Capitolo 19 - L'Unica Speranza

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Sigyn spinse forte ancora una volta il braccio della guardia reale, arrivato da lei con una spalla lussata. Con un ultimo urlo da femminuccia finalmente il braccio del soldato tornò al suo posto. Si salutarono gentilmente e poi lei tornò nel suo studio. Non fece in tempo a sedersi alla sua poltrona che un urlo la raggiunse dalla sala degenza. Si alzò in piedi ciondolando e sbuffando, dirigendosi prima verso il corridoio e poi nella sala degenza. Steso su un letto c'era il pesantissimo Volstagg, il letto piegato sotto il suo peso. Era lì solo per tormentarla, ricordarle della sua cavalcata seminuda con Loki e per un'intossicazione alimentare, sarebbe stato imbarazzante se non ne avesse presa una visto quanto aveva mangiato alla festa e tutto l'alcol che aveva tracannato. Ignorando le sue richieste di avere qualcosa da mangiare rimpiazzò la tazza vuota con un'altra tazza rosa colma di infuso, avvertendolo di non disturbarla ancora o gli avrebbe negato anche quello facendolo morire di fame e di sete. Nel frattempo sentì la porta dello studio aprirsi, tutti quel giorno dovevano sentirsi male?

«Un momento!» urlò dalla sala di degenza, zittendo Volstagg e uscendo di fretta per dirigersi nello studio.

Ad attenderla c'era la regina Frigga.

«Mia regina» appellò. «Mi scusi per non aver presenziato alla colazione di stamane, il mio studio era molto affollato» spiegò accogliendola calorosamente.

Lei alzò una mano, bonaria. «Immaginavo, tieni.» Le indicò un piatto che aveva posato sulla sua scrivania. Sul piatto c'era una tazza di the e qualche biscotto con confetture.

«Grazie, morivo di fame!»

«Immaginavo» sorrise lei. «Era il minimo ora che sei diventata ufficialmente mia nuora.»

Sigyn, che nel frattempo aveva portato alla bocca la tazza per sorseggiare il the, si bloccò lasciando cadere a terra il biscotto che aveva in mano. Ufficialmente? Loki l'aveva annunciato? Doveva essere una cosa segreta!

«Ufficiale per me e Odino...» puntualizzò. «Lui vede tutto, io molte cose...»

Sigyn deglutì. «E?»

«Non potrei essere più felice... è difficile sopportare il mio giovane figliolo, figuriamoci accettare di sposarlo e tu sei davvero una ragazza fantastica. Non essendo di stirpe nobile questa cosa non uscirà dal palazzo reale, per ora. Ti sarai accorta che stiamo rendendo pubblico il corteggiamento ora che il tuo rango è ufficiale.»

Ovviamente. «Loki sa che i suoi genitori sono a conoscenza della nostra recente, intima e segreta unione?»

Lei scosse la testa. «Ci sono molte cose che non sa. Sinceramente non siete proprio tagliati per nascondere i vostri segreti. Come il tuo Galdr per esemp-» cominciò ma Sigyn fu svelta.

Non aveva armi con sé.

Saltò al collo della regina e la spinse verso il muro.

Lei sapeva. L'avrebbe bandita.

«Come fa a sapere?» sibilò minacciosa.

«Io. Vedo. Tutto» ribadì lei tranquilla.

«Le sembra di essere nella posizione per essere spavalda? Cosa vuole fare?»

La regina rise. «Se avessi voluto denunciarti... l'avrei fatto giorni fa.»

Aveva ragione. Allora perché uscire allo scoperto in quel modo?

Si ritrasse continuando a fissare Frigga in modo truce. Cosa voleva da lei? L'aveva in pugno, poteva ricattarla per costringerla a fare qualsiasi cosa. Neanche Loki si sarebbe mai messo contro sua madre, le voleva troppo bene per credere che avrebbe mai fatto una cosa del genere. Non poteva contare sull'aiuto di nessuno, solo su se stessa. E sulla clemenza della regina.

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