LV

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Le ore passarono interminabili, e io non feci assolutamente niente. Zero strilli. Zero pianti. Zero preghiere. Mi stesi per terra, abbracciandomi per scaldarmi e rimasi in silenzio, sperando di sentire qualcosa che mi facesse capire come andassero le cose in superficie.

Le prigioni erano sotto terra, ad un livello superiore rispetto al Settore F, erano state costruite per uomini e Demoni pericolosi e per quanto mi sforzassi non udii alcun rumore. Pensai e ripensai alla mia famiglia e in tutti gli anni passati a credere a delle menzogne. Andy non era mai stato cattivo con me, in fondo. Mi aveva protetta quando nostro padre lo minacciò di fare rapporto sulla mia provenienza, aveva cercato di farmi stare lontana dai Demoni e dal mondo esterno per prevenire che scoprissi tutto e facessi delle domande. Un tipo di poche parole. Anche se avessi chiesto lui non mi avrebbe mai dato una spiegazione decente.

Il ricordo di papà, Andy e Alderyu mi scaldò leggermente il cuore e con la mia fantasia costruii un mondo dove gli incubi del mondo reale non erano presenti. Io non ero un mostro, non ero cattiva come credevano in molti. As aveva ragione, non avevo chiesto io di vivere quella vita, ma era quella che avevo e sapevo chi fossi. Avevo cercato di sfruttare il mio talento naturale per ogni compito al Nido, non avevo intenzione di vedere altri sacrificarsi per me, soprattutto Ryokku.

«Sai che non ci sono opzioni, vero?» mi ricordò il Demone, seduto di fronte a me, dall'altro angolo della cella. Non gli risposi. Non volevo ascoltarlo. «Tu lo faresti per me.»

«Non è la stessa cosa...» commentai di riflesso.

«Sì, lo è, ma tu non sei immortale. Non puoi pretendere di ottenere qualcosa senza perderne un'altra. Nessuno riuscirà a sconfiggerlo, sei il suo perno alla morte e il suo unico desiderio. Non morirà» precisò.

«Non ti permetterò di sacrificarti per me!» ripetei. «Sei l'unico che mi rimane. Andy è stato posseduto, Ally e mio padre sono morti e nella migliore delle ipotesi Damian mi sposerà, o mi ucciderà, non so. So che non potrò mai stare con te. Sei stato il primo che abbia amato. Il tempo ci dividerà, però, ti prego, fino a quel momento restiamo insieme. Non voglio rimanere sola.»

Lui guardò le sue mani. «Tu non sarai sola. Avrai vicino moltissime persone che ti ameranno, amici che ti faranno ridere nei momenti di bisogno, perché vedranno quanto tu sia speciale. Io non posso offrirti nulla, il mondo sì e ne hai uno intero da scoprire. Ti innamorerai ancora, avrai dei bellissimi bambini che ti somiglieranno e morirai quando sarai vecchia, nella tua casa. Sono stato il tuo primo amore, ma non voglio essere l'ultimo. Ho scoperto cosa sia grazie a te, per questo ti auguro di averne un altro.»

Damian avrebbe imparato a sue spese che non avrebbe mai potuto tenergli testa. Il Mastino era animato dal desiderio di non morire e questo bastava a ritenerlo il più pericoloso. Pensai che in fondo Erik avesse ragione: lui voleva me e sarebbe stato sensato consegnarmi a lui per lasciare vivere gli altri. Sacrificarne uno per salvarne mille.

Strinsi le gambe al petto e lo guardai intensamente. Da quando il Patto era stato sciolto Ryo non poté più rientrare nella sua arma e ora la falce giaceva inerme tra noi, pesante e vuota.

«Mi hai scelto perché ero diversa o perché ero incredibilmente odiosa?» scherzai.

Lui sospirò e mi sorrise piano. «Ti ho scelta perché avevi bisogno di me. E io di te.»

Ancora stanca e meditabonda, sentii uno scricchiolio provenire dall'alto. Ryo saltò in piedi e mi raggiunse, pronto a difendermi da un probabile attacco. Non potevo più contare sull'aiuto della falce, avrei potuto ferire qualche Demone, ma senza i malefici e un Demone era stupido provarci.

Un secondo scricchiolio arrivò dal condotto di aerazione e velocemente mi guardai intorno. Non c'erano uscite. Eravamo in trappola. Almeno le sbarre e le protezioni ci avrebbero dato del tempo extra. Mi preparai al peggio quando la grata sul soffitto cadde a terra. Riconobbi una risatina infantile, in seguito vidi Drogo emergere dal buco, quasi cadendo. Rimase a penzoloni a mezz'aria fino a quando Hejji lo fece voltare e lo calò.

RyokkuWhere stories live. Discover now