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Fortunatamente Yoongi alla fine della discussione era riuscito a convincere Lisa a lasciarlo andare per quel giorno, intavolando la scusa, che poi tanto scusa non era, che all'incontro non ci fosse solo Jimin ma anche Hoseok e di sua spontanea ini...

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Fortunatamente Yoongi alla fine della discussione era riuscito a convincere Lisa a lasciarlo andare per quel giorno, intavolando la scusa, che poi tanto scusa non era, che all'incontro non ci fosse solo Jimin ma anche Hoseok e di sua spontanea iniziativa aveva aggiunto anche Jungkook e Taehyung giusto per far vedere che non sarebbe rimasto da solo con lui. Ed il tutto funzionò, così ora si ritrovava davanti al cancello della scuola ad aspettare l'arrivo dei due. Seduto su di un muretto con lo sguardo fisso nel vuoto. Pensava a tutti quei problemi che non lo lasciavano mai in pace. Si chiedeva perché mai Lisa fosse così irascibile ultimamente e soprattutto il perché Jimin le stesse così antipatico. Non gli piaceva per niente come la sua ragazza continuasse a definire Jimin. Frocio. Gay. In fondo non che fosse un'offesa, ovviamente ognuno era libero di esprimere il suo orientamento sessuale a parer di Yoongi. Ma ciò che al corvino non piaceva era il fatto che Lisa la facesse sembrare proprio un'offesa bella e buona, dal modo in cui ne parlava, come se fosse stato un peccato primordiale. In fondo Yoongi lo sapeva che la ragazza era solamente gelosa del biondo, ma lui cosa poteva farci? Si sentiva bene in compagnia del ragazzo, l'aveva capito guardandolo, e i suoi dubbi si erano dissolti quando si ritrovarono insieme nella stanza del "pianoforte" a scuola. Lì si era creato quel qualcosa di magico, di particolare, che solamente loro due avrebbero potuto decifrare, anzi Yoongi lo aveva già fatto ma cercava di non farci tanto caso, perché lo sapeva bene che se avesse dato troppo spazio a quei pensieri la sua vita sarebbe diventata nuovamente un caos. Ma ormai lui si era abituato a quella staticità, non solo perché gli facesse comodo, ma anche per il semplice fatto che molte delle preoccupazioni sembravano essersi volatilizzate in poco tempo. E lo sapeva benissimo che tutto ciò fosse avvenuto grazie a Lisa, infatti per questo le era immensamente grato, ma ora, veramente non ne poteva più, quella relazione si era trasformata in una prigione. Avrebbe tanto voluto finirla lì ma...come poteva lasciar morire di fame sua madre e sua sorella? Da quando suo padre era morto, le cose si erano complicate così tanto, e quella relazione era l'unico modo per non finire sotto un ponte tutti e tre insieme. Ma in tutto questo una nota positiva c'era, Yoongi aveva trovato un modo per alleggerire un po' il cuore, liberarsi da tutti quei pensieri opprimenti e ciò consisteva solo in una cosa, o meglio persona: Park Jimin.

«Stai scherzando vero?? Cosa significa che non puoi più venire?!» sbraitò ma a bassa voce Yoongi al telefono per non farsi sentire da Jimin, a pochi metri da lui.

Avevano aspettato tanto, e per "tanto" si intendono quasi due ore, nell'attesa che Hoseok arrivasse o che comunque si facesse vivo all'incontro. Jimin era arrivato già da un pezzo, l'imbarazzo tra i due era quasi palpabile...nessuno tra loro sapeva come comportarsi mentre erano da soli. Sì okay, ad eccezione di quella volta a scuola, lì si era creata la giusta atmosfera e poi Yoongi, prendendo per mano Jimin, aveva rotto quel ghiaccio iniziale.

Il corvino ancora seduto sul muretto si era accorto di quanto non riuscissero tutti e due a tenere su un discorso. Le uniche cose che si dissero all'inizio erano roba da convenzione, ovvero:
"Ciao"
"Hey ciao"
"Freddino oggi"
"Già"

𝙁𝙊𝙂𝙇𝙄 𝘿'𝘼𝙈𝙊𝙍𝙀 // ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora