Capitolo 10

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Sono ancora chiusa in bagno e non so che fare.
Sento di nuovo quel suono di bocche e saliva e, guidata dall'istinto, mi scaravento fuori dalla porta e me li ritrovo davanti.
Dario allontana Lucrezia da sé, mentre lei si porta una mano alla bocca come se fosse sorpresa.
Lui mi fissa con un'espressione che in circostanze diverse mi avrebbe fatta letteralmente sciogliere.
Ma non è questo il caso.
«Emma...» inizia a dire Dario, ma non gli lascio il tempo di finire la frase.
Esco dal bagno senza aprire bocca e torno in tutta fretta a sedermi accanto a Luca.

Poco dopo torna anche Dario e si siede dove era prima, come se niente fosse, seguito a ruota da Lucrezia. Sono abbastanza sicura che lei mi abbia vista andare in bagno, ma forse mi sto solo facendo delle idee strane.
Butto giù l'alcol nel mio bicchiere prima di poter anche solo iniziare a chiedermi cosa cavolo sia appena successo.
Mi chiedo se Dario mi abbia mentito, quando mi ha detto che con lei aveva chiuso. Oppure se lei abbia fatto tutto apposta.
Ma per quale motivo?
La verità è che vederli insieme mi ha fatto sentir male, nonostante io stia già con qualcun altro e non dovrebbe importarmi.
Sono gelosa di un ragazzo con cui non sto neanche insieme.

Continuo a ripetermi che non posso pretendere che Dario rimanga con le mani in mano, quando io sto con Luca. Ciò che è successo quella sera, tutti i fraintendimenti, le incomprensioni, alla fine ci hanno portato dove siamo adesso e non c'è niente che possiamo fare per tornare indietro. Io non posso farci niente, se non andare avanti.
Cerco di convincermi di questo, mentre davanti a me Lucrezia si appiccica a Dario come una cozza, e lui non la allontana più, stavolta.

Mi sento strana, in un modo in cui non mi ero mai sentita prima: non come se fossi stata tradita, ma come se fossi stata presa in giro.
È una sensazione che non mi piace.
Ripenso alla discussione con Dario, a quel momento in cui sembrava che potesse accadere l'impensabile. Ripenso alle sue parole e a quanto fosse ferito, e più rivivo le immagini nella mia testa, più mi sembra assurdo ciò che ho appena visto.

Sento qualcosa salirmi dentro, in questo momento vorrei che si sentissero tutti come mi sento io.
No, non tutti: solamente una persona.

Mi giro verso Luca e senza bisogno di spiegargli niente, lo bacio.
Non un bacio qualsiasi, bensì uno di quei baci intensi, languidi, che mettono a disagio tutti.
Lui ricambia subito, piacevolmente sorpreso, e non sembra frenarsi nonostante le persone che ci circondano.
Sento gli occhi di tutti addosso, e alcuni dei ragazzi ci incitano e urlano, come se stessimo giocando a qualche gioco perverso.
Non so come, ma riesco a superare l'imbarazzo di quel momento.
A guidarmi non è la ragione, ma qualcos'altro.

Quando mi stacco da Luca, lui tenta di allontanarmi da lì, magari andare a casa sua, ma non sono interessata.
Gli dico che voglio restare lì, perché mi sto divertendo, ma mentre lo dico sto guardando Dario, che nel frattempo è rimasto come pietrificato, con i muscoli della mandibola tirati, le sopracciglia incurvate in un'espressione alterata, anche se lui cerca di non darlo troppo a vedere.
Ci fissiamo per un po' e io mi sento avvampare: anche se siamo entrambi un po' scossi, è come se ci stessimo alimentando a vicenda con lo sguardo.
Pensavo che questa sarebbe stata una piccola vendetta e che dopo mi sarei sentita meglio, come se fossimo - in qualche modo - pari. Ma non è così.
Distolgo lo sguardo da Dario, perché non riesco più a sostenerlo, e riesco a non cercare i suoi occhi per tutto il resto della sera.

Quando la serata finisce, saluto tutti prima di andare via.
Mi avvicino a Dario per salutarlo con i canonici baci sulle guance, come ho fatto con tutti, come stanno facendo tutti. Lui non mi evita, ma è freddo e distaccato.
Quando gli dico "ciao", non so che tono io abbia: se dispiaciuta o dura. Ma so che lui non riserva alcun saluto per me, soltanto un cenno, prima di prendere Lucrezia e salire in macchina con lei.

Quando Luca mi lascia all'entrata della residenza e si allontana con la sua macchina, iniziano ad assalirmi i sensi di colpa.
Ma per cosa, poi?
Io non sto con Dario, io sto con Luca. Tecnicamente, non ho fatto niente di male.
E allora perché mi sento come se avessi fatto un errore colossale? 

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Nel prossimo capitolo:
[...]  Vengo svegliata da una notifica sul telefono: è Tonno che mi ricorda del concerto dei “rovere” che si terrà stasera in un locale conosciuto dove suonano i gruppi emergenti di Bologna. Mi sveglio e mi stropiccio gli occhi, poi gli rispondo confermando la mia presenza e anche quella di Caterina.

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Grandi cose in arrivo.
Positive o negative?
Questo è meglio non dirvelo...

Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Intanto fatemi sapere con un commento cosa pensate della storia finora!

Un bacione 😘

Portami sui colli bolognesiحيث تعيش القصص. اكتشف الآن