Cap. 23 - Il Principe Edoardo

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Buonsalve a te lettore, ti starai chiedendo perché questa premessa a inizio capitolo. Il motivo è molto semplice, in questa parte della storia narrata, sarà presente una scena erotica molto intensa e dettagliata tra due uomini. Immagino benissimo che non è un argomento alla portata di tutti e persone più sensibili potrebbero impressionarsi facilmente, perciò per una pacifica convivenza e un buon proseguimento nella lettura, per continuare con il filone normale della storia, basterà saltare la parte in corsivo e riprendere a leggere dal testo base.
Ti auguro una buona lettura e se il capitolo ti piace, mi raccomando lasciami una stellina o un commento! Grazie 💋

Armin

«Vi siete mai dato piacere da solo? » gli chiesi inginocchiandomi ai suoi piedi, tra le sue cosce avvolte ancora nei pantaloni. Lo vidi inghiottire pesantemente, nonostante fosse palesemente distratto dalla mia presenza, tentò di dare una riposta.

«No, mai.»

Feci un sorrisino malizioso e guardandolo negli occhi potei solo dire:

«Allora, permettetemi di mostrarvi.»

«Cosa mi volete fare?» Il respiro irregolare del principe mi sfiorava i capelli, la sua bocca accarezzava la mia fronte e istintivamente mi leccai le labbra, pregustando già il suo sapore. Tentai inutilmente di ignorare il battito frenetico, racchiuso a stento nel mio petto.

Con movimenti sicuri gli sfilai dapprima gli stivali da cavallerizzo in cuoio, in passato mi sarei sicuramente soffermato a pensare alla qualità pregiata di quei calzari, ma in quel momento tutta la mia attenzione era catturata dal principe Edoardo e dalla vistosa erezione, che con forza spingeva contro il mio abito, erano anni che non provavo vero desiderio in compagnia di un cliente, rimasi addirittura stupito dalla reazione inaspettata del mio cuore.

Presi a sfilargli i pantaloni neri in tessuto, potevo notare una protuberanza spingere contro la biancheria candida, vi infilai con bramosia una mano e accarezzai il suo sesso pulsante, lo sentii trattenere il respiro stupefatto, mentre con attenzione iniziai ad accarezzare ed esplorare il membro caldo e duro.

Il suo respiro si fece immediatamente più veloce, un leggero rossore iniziò a imporporargli le gote, mentre le labbra piene e rosee si schiusero in un dolce sospiro silenzioso.

Era sorprendentemente ancor più bello.

Presi a muovere la mano con lentezza, strofinando e sentendolo crescere tra le dita, il principe si aggrappò con forza al lenzuolo chiudendo gli occhi, era adorabile la sua reazione.

Finalmente lo liberai dall'ultima barriera in stoffa, che lo divideva dalla mia bocca; sussultai sorpreso, il principe era sicuramente ben dotato, una leggera paura, di non poterlo soddisfare appieno, crebbe infida nel mio petto.

Lo presi tra le labbra, una scossa mi attraversò fulminea la spina dorsale, mi sentii arrossire mentre gemiti rochi sfuggirono dalle labbra dell'uomo, incrementando così il mio desiderio. Continuai ad esplorarlo con dedizione, alternando le dita alla lingua e viceversa, finché, dopo pochi secondi, mi ritrovai macchiato del suo succo, assaporai ingordo la perlescenza rimastami sul viso e sulle mani, osservandolo con occhi pregni di lussuria.

«Mi auguro di aver soddisfatto la curiosità di Sua Altezza.» Rimasi in ginocchio, abbassando umilmente la testa, in sua presenza tendevo a non rimembrare il suo status e soprattutto il mio, non stavo intrattenendo un cliente qualsiasi, ma l'erede al trono.

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