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"Attenta!" urlai e corsi verso la ragazza contro cui Parrish stava per correre, causando l'incendio di quest'ultima.

Avvolsi le braccia attorno al suo corpo e la spostai.

"Non intralciatelo!" urlai a tutti coloro che c'erano. Tutti correvano o indietreggiavano spaventati.

Lo seguì lungo rampe di scale. Non appena entrammo nella tromba delle scale, capì dove stessimo andando. I muri e le porte non mi erano estranei e sapevo che eravamo diretti verso il reparto speciale, proprio dove c'era Lydia. Dove ci dovrebbero essere stati anche Scott, Liam e Stiles.

Guardai l'orologio sul polso, ci restavano tre minuti.

"Jordan, non è sicuro quaggiù." provai a persuaderlo ma ovviamente non funzionò.

"Dovremmo essere sul furgone in attesa di Stiles, per portare Lydia fuori di qui."

Appoggiò le mani sulla porta di metallo, fondendola completamente. Continuai a seguirlo, più continuavamo, più il frassino diventava potente, riuscivo a sentirlo mentre mi indeboliva. Svoltammo un angolo e l'agente fuse un'altra porta. Feci un passo avanti ma un muro blu luminoso mi respinse.

"No." sussurrai. Appoggiai le mani sul muro invisibile di frassino.

"No, no!" spinsi più forte che potevo, ma era inutile.

"Parrish!" urlai ma se n'era già andato. "Cazzo!" sibilai e presi a pugni la barriera con rabbia.

Guardai di nuovo l'orologio, erano passati cinque minuti. Stiles avrebbe dovuto aver già portato fuori Lydia. Dovevo andare di sopra, là non ero d'aiuto.

Corsi di nuovo per le rampe di scale e riuscì a trovare la via per l'obitorio. Quando entrai, non c'era nessuno. Niente Stiles, niente Lydia, Scott, Liam, Malia o Kira. Nessuno. Dove diavolo erano tutti? Il tempo per uscire era già scaduto.

Sentì due paia di passi correre lungo il corridoio per l'obitorio. Mi girai verso la porta da cui ero appena entrata, piantando a terra i piedi e alzando i pugni. Ero pronta a combattere. E proprio quando stavo per colpire la faccia dei due intrusi, mi resi conto fossero Kira e Malia.

"Forza!" urlò Malia. Un allarme iniziò a suonare nella stanza, ferendomi le orecchie. Portai le mani alla testa cercando di coprirmi le orecchie. Malia raggiunse la porta che ci avrebbe fatte uscire, ma non appena la sua mano entrò in contatto con la maniglia, una scarica di elettricità le attraversò il corpo.

Malia ed io sapevamo bene cosa significasse dopo essere state rinchiuse là dentro. "Siamo in trappola."

Guardammo Kira, che cercava di stare ferma mentre l'elettricità le girava attorno al corpo. Ci fu un ruggito potente che fece eco in Eichen. L'avrei riconosciuto ovunque.

Malia mi guardò, i suoi occhi brillavano di blu dal potere che aveva guadagnata grazie al ruggito di Scott. Lo sentì anch'io. Il potere dell'essere parte del branco.

"Non so per quanto resisterò." grugnì Kira, strinse i pugni cercando di trattenere i suoi poteri. Personalmente, ero terrorizzata. Non volevo portarla fuori un'altra volta. Faceva un male cane.

"Come hai fatto in passato?" urlò in panico Malia.

"Mi ha portata fuori Brianna e per poco non l'ho uccisa per una seconda volta." mi guardò dispiaciuta.

"Okay, uh..." Malia guardò intorno alla stanza. "Non potremmo provare con la messa a terra?

"Sai in che modo farlo? Perché io non ne ho proprio idea." disse sarcasticamente la kitsune.

L'elettricità rimbalzò su Kira, colpendo me e Malia, mandandoci a terra. Kira si appoggiò ad una delle celle refrigeratrici.

"Dovete uscire." disse senza fiato.

Complete// Stiles Stilinski [3]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora