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"Non ti ammutolire, grida piuttosto alzando lo sguardo fiero innanzi a te, brilla in un mare di ignoranza e permettile di scivolarti sopra come un alito di vento"

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"Non ti ammutolire, grida piuttosto alzando lo sguardo fiero innanzi a te, brilla in un mare di ignoranza e permettile di scivolarti sopra come un alito di vento"

«Hai fatto i compiti di matematica? Dimmi di sì per favoreeee» Taehyung e Jimin stavano passeggiando per i corridoi come usavano fare ad ogni intervallo e nel mentre Tae scuoteva il braccio del suo amico alla disperata ricerca di un aiutino. Purtroppo il giorno precedente gli era completamente passato di mente il fatto di doverli fare, troppo impegnato a messaggiare con Jungkook.

«Ovvio che li ha fatti, oggi c'è anche il controllo dei quaderni» gli rispose il biondo ridacchiando nel vedere quanto la faccia dell'amico fosse sbiancata in quel preciso istante, vedendolo portarsi istintivamente le mani tra i capelli, disperato a quella notizia.

«Oh mamma...è finita, sono finito, non ho fatto assolutamente niente ieri!» borbottò per poi riabbassare le spalle e buttarsi con la testa sulla spalla di Jimin per cercare sostegno a causa delle sue gambe diventate molli per la paura.

«Tranquillo dai, ti aiuto io per questa volta, prendi il mio quaderno nello zaino, è quello giallo» e a quell'affermazione gli occhi dell'argento rincominciarono a brillare vedendo una luce di salvezza alla quale si aggrappò con tutte le sue forze, incominciando ad annuire e ringraziare l'amico e dopo un "ti voglio bene, sei il migliore" corse verso la sua classe per andare a copiare.

Jimin scoppiò a ridere nel vederlo percorrere tutto il corridoio alla velocità della luce pur di arrivare in tempo e immedesimarsi in uno schiavo amanuense per qualche minuto pur di salvarsi il culo. Ma Tae era fatto così e lui lo sapeva bene, non era di certo la prima volta che capitava, ma riusciva sempre in un modo o nell'altro a salvarsi.

Il corridoio pullulava di persone e il chiacchiericcio che si era formato risultava fin troppo fastidioso. Jimin portò le mani ai lati della fronte massaggiandola cercando di non farci troppo caso. Nel suo naso si mescolarono una miriade di odori, facendogli salire una certa acquolina. Pensò bene di dirigersi verso le macchinette per prendersi un caffè o avrebbe ceduto e si sarebbe abbandonato al mondo dei sogni nelle ore successive. Ma una comparsa al suo fianco, lo fece girare di scatto portandosi una mano sul cuore per cercare di far rallentare i battiti ormai diventati troppo veloci.

«Buongiorno Jimin» lo salutò Yoongi accennando un sorriso che il ragazzo trovò così carino che avrebbe voluto toccarlo.

«G-giorno» rispose il biondo titubante non aspettandosi quella conversazione improvvisa. Nella mente di Jimin in pochi secondi passarono tanti possibili motivi che avessero potuto causare l'avvicinamento di Yoongi e quello più probabile fu attribuito alla sciarpa che il corvino prestò al biondo il giorno precedente...magari la rivoleva indietro.

«Scusa...ti ho messo paura» affermò preoccupato Yoongi vedendo il ragazzo di fronte a sé respirare in modo affannoso ma che si stava incominciando a calmare dopo essersi posato una mano sul petto.

𝙁𝙊𝙂𝙇𝙄 𝘿'𝘼𝙈𝙊𝙍𝙀 // ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora