Capitolo 1 - Asgard

866 23 9
                                    

Con questo capitolo comincia la vera storia che avevo intenzione di raccontare. Sulla Terra siamo all'inizio del XVII secolo.
______

L'accecante luce multicolore si spense improvvisamente sopra al globo del Bifrost.

Il passaggio era chiuso.

Nessuno si preoccupava dei possibili passeggeri dei viaggi poiché la dedizione di Heimdall, la sua fedeltà verso il re degli dei e verso Asgard era nota a tutti. Nulla sfuggiva all'occhio del Dio Bianco. Era però preferibile non abusare del potere del Ponte Arcobaleno o un paio di occhi, seppure onniveggenti, non sarebbero stati in grado di rendersi guardiani di ogni minaccia che poteva utilizzare il wormhole come passaggio.

Solo i viaggi davvero importanti erano approvati dal padre degli Dei: missioni di pace, sanitarie, politiche, militari, rifornimento di materiali...

Quelli e le divertenti scorribande dei due principi.

-

Due figure camminavano fiere sul ponte che univa Asgard al Bifrost. Così simili eppure così irrimediabilmente diverse, distinte.

Nonostante fossero entrambi molto alti nessuno avrebbe mai detto che fossero imparentati: avvolto in un mantello rosso e nella sua sgargiante armatura asgardiana camminava un grande guerriero, grezzo e fiero come un leone ruggente, dalla lunga chioma bionda e gli occhi chiari e placidi di un bambino, felice e senza preoccupazioni; lo specchio di un'infanzia viziata e di un futuro raggiante, sempre al centro dell'attenzione. Accanto a lui un uomo altrettanto alto camminava con lo stesso passo deciso strascinando dietro di sé un lampo verdognolo e dorato. Sulla sua figura decisamente più gracile spiccava una capigliatura lunga e corvina, al di sotto di essa due smeraldi vispi, brillanti e attenti; lo sguardo di chi sa fin troppo e l'espressione di chi avrebbe preferito non sapere.

Sì, nessuno a prima vista avrebbe detto che Thor e Loki fossero fratelli, forse buoni amici, cresciuti insieme a giudicare dal simile portamento, legati da un innegabile affetto.

«Dovevamo farlo per forza, vero?» Loki sbottò seccato al fratello, senza però voltarsi verso di lui.

Non ce n'era bisogno: secoli di fratellanza avevano donato loro un'intesa invidiabile.

«Ha funzionato, no?» rispose Thor gongolando di gioia. «Abbiamo ricacciato quel serpente da dove è venuto. Ora non ci saranno più attacchi da parte di Jormungand su Midgard.»

«Certo...» Loki roteò gli occhi verso l'alto, seccato. «Ti sei accorto, fratellino, che ogni volta che facciamo "chiamate aiuto" su Midgard gli umani mi affibbiano nuova progenie? Prima il cavallo di papà, poi Fenrir e ora Jormungand... Non credo che abbiamo la completa padronanza della lingua degli Aesir...»

«Ma cosa ti importa!? Sono solo mortali!»

«Certo... in fondo non sei tu ad essere lanciato più e più volte su grossi mostri per poi ritrovarteli magicamente come figli nei racconti... oltre al danno anche la beffa. È umiliante.»

Nel frattempo i due erano arrivati ad attraversare la città nuova: piccoli edifici rudimentali, alcuni ancora in costruzione per accogliere la nuova generazione di Asi. Gli stessi Asi che si erano riuniti per dare il bentornato ai principi... Più al biondo che, anche mancando un po' di carisma rispetto al suo fratellino, compensava con il suo corpo. Era molto più muscoloso e piazzato di Loki, la sua pelle era naturalmente più colorita e le ragazze non facevano altro che adularlo e tentare di attirare la sua attenzione. Inoltre era il principe ereditario e, oltre la bellezza, non ricercava particolati doti in una ragazza.

Era decisamente molto più facile attirare l'attenzione di Thor piuttosto che del fratello.

«Certo... certo...» commentò Thor, anche se chiaramente non aveva ascoltato molto del discorso del fratello. La sua attenzione era stata catturata dalla promiscua presenza di alcune asgardiane che lo salutavano in prima fila. Vestiti succinti, seni prosperosi, labbra grandi... chissà perché più passavano gli anni più le femmine sembravano essere tutte uguali: si truccavano nello stesso modo, stesso taglio di capelli e stesse acconciature, stessi colori di vestiti e stesso atteggiamento.

The Sun will Shine on UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora