16. Deja vu

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Quando Louis riaprì gli occhi, credette di essere sotto un enorme cumulo di sassi, tanto grande era il peso che sentiva sulla testa e sopra le gambe.

Sbattè un paio di volte le palpebre e lentamente la vista si fece meno appannata e anche il peso che lo opprimeva parve allentarsi.

Mosse la testa a destra e a sinistra a fatica e si rese conto di essere in un letto.

Notò le pareti bianche della stanza in cui si trovava, una finestra aperta da cui si poteva scorgere il mare e un tavolino accanto a sè, carico di bende e pomate.

Tentò di aprire la bocca per chiamare qualcuno, ma non ci riuscì, dato che la sua gola era troppo secca ed irritata.

Si lasciò ricadere sul cuscino e si riaddormentò, intontito, molto probabilmente, da qualche farmaco che gli avevano somministrato.

Quando riaprì gli occhi, trovò accanto a sè un uomo anziano, calvo e con una leggera barba bianca.

" Dove mi trovo?" gracchiò a fatica, facendo uno sforzo enorme.

Quello rispose qualcosa in una lingua che non conosceva e Louis suppose che si trattasse di greco.

Lo sconosciuto prese un bicchiere d'acqua, glielo accostò alle labbra e lui bevve avidamente, sentendosi subito meglio.

L'anziano annuì compiaciuto, poi uscì dalla stanza in silenzio.

Dopo una decina di minuti giunse nella camera una donna molto bella, non più giovanissima, ma dai lineamenti delicati e fini.

" Scusa mio padre" disse quella in inglese con un marcato accento straniero " ma lui non parla la tua lingua "

" Dove sono?" chiese Louis spaesato.

" Ti trovi a casa di mio padre Iannis, il medico dell'isola di Kos. Alcuni miei compaesani ti hanno trovato ancora vivo dopo che i tedeschi se ne sono andati e ti hanno portato qui " rispose la donna.

" E i miei compagni?" sussurrò Louis.

" Purtroppo sono morti tutti. Due ragazzi respiravano ancora quando siamo arrivati, ma non abbiamo potuto fare nulla per aiutarli. Li abbiamo sepolti sulla spiaggia"

" Da quanto mi trovo qui?"

" Oggi è il quinto giorno, sei rimasto incosciente per parecchio tempo. Io e mio padre abbiamo temuto per te, ma alla fine ce l'hai fatta"

Louis sorrise e la donna gli rispose, facendo comparire sul viso due fossette.

Il ragazzo inglese ebbe un deja vu... quel sorriso gli ricordava qualcuno...

Ma non poteva essere...

Era impossibile..,

Assurdo...

Louis fece per aprire la bocca, ma la voce gli morì in gola.

Nella stanza era entrato qualcun altro.

Era un ragazzo..,

Louis non poteva crederci..

Era Harry...

Ed era vivo...

Ama, ama follemente, ama più che puoi...Where stories live. Discover now