XXXII - 31 Dicembre

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Where it all Began

Skillet – The Resistance

EREN

È strano trovarmi di nuovo davanti alla grossa porta d'entrata, osservare le figure magre e smunte dei ragazzi ricoverati filtrate da spesso vetro; forse, è ancora più strano non avere una valigia con me. Un braccio di Levi mi cinge un fianco mentre ci facciamo strada nel reparto, il resto della comitiva festosa al nostro seguito: tutti hanno deciso di venire dopo l'invito di del corvino, più che felici di portare speranza ai nuovi pazienti.

"Mancavate solo voi! I ragazzi vi stanno aspettando, sono nella sala comune."

Petra e Nanaba ci accolgono, e facciamo rotta verso la grossa porta in legno blu. È una sensazione inusuale quella di muovere passi sicuri in questo corridoio, di camminare a testa alta fiero delle mie battaglie e delle mie conquiste, di vagare per il reparto conoscendo il mio reale valore. L'ultima volta che sono stato qui dentro ero dilaniato dalle mie stesse paure, reso totalmente succube dal loro turbinio che assoggettava ogni pensiero. E mi pare di vedere i colori del reparto per la prima volta, di percepire l'odore familiare nell'aria come mai avevo fatto prima d'ora. Non è sgradevole e non sa di disinfettante come tutti gli ospedali, ma in qualche modo riesce ad infondermi rassicurazione; mi fa sentire accolto, protetto. Nonostante in questo posto abbia trascorso dei giorni in quello che è stato a tutti gli effetti un vero e proprio inferno personale, le pareti dipinte di arcobaleno non risvegliano i mostri sopiti nella mia anima.

Piuttosto, mi trovo a riflettere. È passato poco meno di un anno dalle mie dimissioni, e forse per la prima volta, complice anche il ritrovarmi qui dentro, riesco a vedere davvero i miei progressi. Mi accorgo di come sia irrimediabilmente mutata la percezione che ho di me stesso e degli altri, di come sia maturata la consapevolezza che i miei demoni abbiano semplicemente bisogno di non essere ascoltati per ridurli ad innocui mostriciattoli, di come io sia una persona totalmente diversa. Per la prima volta dopo anni, il pensiero che non guarirò mai non mi sembra un fardello così pesante da portare. Sono così, il mio disturbo è parte di me e definisce chi sono insieme alla mia personalità, ma non a tal punto da annullarmi. A volte grida un po' più forte e allora inciampo o cado, e a volte urlo anche io; poi però, mi rialzo sempre e continuo ad andare avanti; può essere difficile, ma non insostenibile.

Anche gli altri sono stranamente silenziosi, e mi domando se anche loro in questo momento siano immersi nelle mie stesse riflessioni, se siano orgogliosi dei loro miglioramenti; sono indubbiamente cambiati anche loro, sempre fortissimi e determinati. Purtroppo però, Jean è rimasto un rompipalle di dimensioni cosmiche, ma questo lato del suo carattere è quello che Marco definisce come un "difetto di fabbrica".

Ymir poggia un delicato bacio sulla tempia di Historia, le sopracciglia aggrottate in un'espressione pensierosa e lievemente tesa, non appena Levi apre la porta. E sono catapultato di nuovo al passato, a quando per la prima volta mi sono specchiato negli occhi dei miei compagni colmi di sofferenza e di voglia di combattere e farsi valere; questa volta anche le mie iridi sono sature di quella scintilla brillante. La tensione carica l'aria quando gli sguardi dei cinque pazienti si incrociano ai nostri, segnati di stanchezza e rassegnazione. Siedono attorno al grosso tavolo della sala comune e uno di loro, un ragazzo che porta i capelli rossi acconciati in uno strano ciuffo, scarabocchia pigramente sulla tovaglia bianca. Quando il più piccolo del gruppo incrocia gli occhi di Levi, sorride.

"Ehi, c'è Levi!"

Si alza per raggiungere il corvino, che scompiglia i suoi corti capelli biondi. Lo riconosco all'istante pur non avendolo mai visto prima d'ora, perché Levi mi ha parlato di lui; gli dà del filo da torcere sia sotto il punto di vista clinico che sotto quello della vita di reparto, e le sue amnesie dissociative risultano essere più complicate da curare del previsto.

BORDERLINE - Ereri/Riren -Where stories live. Discover now