08

4.7K 329 141
                                    

<ti prego non dirmelo> disse Taehyung appena arrivato a casa dopo essere uscito con Jimin e Lisa per andare a prendere un gelato.

Appena aveva messo piede in casa sua, aveva sentito un casino non indifferente, urla, insulti e risate, che proveniva dal retro di casa sua. Dal suo giardino.

<urlano così da tipo due ore> disse Jennie, la sorella di Taehyung, che stava seduta sul tavolo da pranzo mentre faceva i compiti.

Taehyung si avvicinò alla grande porta finestra che dalla cucina dava direttamente sul giardino e lì si bloccò. Quattro ragazzi stavano giocando a calcio ma, dato il caldo insopportabile di inizio giugno, erano tutti senza maglietta. Uno in particolare attirò l'attenzione di Taehyung, Jungkook era davvero cresciuto bene e il più grande lo notò solo in quel momento. Aveva un fisico non scolpito ma quasi, i capelli sudati appiccicati alla fronte e le gambe che ad ogni calcio facevano intravedere gli enormi muscoli delle cosce da sotto i pantaloncini.

<che vista eh> rise la sorella.

<eh, cosa?> si risvegliò Taehyung.

<secondo te perché mi sono messa a fare i compiti proprio qui, la mia stanza è decisamente meno interessate> rise la ragazza.

<Jennie non fare questi tipi di apprezzamenti, quanti anni hai? Tipo undici?>

<ne ho 14 Tae e poi scusa, tu puoi guardare e io no?> lo stuzzicò la sorella.

<io non stavo guardando> 

<no giusto, infatti stavi fissando> rise la sorella.

<oh andiamo stai zitta> e gli si colorarono le orecchie di rosso.

<Taetae è imbarazzato> lo prese in giro la sorella strizzandogli le guance <e pensa lo sarai ancora di più appena ti girerai> detto questo la sorella prese tutti i suoi libri e uscì dalla cucina ridendo.

Non capendo subito le parole dette dalla sorella, Taehyung si girò e in quel momento si ritrovò il suo vicino di casa proprio davanti a lui. Jennie aveva ragione Taehyung era decisamente in imbarazzo, aveva davanti a lui un suo ex amico, sudato, senza maglia che sembrava un Dio e lui non aveva la minima idea di cosa fare o che cosa dire.

<fa un caldo assurdo, mi daresti dell'acqua, per favore> chiese gentilmente Jungkook. Il piccolo sapeva benissimo dove si trovava sia l'acqua che i bicchieri, ormai quella era la sua seconda casa, ma aveva davanti Taehyung e non voleva lasciarsi sfuggire un'occasione come quella per provare a parlarci e, perchè no, riallacciare in qualche modo i loro rapporti.

<ehm si, certo> disse titubante Taehyung <fresca immagino>

<ovvio, fuori non si sta ho bisogno di qualcosa di gelido> 

Prese poi il bicchiere datogli da Taehyung, lo ringraziò e bevve tutta l'acqua in un sorso.

<dimmi, come stai?> decise di spezzare il ghiaccio Jungkook.

Taehyung era sempre stato una persona loquace e anche un po' logorroica, con lui non si stava mai zitti, trovava sempre un discorso per portare avanti una conversazione ma con Jungkook era tutto diverso. Si sentiva imbarazzato, quasi a disagio ad avere davanti a lui la persona che per un anno non gli aveva rivolto neanche una singola parola, cercando di evitarlo in ogni modo possibile, e adesso di punto in bianco aveva iniziato una conversazione con lui.

<tutto bene grazie. Tu?>

<non mi lamento ma la scuola mi sta proprio uccidendo. Se mi impegno in questi ultimi giorni forse mi danno sotto solo inglese> spiegò il piccolo.

<oh mi dispiace> disse sinceramente Taehyung.

<e perché mai? Ti rendi conto che mi danno solo inglese, una sola materia, un sogno. La settimana scorsa ne avevo tre sotto> spiegò Jungkook sorridendo. Era davvero felice di essere, molto probabilmente, rimandato solo in quella materia.

Taehyung rise alla situazione del vicino, non poteva immaginare come ci si potesse sentire ad essere rimandati, lui era sempre stato promosso, ovviamente, e sempre con medie molto alte.

<devi impegnarti di più, così poi avrai tutta l'estate per fare quello che vuoi> lo incitò Taehyung.

<io odio l'inglese, non lo capisco e odio anche la prof e sono sicuro che il mio odio sia ricambiato> 

Parlare così tranquillamente con Jungkook, come se fossero ancora amici, aveva portato una sorta di serenità in Taehyung.

<a me piace l'inglese, se vuoi, se vieni rimandato, posso darti tipo delle ripetizioni quest'estate> propose Taehyung mentre le orecchie diventavano rosse.

<sei serio? Sarebbe fantastico> disse con un sorriso che partiva da un orecchio ed arrivava all'altro <ora torno dagli altri, grazie per l'acqua e per volermi aiutare in inglese Tae, sei sempre così gentile> e detto ciò si dileguò ma non prima di aver sussurrato un <allora penso proprio che mi farò rimandare> che però venne sentito anche da Taehyung che, con il cuore che gli martellata un po' troppo velocemente nel petto, tornò in camera.



|Una settimana dopo|

Taehyung quella mattina si svegliò più tardi del solito, nessuna sveglia aveva disturbato il suo sonno e questo solo perchè la scuola era finalmente finita e lui ne era davvero stra contento. Sbadigliando si alzò dal letto e si diresse in bagno per sciacquarsi il viso così da svegliarsi definitivamente. Tornato in camera sbloccò il cellulare e vide che c'erano due messaggi, uno era di Jimin.

Jimin

Pagelle uscite e alla fine latino
mi ha dato la sufficienza, a te
come è andata?

Era stato promosso ovviamente, media del 8,26, si era superato anche quest'anno. Sorrise, felice del risultato ottenuto ed aprì l'altro messaggio che arrivava da un numero che Taehyung non aveva salvato in rubrica.

Ehi Tae, sono Jungkook.
Avrei bisogno di quelle 
ripetizioni, la stronza 
mi ha dato il debito in
inglese

Leggendo quel messaggio sul volto di Taehyung comparve un sorriso e nella sua testa si chiedeva se Jungkook avesse fatto apposta a farsi rimandare in inglese. Impossibile.
Segnò il numero in rubrica e gli rispose.

tu

Oh mi dispiace Jungkook.
Per le ripetizioni possiamo
fare quando vuoi tu :)

childhood friends? |taekook|Where stories live. Discover now