Cap. 25 - Bocciolo

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Ero immersa nel verde, i fili d'erba bagnati dalla rugiada sfioravano la mia pelle, solleticandomi ad ogni mio passo, potevo sentire un ruscello scrosciare veloce e suonare insieme al canto delle rondini in una melodia meravigliosamente delicata.

Con i palmi sfioravo le fronde di un gigantesco salice, le sue foglie accarezzavano le mie spalle con protezione. Sembravo alla ricerca di qualcosa; le mie iridi vagavano con minuzia nel verde che mi circondava, boccioli di timidi fiori spuntavano dall'erba, macchie dai colori più vari arricchivano la bellezza del paesaggio che mi circondava, mi persi per qualche attimo inebriata dalle fragranze che solo la natura era in grado di creare, fu la risata di un bambino a riscuotermi, unendosi al coro della natura, mi volsi tendando di capirne la provenienza, sembrava starmi molto a cuore saperlo, mi addentrai nella boscaglia seguendo quel suono dolce e gaio.

A piedi nudi mi incamminai per il sottobosco, facendo attenzione alle radici che spuntavano dal terreno, nuovi odori invasero le mie narici, una fragranza muschiata mi avvolse, trasmettendomi nuovi stimoli e sensazioni; una luce più intensa proveniva da una zona meno fitta, gli alberi stavano iniziando a diradarsi, facendo spazio, con eleganza, ad una piccola pozza d'acqua, mi parai il viso dai raggi del sole, ero abituata al clima perennemente nuvoloso dell'isola e i miei occhi dolevano illuminati da tutta quella luce.

I miei piedi sfiorarono l'acqua fredda e cristallina, ad occhio e croce la piccola pozza non era abbastanza grande per essere definita lago, ma sufficientemente profonda per poterci fare una nuotata.

Una bassa cascata cadeva su di essa dall'alto di una verde altura, grosse pietre erano state depositate naturalmente dal ruscello e dietro il velo d'acqua, mi parve di scorgere l'entrata di una piccola caverna, sbattei le palpebre velocemente e mi accovacciai a terra, le dita delle mani a sfiorare le caviglie, attenta a non emettere neppure il minimo suono, mi immersi con lentezza, pochi passi e fui abbasta vicina per sentire i sussurri scambiati da due voci, ero arrivata perfino a trattenere il respiro, mentre nascosta dietro la parete, spiavo i due sconosciuti nascosti dentro la stretta pseudo caverna.

«Fai silenzio o ci troverà subito.» Mi sporsi con attenzione, desideravo ardentemente che non mi scoprissero, nonostante ciò il mio animo non era preoccupato o spaventato, tutt'altro una calda sensazione mi tremava in petto, un sentimento profondo e intenso, che mi portò a sorridere timidamente, mi morsi il labbro nel tentativo di trattenere una risata.

Mi ci volle qualche secondo per abituarmi alla leggera oscurità, ma riuscii a scorgere la schiena nuda di un uomo, i muscoli tonici guizzavano ad ogni minimo movimento, si spostò appena e riuscii a vederlo in volto; il profilo mascolino della mascella di Jack era accarezzato dai raggi solari, che erano riusciti ad attraversare la cascata ed ora illuminavano il suo splendido sorriso. La lunga e setosa chioma scura ricadeva sulle sue spalle, una ciocca era dolorosamente tesa e stretta tra le paffute dita di un bambino.

Mi sporsi in avanti, piccole gocce caddero dall'alto sulla mia schiena, per poi scivolare dentro il leggero abito bianco che indossavo, rinfrescandomi dall'arsura di quel caldo giorno.

Non riuscii più a trattenermi e simulando uno strampalato ringhio, a mio avviso spaventoso, entrai di getto nella piccola rientranza.

Un gridolino gioioso mi accolse e sbattendo le palpebre incontrai delle grandi iridi castane, che si illuminarono immediatamente alla mia vista.

«Mamma!»

Socchiusi gli occhi illuminata dalla luce artificiale delle lampade a muro, che come ogni sera, si accesero in contemporanea in tutta l'isola, portai all'istante una mano al petto, mi sentivo incredibilmente vuota, il cuore pompava velocemente

Sospirai sorpresa, mi sentivo incredibilmente scombussolata, avevo il respiro affannoso e il cuore batteva impazzito, maledii mentalmente quelle dannate luci, che mi avevano svegliato dal sogno più bello che avessi mai fatto.

Il Giardino delle RoseWhere stories live. Discover now