12° capitolo

307 19 3
                                    

Arrivai a scuola come al solito in anticipo e fui la prima ad entrare in classe a prendere posto. Pochi minuti dopo la mia compagna di banco entró sedendosi affianco a me.

"Ciao" mi disse.

Questa volta fui io a non rivolgerle la parola.

"Sara, giusto?" continuò cercando di attirrare la mia attenzione.

"Ehi Mrs. Green sto parlando con te." disse con un tono misto tra lo scherzoso e il serio.

"Non usare quel nomignolo del cazzo con me." dissi fredda.

"Uh vedo che una voce la hai" allungó la mano per prendere il mio diario, ma la fermai afferrandole il polso.

"Beh? Chi ti ha dato il permesso di toccare le mie cose?" dissi fissandola negli occhi.

Lei fece per indicare il mio polso e io lasciai subito la presa tirandomi giú la manica del maglione nero dei Green Day. Era pieno di cicatrici e non volevo subirmi il solito discorso inutile, oltre che di merda, di persone a cui facevo pena solo perchè ero un'autolesionista. Sì, mi tagliavo fino a poco tempo prima. Gli unici a saperlo, ovviamente, erano mio fratello Luke e Cal.

Aurora continuó a fissarmi per tutte le ore di lezione. Aveva quel solito sguardo compiaciuto che ha ogni persona che mi vede i polsi, dio quanto non lo sopportavo.

"Non mi piace essere fissata."

"Scusa...ma..."

"Ma?"

"I tuoi polsi."

"Eh? Sì sono un'autolesionista. Continua pure a guardarmi con quello sguardo compiaciuto e dimmi anche che mi capisci, come fa ogni singola persona. Ma sai qual è il problema? Voi non capite proprio nulla. Quindi grazie ma ne ho giá abbastanza."

Finalmente, proprio appena finii di parlare, suonó la campanella della fine delle lezioni e chiusi il mio discorso con: "Cos'è? Sei sorpresa? Calum non ti aveva detto niente? Ah no giusto. Ti avrá semplicemente detto che sono una puttana. É stato un piacere conoscerti Aurora. Detto questo, a domani."

Me ne andai dopo aver raccolto le mie cose dal banco, lasciandola ancora seduta spiazzata per ció che aveva appena sentito.

Davanti scuola incontrai Michael e Alessia, passai davanti senza neanche degnarli di uno sguardo, in fondo ormai mi avevano abbandonato anche loro.

Cercai di trattenere una lacrima, ma non ci riuscii, uscirono tutte in una volta facendomi singhiozzare. Una mano afferró la mia bloccandomi e una voce mi disse: "Tutto bene Sara?". Quanto mi era mancato...

"Michael..." mi girai e lo guardai negli occhi ancora piangendo "...che c'è?"

"Stai bene?"

"Sí. Non sopporto i tuoi cambiamenti d'umore. Perchè ti sei comportato in quel modo l'altro giorno?"

Mi asciugó le lacrime accarezzandomi le guance "Devi scoprire ancora tante cose di me cara Hemmings."

"Prima mi rifiuti, poi mi eviti e poi mi chiedi come sto?"

"Scusami." pronunció quella parola con un velo di disperazione nella voce che mi fece fermare il cuore per un attimo.

Gli presi il viso tra le mani e, perdendomi nel verde dei suoi occhi, gli sussurrai: "Non lasciarmi mai."

"Mai" ripeté baciandomi delicatamente le labbra.

Il suono di un clackson mi riportó nella realtá e solo in quel momento mi accorsi di Luke e Alessia a pochi metri da noi a guardarci tirandosi gomitate l'un l'altro con sguardi maliziosi.

"Sorellina" mi salutó Luke.

"N...non ti avevo visto"

"Ho notato...ciao Mike"

"Ehi" rispose lui.

"Andiamo?" mi chiese mio fratello.

"Ok...ci vediamo domani"

Guardai Michael che in un batter d'occhio mi strinse forte tra le sue braccia tenendomi la testa contro il suo petto.

Mi alzai sulle punte e gli sussurrai all'orecchio un: "Grazie." per poi girarmi e salire in macchina.

Solo ora mi ricordai...ma che ci faceva Michael nella mia scuola?

#spazioautrice

Non ho molto da dire...cerco di farmi perdonare per il ritardo del capitolo precedente pubblicando subito questo.

Voglio piú voti e commenti eh <3

-Clicli

• GOOD GIRLS ARE BAD GIRLS •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora