XIII - 25 Dicembre, Giorno 23

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Happy Birthmas

Metallica - Nothing Else Matters

EREN

"Che diavolo fai lì impalata? Vieni a darci una mano, dannazione!"

Ymir sorride sorniona e maliziosa al biondo, guardandoci comodamente seduta a gambe e braccia incrociate sulla sedia che si è portata in cucina.

"No."


Replica con tono falsamente melenso e provocatorio, al quale posso chiaramente vedere Jean fumare di rabbia e stringere i pugni. Vuole chiaramente infastidirlo, ma la sua solita espressione strafottente è intaccata dalla sofferenza oggi, facendomi intuire che per la castana questo Natale non sarà il più memorabile della sua vita. Prima che il biondo possa esplodere in uno dei suoi soliti e incontenibili scatti d'ira, Mikasa gli poggia una mano sulla spalla e lo riscuote dalle sue emozioni con tono freddo e intimidatorio.


"Smettila di fare il ragazzino, piuttosto datti da fare invece di sprecare fiato. Sono le dieci e Levi attaccherà appena dopo pranzo. Ti ricordo che per quell'ora la torta deve essere pronta, e che a causa delle tue continue lamentele, siamo in ritardo sulla tabella di marcia."


Sorrido a quella scena mentre mi chino a controllare nel forno la cottura della torta al cioccolato che sarà la base della mia Schwarzwälder Kirschtorte, inserendo uno stuzzicadenti in quel morbido e profumato pan di spagna che inebria la cucina del suo goloso odore.


"AAAAH!"


Se c'è una cosa che ho imparato nell'ultima ora, è che Hanji è un vero e proprio disastro in cucina, ed il fatto che sia completamente ricoperta di panna liquida dalla testa ai piedi e che tenga lo sbattitore ad immersione con due mani, il più lontano possibile dal suo corpo, me ne danno la conferma.


Lei e Petra sono state incaricate di supervisionare il nostro lavoro, ma più che stare dietro a noi ragazzi c'è bisogno che qualcuno tenga Hanji sotto stretta sorveglianza per assicurarsi che non faccia qualche danno. Petra d'altro canto si è dimostrata una pasticceria provetta, maneggiando abilmente la sac-à-poche e creando sottili decorazioni in cioccolato fondente fuso su un foglio di acetato.


Ho perso il conto delle volte che si è scusata con me per quella volta al negozio di belle arti, ribadendo che avrebbe dovuto fare più attenzione e che si è davvero meritata la strigliata di Erwin, causa della sua negligenza. Ma per me non è colpa sua, non lo è mai stata: non provo alcun tipo di risentimento nei suoi confronti. Forse sono state proprio queste mie parole confessate allo psichiatra, che gli hanno fatto avere un ripensamento sul licenziarla.


Mi avvicino alla bruna ridacchiando sotto i baffi, mentre si pulisce gli occhiali, imbrattati di quel liquido bianco, strofinandoli energicamente con il bordo della casacca della sua divisa.


"Serve una mano?"

Mi porge lo sbattitore, rivolgendomi uno sguardo colpevole e frustrato.


"Non so proprio dove ho sbagliato! Ho fatto quello che hai detto tu, l'ho immerso nella panna e l'ho azionato a tutta velocità!"


Soffoco una risata col dorso della mano, mentre metto in azione lo sbattitore e quel liquido denso inizia a montarsi e ad acquisire consistenza sotto la carezza energica delle fruste.


"La velocità va aumentata gradualmente, Hanji. Bisogna iniziare a velocità minima."


Studia ogni mio movimento con le labbra leggermente dischiuse sotto lo sguardo divertito della collega che, aiutata da Mikasa e da Jean, prepara i riccioli di cioccolato con cui guarnirò la torta. Marco è invece ai fornelli a occuparsi di preparare lo sciroppo di ciliegie e Kirsch.

BORDERLINE - Ereri/Riren -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora