Russia x America

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Richiesta da giuliaoi
Questa storia contiene suicidio e le ragioni che Russia usa per suicidarsi sono inventate.
Non é storicamente accurato, quindi non credete alle cose che ho scritto.
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Russia pov
Ero seduto sul mio letto, il mio sguardo era fisso nel vuoto, le mie braccia erano coperte di sangue e vicino vi era un rasoio anch'esso sporco di sangue. Chi fosse entrato in quel momento avrebbe potuto pensare che fossi morto, ma nessuno sarebbe potuto entrare dato che la porta era chiusa a chiave. In casa c'era solo mio fratello Kazakistan che molto probabilmente stava dormendo o giocando a qualche videogioco. Non riuscivo a sentire nulla, tranne le voci nella mia testa. Sapevo che erano nella mia testa ma sembravano così reali che avevo l'impressione che quelle persone si trovassero vicino a me, abbracciate al mio corpo, trascinandomi in un oblìo dove tutto e tutti erano spariti. Era tutto nero attorno a me, sentivo le voci che parlavo con me, che mi insultavano, che mi sgridavano, che mi facevano vedere la realtà così com'era: ero un fallimento.

" Guardati, senza amici, nessuno ti ha mai visto di buono occhio, ogni volta che fai qualcosa per qualcuno, tutti iniziano a sospettare di te. Anche se provi a spiegare che stai solo cercando di aiutare, loro continueranno ad allontanarti perché non si fidano di te".

Ho cercato di aiutare Italia in questo momento difficile, inviando aerei con materiali ed esperti, ma tutti mi hanno solo accusato di star pianificando qualcosa di losco. Tutto quello che volevo era aiutare Italia, ma gli altri paesi non l'hanno vista così.

"É tutta colpa sua". Il mio sussurro spezzo il silenzio bella stanza." É tutta colpa sua" ripetei ancora." É colpa sua... é colpa sua... É COLPA SUA...  É COLPA SUA É COLPA SUA É COLPA SUA É COLPA SUA". La mia voce aumentava sempre più di intensità e di volume. Le lacrime scendevano a flotti mentre urlavo e mi coprivo gli occhi per non guardare.

" SEI UN FALLIMENTO!"."INGENUO". " DI LUI NON CI PUÒ FIDARE"." É UN TIPO LOSCO"." MEGLIO NON AVERCI NIENTE A CHE FARE CON LUI". Non ce la facevo più ed urlai più forte che potevo." BASTAAAA!".

Di colpo tutto intorno a me tacque, non sentivo più le voci urlarmi contro. Tolsi le mani da davanti agli occhi e mi guardai attorno, ero nella mia stanza. Abbassai lo sguardo e vidi le coperte sporche di sangue e il rasoio che avevo usato per farmi i nuovi tagli sulle mie braccia. Più guardavo il rasoio e il sangue e più mi ricordavo di lui, ed io non volevo averci più niente a che fare. Il sangue di tutte le vittime innocenti che ha ucciso, le urla delle persone che morivano per fame e per malattia perché a lui interessava solo riuscire a vincere quella stupida guerra fredda contro America... America... é anche colpa sua se nessuno riesce a vedermi di buon occhio. Mi accusa per tutto, qualunque cosa io faccia lui la fa sembrare come una cosa brutta e mi fa apparire come un mostro. Quello era mio padre, ma io non sono come lui... non sono come lui. Alla fine cedetti, presi il rasoio e spinsi più forte che potevo sulla mia pelle in modo da tagliare più in profondità, speravo di morire per sanguinamento, che nessuno avrebbe trovato il mio corpo e che tutti mi avrebbero dimenticato." Al diavolo il mio presidente, America, i miei cittadini, i miei alleati, i miei fratelli e sopratutto mio padr-AAAH". Tagliai troppo velocemente e provai così tanto dolore che mi riporto alla realtà. Mi guardai le braccia da cui adesso usciva molto più sangue di tutte le altre volte. Sorrisi mentre la mia vista si faceva sempre più sfocata. Sentii bussare alla mia porta e la voce di Kazakistan." RUSSIA CHE SUCCEDE!?, APRI QUESTA FOTTUTA PORTA".  Cercò di buttare giù la porta calciandola e dando spallate mentre io caddi sul letto sentendo tutte le forze che mi abbandonavano. Chiusi gli occhi e riuscii solo a sentire la porta sbattere violentemente per terra e la voce di mio fratello e di un'altra persone che non riuscivo a riconoscere.

Countryhumans oneshot  -Ita- richieste chiuse per il momento Where stories live. Discover now