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"Magari posso salire sulle tue spalle?" scherzai.

"Kira. Torna dentro la macchina per favore." la riprese sua mamma.

"Perché solo io devo tornare dentro la macchina?" mi sussurrò Kira.

"Beh" iniziai mentre scendevo dal tettuccio della macchina. "Non sono i miei genitori quindi non possono dirmi cosa fare. Ma se lo facessero, li ascolterei perché mi hanno fatto stare con te a New York."

Le porsi la mia mano aiutandola a scendere, siccome sono un'amica fantastica. Ma sono anche un'amica perfida infatti quando si protese per prendere,le diedi uno strattone facendola quasi cadere dalla macchina.

A me pareva esilarante anche se lei non sembrava essere molto d'accordo.

Kira alzò gli occhi al cielo e diede un'occhiata alla fila di macchine. Mi misi di fianco a lei con le braccia incrociate al petto. Il vento soffiava a causa della tempesta e la temperatura era un po' fresca.

Kira entrò per prima nella macchina, seguita a ruota da me.

"Siamo fermi da 15 minuti" si lamentò. "Faremo tardi."

"Che cosa dovete fare, comunque?" ci chiese Noshiko.

"Una scritta dell'ultimo anno e non ve ne dovremmo parlare." risposi.

Sua madre si girò verso suo padre che si mise a ridere, alzando le spalle. "Non guardare me. Non ne so nulla nemmeno io. Si direbbe che debbano scrivere qualcosa o..."

"Sembra un atto di vandalismo" replicò Noshiko.

"Non è vandalismo" disse Kira, la sua voce aumentò di un tono, segno che stava mentendo ma i sui genitori non se ne accorsero. "O almeno, non penso che lo sia."

Settimo lì sedute in silenzio per alcuni secondi prima che Kira sospirasse e raggiunse la maniglia della portiera.

"Basta. Io vado" disse.

"Si, anche io" presi il mio telefono infilandolo nella giacca che indossavo.

"Andate a piedi?" chiese suo padre.

"Si" rispondemmo all'unisono. E proprio in quel momento,un tuono rimbombò nell'aria e la pioggia cominciò a scendere.

Kira chiuse la portiera e tornò a sedersi dicendo: "Tra qualche minuto."

"Hai parlato con Scott?" le chiesi.

"Una volta" rispose lei. "Stiles?"

"Abbiamo parlato ieri ma non sa che sto tornando. Voglio fargli una sorpresa." iniziò a salirmi la voglia di vederlo dopo tanto tempo, ma anche l'ansia. non sapevo bene il perché.

"Ho parlato con Mali prima di salire a bordo, non ha ancora scoperto  se sarà promossa. Spero ce la faccia. Ha lavorato duro per questo."

"Sapete che c'è una leggenda su un temporale simile" iniziò il signor Yukimura.

"Papà" gemette Kira. "Ti prego non trasformare una coda di tre ore in una lezione di vita."

"Sta parlando della Caccia Selvaggia" disse sua madre.

"Dei Cavalieri Fantasma. Immaginate una notte come questa, ragazze. Tra le nubi temporalesche apparivano dei cacciatori fantasma. In sella a cavalli neri con occhi rosso sangue. Con lupi e segugi al loro fianco che ululavano e ringhiavano"

"Cosa cacciavano?" chiesi incuriosita.

"Anime."

Il rumore del motore di una moto fece eco al di fuori, prendendo tutti di sorpresa. Chi poteva essere così stupido da guidare sotto una tempesta del genere?

Complete// Stiles Stilinski [3]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora