Più le settimane passavano, più Silente e Severus sembravano preoccuparsi. Non le permettevano di restare in ufficio mentre parlavano, e quindi lei era costretta ad andare in giro per il castello o a stare coi suoi amici, non che le dispiacesse.
Luna l'aveva contattata almeno una volta a settimana, e Sara volentieri andava da lei per chiacchierare.
Quel giorno stava per ascoltare Radio Potter insieme a Barnaby, ma sentì la propria spilla vibrare. L'aveva incantata per fare in modo che lo facesse solo la sua.
- io devo andare - disse mentre Barnaby e Magnus cercavano di sintonizzarsi.
- va bene, torna per cena, Chilly prepara il polpettone !- disse Magnus, mentre Barnaby si scurí in volto. Non gli piaceva che lei andasse dai Mangiamorte, ma non poteva obbligarla a restare, perché in un confronto avrebbe perso.
Sara notò il suo sguardo e lo baciò - sta tranquillo -
Barnaby annuì - va forza -
Sara lo baciò ancora e uscì dal castello, diretta a Villa Malfoy.
Quando arrivò, trovò dei Ghermidori all'ingresso con quattro ragazzi e un folletto.
- chi avete catturato?- chiese a Greyback, che le lanciò un'occhiataccia.
- Harry Potter, due Sanguemarcio, un traditore del proprio sangue e un folletto - rispose Scabior con un ghigno.
Sara prese un battito, ma mantenne il sangue freddo e si avvicinò. Riusciva a sentire l'odio attraverso gli sguardi di tutti loro.
- questo è senz'altro un Weasley...capelli rossi, abiti lerci- cercò di imitare al meglio il ghigno di Severus. Ron la guardò cosi male da volerle dare fuoco.
- ma questo non mi sembra Harry Potter - disse guardando la faccia malforme di Harry - ma tanto a rimetterci siete voi - alzò le spalle e li superò , portandoli dentro la Villa.
Narcissa Malfoy li accolse , e guardò i prigionieri - chi sono -
- abbiamo preso Harry Potter !- esclamò Greyback con orgoglio, e Sara dovette tapparsi il naso per la puzza.
- penso che Sara lo avrebbe già riconosciuto se davvero fosse Harry Potter- gli fece notare Lucius - possiamo sempre chiedere a Draco -
Sara perse un'altro battito. Se Draco lo avesse riconosciuto, sarebbe saltata anche la sua credibilità.
- vado a chiamarlo - Narcissa sparì su per le scale, tornando poco dopo in compagnia del figlio.
Greyback spinse Harry sotto una fonte di luce, cosi che il suo viso deforme di potesse vedere al meglio.
- pensano che sia Harry - gli spiegò velocemente Sara con tono annoiato.
- guardalo bene Draco - gli disse Lucius - è Harry Potter ?-
Draco guardò Harry - non ne sono sicuro -
- guardalo bene ! Quella sulla fronte potrebbe essere la cicatrice...se il Signore Oscuro saprà che gli abbiamo consegnato Potter...-
- non lo so- e Draco affiancò la madre accanto al camino.
- nemmeno la bacchetta sembra coincidere con la descrizione di Olivander - disse la donna studiando la bacchetta che i Ghermidori aveva sequestrato a Harry.
Sara li guardò con gratitudine.
- Sara, se non lo riconosci, potrebbe decidere di punire Severus per la tua incompetenza !- ruggí Lucius verso la ragazza, che non si scompose.
- non penso sia colpa sua se questo mostro non è " l'indesiderabile numero uno"- rispose lei pacatamente.
Lucius allora tornò a guardare Draco - quelli però sono Granger e Weasley, vero Draco?-
Il ragazzo guardò i due -io...si...non so -
- loro sono gli amici di Potter ! Perciò lui è Harry !-
- che diavolo succede ?- Bellatrix entrò dalla porta, sistemandosi la benda sulla ferita che Sara le aveva procurato mesi prima. Girò intorno ai prigionieri, e si soffermò su Hermione - ma questa è la Sanguemarcio...Granger !-
- esatto ! Loro due sono gli amici di Potter !- disse Lucius, contento che qualcuno lo stesso a sentire.
- se questo è Potter l'Oscuro signore dev'essere informato !-
- stavo per chiamarlo -
- se quello non è Potter, passerete dei grooossi guai, e io me li godrò - disse Sara ridacchiando, per poi notare un luccichio legato alla cintura di Scabior. Perse un terzo battito. Si era fatto fregare la spada.
Anche Bellatrix la notò, e la sua espressione divenne furente - dove l'hai presa ?! Piton la rinchiusa nella mia camera blindata alla Gringott !-
- confermo - disse Sara, gustandosi lo spettacolo.
Bellatrix aveva schiantato i Ghermidori è obbligato Greyback in ginocchio.
- Bane , porta tutti di sotto tranne la Sanguemarcio...io decido sul da farsi - le ringhiò Bellatrix - poi torna qui - Sara afferrò le corde che tenevano legate i polsi dei ragazzi, e li portò dove tenevano chiusa Luna.
- maledetta bastarda...tale e quale al padre - ringhiò Ron - te l'ho detto , non è stata lei a evocare la cerva !-
- ma ha parlato con la sua voce - ribattè Harry - Sara spiegami...-
Lei li spinse nella cella, dove L'una e Olivander venivano tenuti prigionieri. Sara la prima volta non aveva trovato il fabbricante di bacchette perché Voldemort lo stava interrogando personalmente, ma durante le sue successive visite aveva scambiato qualche chiacchera con lui, per poi Oblivinarlo a fine visita. Non poteva rischiare che Voldemort leggesse i suoi pensieri.
- Oblivion - disse puntando la bacchetta verso Luna, poi tornò da Bellatrix.
Si sedette sul divano accanto a Draco e incrociò le braccia.
Non poteva fare niente per impedire a Bellatrix di cruciarla, altrimenti sarebbe saltato tutto.
- cruciala Bane, anche tu - le disse Belltrix con un ghigno - i Grifondoro non mollano facilmente...e tu fai provare tanto dolore - Sara sapeva che il suo vero scopo era trovare una scusa per denunciarla a Voldemort.
Sara alzò pigramente la bacchetta -Crucio-
" sei proprio una pessima amica "
- Te lo chiedo un'altra volta! Dove avete preso quella spada? Dove?-
-L'abbiamo trovata... l'abbiamo trovata... PER FAVORE!- Hermione gridò ancora.
-Stai mentendo, sudicia Sanguemarcio , lo so! Siete stati nella mia camera blindata alla Gringott! Dimmi la verità, la verità!-
Un altro urlo terribile...
-Che cos'altro avete rubato? Che cos'altro avete? Dimmi la verità o giuro che ti trapasso con questo pugnale! Che altro avete preso, che altro? RISPONDIMI! CRUCIO!-
Sara voleva tapparsi le orecchie per non sentire le urla miste al pianto della ragazza, ma doveva dimostrarsi impassibile.
-Come avete fatto a entrare nella mia camera blindata? Quel sudicio piccolo folletto che c'è giù in cantina vi ha aiutato?-
-L'abbiamo incontrato solo stasera- singhiozzò Hermione -Non siamo mai stati nella sua camera... quella non è la vera spada! È una copia, solo una copia!-
-Una copia?- strillò Bellatrix -Ah, questa è buona!-
-Ma possiamo scoprirlo facilmente!- suggerì Lucius -Draco, va' a prendere il folletto, lui saprà dirci se la spada è vera o no!-
Draco si alzò e sparì oltre la porta.
- potrei utilizzare la Legilimanzia - suggerì Sara.
- non mi fido di te - ringhiò Bellatrix, indicandosi la benda - chi mi dice che non ci mentirai ?-
- trovo insopportabile la tua mancanza di fede - (* dart veder theme *) borbottò Sara cruciando ancora Hermione.
Mentre Draco entrava con Unci Unci, si sentì il rumore della Smaterializzazione.
- cos'è stato?! Bane va a controllare con Codaliscia !- le urlò contro Lucius.
- seh seh - Sara di alzò, contenta di non dover guardare Hermione che strillava , e andò a prendere l'uomo in cucina.
- vieni di sotto a controllare - gli disse freddamente ,e lo fece andare avanti mentre scendevano.
" uccidilo, puoi sempre dire che sono stati i marmocchi "
- state indietro ! Adesso entro !- Peter entrò , e venne subito placcato da Harry e Ron.
Solo dopo videro Sara, e salì il panico nei loro sguardi.
- che succede ?- chiese lucius del salotto.
- niente ! Sono inciampata !- rispose Sara, e Ron la guardò stupito.
-Mi vuoi uccidere, Codaliscia?- rantolò Harry, cercando di aprire le dita di metallo -Dopo che ti ho salvato la vita? Sei in debito con me!-
Le dita d'argento mollarono la presa. Harry non se l'era aspettato: si liberò, esterrefatto, tenendo la mano sulla bocca di Codaliscia. Vide i suoi occhietti acquosi da topo dilatarsi per la paura e lo stupore: sembrava sorpreso quanto lui per quello che la sua mano aveva fatto, per il minuscolo moto di umanità che aveva avuto, e continuò a lottare con più energia, come per annullare quell'attimo di debolezza.
-Questa la teniamo noi, grazie- bisbigliò Ron, sfilandogli la bacchetta dall'altra mano.
Disarmato, impotente, Peter aveva le pupille dilatate dal terrore. Il suo sguardo era scivolato dal volto di Harry a qualcos'altro. Le dita d'argento avanzavano inesorabili verso la sua stessa gola.
-No...-
Senza riflettere, Harry cercò di allontanare la mano, ma non ci fu modo di fermarla. Lo strumento d'argento che Voldemort aveva donato al suo servo più codardo si era rivoltato contro il proprietario inerme e inutile; Minus veniva punito per la sua esitazione, il suo attimo di pietà: strangolato davanti a loro.
-No!-
Anche Ron aveva lasciato andare Codaliscia e insieme a Harry tentava
di staccare le dita di metallo serrate attorno alla gola; ma fu inutile. Minus
stava diventando blu.
-Relascio!- tentò Ron, puntando la bacchetta sulla mano d'argento, ma
non successe nulla; Minus cadde in ginocchio e nello stesso istante Hermione di sopra cacciò un urlo spaventoso.
- Avada Kedavra -
Un lampo verde colpí la schiena di Peter, che si accasciò a terra.
- tu l'hai...- Harry guardò Sara con sorpresa, Ron con orrore.
- ha pur sempre ucciso i miei genitori - disse Sara - quando avrò riposto i ricordi nella fiaschetta, schiantatemi e uscite, chiaro?-
- ci stai aiutando?- chiese Ron impugnando la bacchetta.
- perspicace - Sara si rimosse i ricordi di quella conversazione e dell'omicidio di Peter, poi cadde a terra.
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•BANE•
Fanfiction-Bane- disse Severus guardando la bambina di due anni seduta sul duo divano - da oggi il tuo nome non è più Potter, ma Sara Bane - Lei cresciuta fin da piccola nel mondo magico , scoprendone ogni segreto. Lui cresciuto tra i babbani, all'oscuro di...
