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"Niente legami, giusto?" mi tolsi la maglietta e i pantaloni e mi sdraiai nuovamente sul mio letto.

"Esatto, come abbiamo concordato." Annuì Stiles abbassandosi i pantaloni e togliendosi la maglietta che finirono da qualche parte della mia camera. Inarcai la schiena togliendomi il reggiseno, anch'esso finì per terra.

"E' una cosa da una sola volta." Si sdraiò sopra di me.

"Una cosa da una sola volta che è già successa quattro volte." Rise e mi prese le mani, fermandole sopra la mia testa. Si abbassò per baciarmi ma girai la testa.

"Niente baci." Lo guardai negli occhi.

"Giusto." Mi fece l'occhiolino. "Niente sentimenti." Ripeté le regole che ci eravamo preposti quando avevamo iniziato questa... cosa.

"Mi ami ancora?" chiesi.

"No. Te mi ami ancora?"

Non so cosa mi successe in quel momento, per me era sempre stato facile mentire, o almeno così credevo. Non so se fu per il suo sguardo dritto nel mio o per le sue mani su di me o per il fatto che l'amavo ancora. Lo spinsi via da me e mi allontanai prendendo da terra la mia maglietta e rimettendomela subito siccome ero rimasta con solo le mutande.

"Non ce la faccio." Esordì dopo pochi secondi.

"Cos'è successo?" non capì se fosse più confuso o preoccupato. Beh io lo ero entrambi aggiungendo anche imbarazzata perché avrei fatto una figura orribile da lì a pochi secondi.

"Non ci riesco, okay? So che non mi ami più e che questa ormai è una cosa puramente sessuale. Ma non riesco a guardarti negli occhi e dirti che non ti amo, quando invece so bene che non è così." Dissi sedendomi sul bordo del letto e prendendomi il viso tra le mani.

"Hey." Sussurrò Stiles accovacciandosi di fronte a me. "Guardami." Disse togliendo le mie mani dalla mia faccia. "Penso di non aver mai sentito un'assurdità più grande di quella che hai appena detto." Non seppi cosa dire o cosa pensare.

"Io ti amo, Brianna. Più di qualunque cosa al mondo, e non smetterò mai di farlo, okay?" disse facendomi annuire. "Ma hai ragione su quello che mi hai detto l'altra volta in ospedale. Non sul fatto che siamo diversi, non me ne frega assolutamente, ma sul fatto che abbiamo bisogno di una pausa. Prima di poter amare qualcun altro dobbiamo imparare a perdonare noi stessi, e né io né te ci siamo perdonati per le persone che abbiamo ucciso. Ma sappi solo una cosa: non sei un'assassina, okay? Sei solo una ragazza che ha commesso un errore e sta cercando di rimediare aiutando gli altri, proprio come me." Disse accarezzandomi la guancia. "Ti prometto che ci sarò sempre per te." Sussurrò stringendomi in un abbraccio.

Nascosi la testa nell'incavo del suo collo e respirai il suo profumo.

***

"Mason ha detto che non è solo una frequenza. E' potente, dev'essere un segnale più forte." Liam ci raccontò quello che aveva scoperto Mason.

"E' così che si trasforma?" chiese Lydia.

"Non credo che sia solo questo. Ieri Argent ha detto 'diventa più forte', forse i Dottori del Terrore stanno cercando di farla crescere." annuì alla teoria di Scott, aveva senso.

"Con delle frequenze?" Stiles aggrottò le sopracciglia.

"Trasformandosi." lo corresse Scott. "La frequenza è l'innesco, la parte importante è la trasformazione in licantropo."

"Come Peter." aggiunse Lydia.

"Esatto." annuì Scott al suo collegamento. "Da alpha, Peter diventava più forte ogni luna piena. Le ustioni sono guarite ed è tornato normale."

Complete// Stiles Stilinski [3]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora