19. Dallas, 19 aprile

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LUKE'S POV

Messaggio da Calum: Airplanes è appena entrata nella top 50 globale di spotify, comlimenti per l'idea.

Leggo il messaggio mentre sto per raggiungere l'house of blues ma decido di ignorarlo. Io e Calum abbiamo parlato, abbiamo fatto pace e, non so come, è anche riuscito a convincermi a non lasciare Sophie, così stasera dovrò anche sorbirmela dato che dopo ciò che è successo con Michael sono stato costretto a far finta di invitarla ad uscire con me. Sebbene io e Cal abbiamo risolto non mi sento ancora del tutto a posto con lui. Da una parte so benissimo di dovergli molto, alla fine è lui che mi ha reso famoso, dall'altra però vorrei che ogni tanto si comportasse un po' più come il mio migliore amico che effettivamente è e meno come un capo comandino.

Per quanto riguarda Airplanes, ero sicuro che avrebbe avuto successo. D'altra parte è una canzone orecchiabile con un buon testo e una bellissima base, senza contare come la mia voce e quella di Michael si accostano alla perfezione. Anzi, devo ammettere che io e lui in generale ci accostiamo alla perfezione dato che in qualche modo riesce a tenere a bada il mio carattere del cazzo. Conoscendomi mi sarei già dovuto essere stancato di andargli dietro ma ciò non è ancora successo e non penso che accadrà a breve. Anzi, se devo dirla tutta, non penso che accadrà proprio. Perciò sono arrivato alla conclusione che sto iniziando a provare ... qualcosa.

Non appena scendo dall'auto e raggiungo l'entrata sul retro del locale in cui mi esibirò questa sera, vedo Calum spegnere la sigaretta che stava fumando e venire verso di me.

"Ciao?" gli domando, non sapendo bene cosa dire. Non poteva semplicemente aspettare che arrivassi vicino a lui?

"Scusa, è che non hai risposto al mio messaggio quindi pensavo ce l'avessi ancora con me" vaffanculo Calum, è impossibile avercela con te con quegli occhioni e quelle guance morbide che ti ritrovi. Ammetto di averci provato anche con Calum in passato ed essere stato brutalmente rifiutato dopo qualche bacetto ma poco mi importa, mi è sempre sembrato un tipo piuttosto passivo.

"Tranquillo, non sono arrabbiato" lo rassicuro "Ora però vado dentro, voglio iniziare subito a provare" evito di guardarlo negli occhi sperando che se la beva, Calum è sempre stato l'unico in grado di capire le mie intenzioni.

"Certo, vai pure, io aspetto i tecnici qua fuori, a dopo" mi sorride e sto quasi per sentirmi in colpa per avergli mentito ma questo sentimento dura per non più di cinque secondi. Devo trovare Michael.
Appostato fuori dalla porta del camerino di quest'ultimo però, trovo Ashton intento a messaggiare.
Si deve assolutamente levare dai coglioni, se capisse che sto cercando Michael, lo direbbe subito a Calum che poi di conseguenza mi sgriderebbe. E non ci tengo.
Fingo un colpo di tosse per attirare la sua attenzione, lui alza la testa per capire da dove provenga il rumore e, non appena mi vede, ripone il cellulare nella tasca.

"Ciao Luke" mi rivolge un sorriso e non capisco perché non abbia mai notato che è effettivamente un bel ragazzo.

"Ciao, scusa se ti ho disturbato, volevo solo avvisarti che ti sta cercando Calum, è ancora fuori" spiego, non preoccupandomi nemmeno del fatto che potrebbe non credermi, mi ritengo un bugiardo piuttosto in gamba.

"Grazie, lo raggiungo subito" ricambio il suo sorriso e aspetto che sparisca dalla mia visuale per entrare nel camerino.

"Quando cazzo imparerai a bussare?" adoro vedere Michael sclerare a causa mia e la cosa bella è che non devo neanche fare apposta per vederlo comportarsi così, mi basta essere me stesso. Chiudo la porta alle mie spalle e lo vedo deglutire, ormai ho capito di non essergli certo indifferente mentre penso che lui non abbia ancora capito che vale anche il contrario.

"Come stai?" gli domando e mi siedo accanto a lui sul divano, facendo attenzione che il mio ginocchio sfori leggermente il suo. Dopo il nostro bacio non abbiamo ancora parlato, non che ci sia qualcosa in particolare da dire, eravamo entrambi ubriachi e nessuno dei due si aspetta certo di iniziare una relazione dopo un semplice bacetto. Il problema è che ho paura che il nostro rapporto possa cambiare.

"Bene, tu?" interrompe il nostro contatto accavallando le gambe. Devo ancora capire perché continua a respingermi.

"Bene, grazie" mi passo una mano tra i capelli e li pettino all'indietro. Sono venuto qui perché  volevo vedere Michael ma ora che ce l'ho davanti non so esattamente cosa dirgli. Nella mia vita non ho mai provato questa sensazione ma da ciò che ho sentito dire credo si tratti di imbarazzo, cazzo, mi sento una ragazzina.

"Perché sei qui?" mi aspettavo questa domanda. Devo riprendermi.

"Volevo solo parlare un po' con te" mi mordo il labbro e lui distoglie lo sguardo dal mio ma anche se ha girato la faccia dall'altra parte so che sta sorridendo.

"Calum sa che sei qui?"

"Secondo te?" soffoco una risatina, mi crede così scemo?
Non faccio in tempo a dire altro perché il mio telefono squilla e non appena leggo il nome "Cal" sullo schermo sbuffo, mi ha già scoperto. Vorrei ignorarlo ma so che così facendo peggiorerei soltanto la situazione, così premo il tasto verde sul mio iphone.

"Pronto?" io ci provo a far finta di niente.

"Sei con Michael?" il suo tono non sembra neanche così arrabbiato, forse più rassegnato.

"No" mento.

"Luke, non sono così idiota" sbuffo.

"Non ho mai detto che lo sei, sei sempre stato piuttosto intelligente" tento di cambiare argomento, di solito mi riesce piuttosto bene.

"Metti il viva voce, io e Ash dobbiamo dirvi una cosa" ecco, di solito.

Obbedisco senza protestare, stacco il telefono dall'orecchio e imposto il viva voce, così che anche Michael, che mi guarda con un'aria stranita, possa sentire.

"Fatto"

"Sam Colemann tra due giorni ospiterà una serata di beneficenza nella sua villa di Houston, dove fortunatamente abbiamo il prossimo concerto e mi ha appena chiamato per dirmi che ha sentito Airplanes e vuole parlarvi di una possibile collaborazione prodotta da lui. Se vi va possiamo andarci e sentire cosa propone" è sempre Calum a parlare.

"Sam Colemann?" Michael quasi si strozza con la sua stessa saliva a sentire nominare il famoso produttore.

"Sì, è il produttore dell'ultimo cd di Luke" spiega il mio manager.

"Ci stiamo" accetto per entrambi dato che Michael sembra essere entrato nel suo abituale stato di trance.

"Ah, Luke" Calum richiama la mia attenzione, ormai portata via quasi del tutto dal fatto che domani vedrò Michael in smoking "Sophie verrà con te. E muoviti che gli altri ti stanno aspettando per le prove".
Ma vaffanculo.

💫💫💫

Ecco un po' di pensieri di Luke, spero si sia capito il suo punto di vista.
Come state? Oggi non ho niente da dire in particolare ahah quindi colgo l'occasione per ringraziarvi tutte!!!!
Baci 😘
S.

Touring || MukeWhere stories live. Discover now