbra di Luke appoggiarsi sulle mie. Ho sognato innumerevoli volte di baciare Luke Hemmings e pensavo che quando fosse successo il cuore mi sarebbe uscito dal petto ed io avrei smesso di respirare per l'agitazione.
In questo contesto invece il suo bacio ha un effetto estremamente calmante su di me.
Le sue labbra sono morbide, esattamente come le ho sempre immaginate, e nel modo in cui le muove sulle mie si può leggere un'estrema delicatezza, come se avesse paura di spezzarmi.

Non so dire effettivamente quanto stia durando questo nostro leggero contatto ma so per certo che sto riprendendo a respirare normalmente. Mi stacco da lui e rimango qualche secondo a guardarlo, non capisco se sto sognando o se questa è la realtà.

"Stai meglio?" mi chiede in un sussurro, probabilmente per non spezzare l'atmosfera che si è creata. Annuisco, ancora incapace di parlare.

Vedo che sta per dirmi qualcosa ma non riesce neanche ad iniziare il discorso perchè veniamo interrotti da Ashton: "Mike! E' il tuo turno. Ma cosa ci fate seduti per terra?".

💫💫💫

AMATEMI! L'aggiornamento di oggi non era previsto, però ho fatto tutto stranamente in tempo e in questi minuti liberi ho deciso di postare il capitolo, spero che vi sia piaciuto. Inoltre è lunghissimo rispetto agli altri ahah, mi scuso per questo ma non potevo tagliarlo.

Volevo specificare che non ho mai avuto un attacco di panico, ho solo dovuto calmare una volta una persona che lo stava avendo, così ho preso un po' di ispirazione da questo fatto, se avessi detto cose sbagliare vi prego di dirmelo così che io possa correggerle.

Baci😘
S.

Touring || MukeWhere stories live. Discover now