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Erano passati quattro giorni. Quattro giorni. Era da 96 ore che Taehyung non vedeva, sentiva o parlava col suo amato vicino di casa e questa cosa lo stava lentamente distruggendo. In questi giorni di puro silenzio da parte del corvino, Taehyung aveva capito quanto, anche solo lo sguardo o la semplice presenza del più piccolo, rendesse la vita del grigio più colorata. Voleva di nuovo vederlo, doveva di nuovo vederlo ma evidentemente questo desiderio non era ricambiato.

<non ci posso credere, sei ancora dentro quel letto> urlò Jimin entrando per la milionesima volta nella stanza dell’amico, tirando su le tapparelle per far entrare un po’ di luce. 

<Jimin ma che palle> disse Taehyung alzando le coperte sopra la testa <ma chi ti fa entrare ogni volta?>

<tua sorella> rispose <lei mi adora> disse di nuovo lanciandosi sul letto dell’amico e togliendoli le coperte di dosso <e dovresti ringraziarmi, che cosa è morto qui dentro?> disse facendo una smorfia disgustata.

<il mio cuore è morto>

<oddio non fare il melodrammatico> urlò Jimin alzando gli occhi al cielo <smetti di fare il senza palle e vai a prendere il tuo uomo>

<non è il mio uomo Jimin, lo capisci che non vuole più vedermi>

<ma se ti ho detto che manchi anche a lui>

<non è vero, non gli manco per niente>

<e come fai a saperlo?>

<guarda fuori dalla finestra> disse semplicemente Taehyung.

Jimin si alzò e guardò per pochi secondi fuori dalla finestra senza notare, però, nulla di strano.

<dimmi cosa vedi> parlò di nuovo Taehyung.

<la casa di Jungkook, il suo giardino, il garage e la finestra di camera sua>

<esatto>

<ma esatto cosa> sbraitò di nuovo Jimin.

<le sue tende sono chiuse> disse Taehyung mettendosi a sedere sul letto <chiuse Jimin> urlò.

<e quindi?> domandò il biondo non capendo fino a dove volesse arrivare l’amico.

<non le ha mai chiuse, mai> rispose <le ha sempre tenute aperte, anche quando non ci parlavamo, erano sempre aperte> sospirò affranto <che cosa ho fatto per farlo arrabbiare talmente tanto da fargli chiudere le tende>

<oppure le ha chiuse perchè sta dormendo> disse ricevendo un’occhiata di fuoco da parte del suo amico, ora seduto a gambe incrociate sul letto <vuoi scoprire perchè è arrabbiato con te?> domandò sempre Jimin ricevendo un energico consenso con la testa da parte di Taehyung <io so il perchè, me lo ha detto lui, ma non ti dirò niente> sorrise Jimin <ora ti vai a fare una bella doccia poi ti vesti decentemente e vai a risolvere tutto questo casino>

Quella forse era la prima doccia che faceva in quattro giorni perciò si concesse il lusso di restarci un po’ più del previsto, voleva lavarsi tutto e bene, capelli compresi e inoltre stava cercando di guadagnare tempo perché non era mentalmente pronto per rivedere Jungkook ma, per fortuna, dopo l’ennesimo insulto e minaccia da parte di Jimin, decise di uscire e di affrontare i suoi problemi di petto.

<mi sto cagando addosso> disse Taehyung coprendosi la faccia con le mani.

<dai che ce la fai> disse Jimin dando una piccola pacca sul braccio dell’amico.

Si trovavano ancora a casa di Taehyung perchè le gambe di quest’ultimo si erano arpionate al terreno, rifiutandosi di proseguire.

<ma cosa gli dico appena apre la porta?> domandò il grigio.

<ma che ne so, inventa sul momento> rispose il biondo <digli che ti è finito lo zucchero> e Taehyung si mise a ridere <ora vai tigre> e letteralmente Jimin lo lanciò fuori casa.

Era agitato? Ma va là, era letteralmente terrorizzato. Dalla porta di casa sua alla porta di Jungkook ci volevano dieci secondi, quindici al massimo se si cammina piano, ma Taehyung era lì fuori da più di cinque minuti, interdetto sul da farsi.

Finalmente i suoi piedi si mossero da soli fino ad arrivare fino alla porta di casa del suo vicino e, con un momentaneo attacco di coraggio, suonò il campanello. Mille pensieri iniziarono ad annidarsi nella testa del grigio dopo quella sua mossa, mille paranoie la sua mente iniziò a creare, per un momento pensò anche di andarsene, scappare e vivere per sempre la vita sotto le coperte del suo letto ma, contrariamente a quello che aveva ideato, la porta si aprì e finalmente Taehyung dopo 96 ore rivide il volto della persona che veramente gli aveva fatto battere il cuore. 

<cosa vuoi?> due semplice parole che trasformarono velocemente il sorriso di Taehyung in una linea dritta, gli occhi si sbarrarono e il cuore fece un tuffo.

<devo vedere Yoongi> a quelle parole l’espressione di Jungkook mutò <mi deve dare lezione di pianoforte> che scusa di merda, pensò.

<davvero?> domandò il corvino <sai è strano perchè non suoni il pianoforte da anni ormai>

<ho voglia di ricominciare> 

<e mio fratello ti darà lezioni?>

<esatto, arriverà a momenti poi andremo in camera sua a suonare>

<anche questo è strano> disse Jungkook <sai Yoongi non vive più qui, si è trasferito all’università>

<davvero?> domandò Taehyung colto in flagrante.

<perciò te lo richiedo Taehyung, cosa vuoi?> disse il piccolo incrociando le braccia.

<voglio parlare con te Kook> disse il grigio <voglio sistemare le cose, dammi una possibilità> lo pregò.

<perché dovrei?>

<perchè mi manchi tantissimo e non voglio stare senza di te, questi quattro giorni sono stati un inferno> disse Taehyung <ho bisogno di te>

<va bene dimmi> lo incitò a parlare Jungkook.

<no, non qui e non ora> rispose Taehyung <voglio portati a cena fuori>

<cosa?> domandò sorpreso.

<voglio uscire con te> disse di nuovo <ti va?>
<si, mi va> rispose Jungkook sorridendo e quel semplice sorriso scatenò una tempesta di farfalle nello stomaco del più grande.

Angolo noioso

Sono tornataaaaa

Scusate questo lungo
periodo di pausa ma
non avevo idee...

P.s buon halloween <3

s buon halloween <3

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childhood friends? |taekook|Where stories live. Discover now