31. San Paolo, 6 giugno

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Sono felice che il penultimo, straziante, interminabile viaggio in aereo si sia concluso. Sono veramente stanco. In cinque giorni ho volato più di trenta ore e, oltre alla stanchezza fisica, bisogna sommare anche quella emotiva che provo ogni volta che mi tocca allontanare Luke da me. Sarebbe più semplice se mi lasciasse stare una volta per tutte e vivesse la sua vita in pace, come io sto cercando di vivere la mia.

Evidentemente le mie preghiere non si possono esaudire dato che, non appena scendo dal palco di San Paolo, l'ultima tappa del tour, Luke si avvicina a me.

"Per favore, oggi è l'ultimo concerto, parlami" mi prende un braccio per tentare di fermarmi ma io mi libero subito e continuo a camminare verso il mio camerino, senza neanche rispondergli.

"Almeno ascoltami dopo" urla.

Non appena entro nella stanza, mi stendo svogliatamente sul divano.
Non mi accorgo neanche di essermi addormentato ma me ne rendo conto soltanto quando Ashton mi scuote per la spalla.
"Michael, svegliati".

"Ancora cinque minuti" mi stropiccio gli occhi. Non so perchè il mio amico mi abbia svegliato ma sinceramente non ho neanche voglia di chiederglielo. Non ho voglia di fare niente in realtà, solo di stare sdraiato su questo divano e dormire.

"No, Mike, alzati. Vieni un attimo con me" apro finalmente gli occhi e vedo il sorriso rassicurante di Ashton. Vorrei mandarlo a quel paese ma lui è sempre così gentile con me che non riesco proprio a trattarlo male (e neanche voglio farlo).

"Arrivo" sbuffo e mi alzo svogliatamente. Mi guardo un attimo allo specchio e cerco di mettermi un po' a posto i capelli, ormai decisamente troppo spettinati.

"Muoviti, Santo Cielo" sbuffa Ashton alzando gli occhi al cielo.
Chissà che cazzo vuole.
Non gli rispondo neanche e lo seguo per il corridoio del locale di questa sera ma quando capisco che ci stiamo avvicinando al punto in cui da dietro le quinte si puó vedere chiaramente il palco inizio a insospettirmi.

"Che cosa ci facciamo qui?" domando bloccandomi sul posto.

"Devi ascoltare quello che ha da dire Luke" ma questo è scemo.

"No" sbotto e faccio per tornare nel camerino ma la voce di Ashton mi blocca.

"Michael per favore, tutti meritano una seconda possibilità" sospiro e chiudo gli occhi per qualche secondo. Non so davvero cosa fare, da una parte so che Ash ha odiato Luke con me in questi giorni quindi se non fosse una cosa importante non insisterebbe così tanto, dall'altra peró non voglio vedere il biondo su quel palco. Già solamente il sentire la sua voce mi sta facendo chiudere lo stomaco.

"E va bene" alla fine accetto e mi sporgo per vedere interamente il palco.
Luke sta cantando want you back, la penultima canzone della sua scaletta e non posso che odiarlo ancora di piú. È troppo bello, ha una voce troppo bella, è troppo a suo agio su quel palco.

Ashton mi da una piccola pacca sulla spalla e solo in questo momento mi ricordo della sua presenza. Mi giro dal suo lato e lui mi rivolge un sorriso che ha qualcosa di strano e poi mi lascia solo a guardare l'esibizione di Luke.

Alla fine della canzone il biondo si volta dalla mia parte e lo vedo rigirarsi subito verso il pubblico con aria triste ma poi la sua testa scatta e il suo sguardo cade di nuovo verso di me, con un'espressione che non riesco a decifrare. Probabilmente non si aspettava che io accettassi di venire qui a vederlo.

"Ok, prima di cantare l'ultima canzone ho qualcosa da dire e ho bisogno di un po' di silenzio per qualche minuto, riuscite a farmi questo favore?" il pubblico applaude e lui lo prende come un sì quindi continua a parlare, mentre le mie gambe stanno per cedere dato che ho capito che probabilmente io c'entro qualcosa in tutto questo.

Touring || MukeNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ