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«Sei agitata?», mi chiede Sanne lunedì mattina fuori da scuola, mentre gli studenti del liceo Roosevelt cominciano ad affollare il cortile.

«No», rispondo guardandomi intorno alla ricerca di Logan.

Ho pensato alla nostra folle idea per tutto il fine settimana e mai una volta mi ha sfiorato il pensiero di tirarmi indietro. Lo so che è una pazzia, ma voglio davvero prendermi una piccola rivincita su Connor e Isabelle. Per una volta voglio che si parli di me non come "la ragazza di Connor", ma come Rachel Anderson.

Sanne saltella sul posto forse più agitata di me. Non so perché ha preso tanto a cuore la faccenda, sembra quasi che sia lei quella mollata per un'altra.

«Il nemico è in arrivo», borbotta Malek, sollevando appena la testa e poi torna a sprofondare il viso nel libro di chimica.

Ci voltiamo giusto in tempo per vedere Connor e Isabelle arrivare dal parcheggio mano nella mano. Lui stretto in un paio di jeans strappati, il bomber della squadra di football slacciato e i capelli ribelli. Lei indossa una gonna vertiginosamente corta, un paio di gambaletti scuri e scarpe col tacco dello stesso colore, i capelli ondeggiano in onde morbide che fanno invidia a chiunque.

«Le toglieremo quel sorrisetto dalla faccia, vedrai», dice Sanne vicino a me. «Quando si accorgerà che la loro patetica storia non ha effetto su di te si lasceranno, perché insieme non hanno senso.»

Invece per me ce lo hanno eccome, e capisco benissimo perché Connor sia attratto da lei. È così sicura di sé, appariscente, ingombrante quasi. Ogni sua mossa è calcolata al millimetro e poi, cosa imprescindibile, è bellissima. Sembrano la coppia perfetta, quella delle pubblicità. Sembrano creati l'uno per l'altra e la cosa fa dannatamente male. Talmente male che mi chiedo per la prima volta che diavolo sto facendo. Chi voglio prendere in giro? Oltre me stessa, ovvio.

Connor lancia un'occhiata nella nostra direzione, i suoi occhi incrociano i miei e per un fugace istante si fermano lì, come se mi vedesse davvero. Poi mi giro per nascondere le lacrime, mi sistemo un ciuffo di capelli dietro l'orecchio e faccio un respiro profondo.

«Ecco il principe azzurro», mormora Malek di nuovo.

«Grazie navigatore», le fa il verso Sanne. «Era ora, accidenti!».

La macchina di Logan arriva rombando e parcheggia nel posto riservato ai giocatori delle squadre sportive. Scende con fare sicuro e controllato, ben consapevole degli sguardi adoranti che le ragazze gli rivolgono. Si dà un'occhiata allo specchietto esterno, poi ci individua e ci raggiunge.

È ancora più bello oggi, il che mi fa sorridere perché è chiaro che sono condizionata. Logan è solo il mio migliore amico, lo è sempre stato, e vederlo sotto questa nuova veste è strano. Sono già entrata nella parte, suppongo, e sono talmente incazzata con Connor che ha ragione Sanne: avrei fatto questa cosa anche se mi avessero proposto un porcospino. Guardandolo bene noto che i jeans gli cadono dritti sui fianchi, il giubbetto gli avvolge le spalle muscolose e lascia immaginare gli addominali che nasconde. Indossa una maglietta bianca a collo alto, il volto pulito e rasato di fresco, i capelli impeccabili.

«Ragazze», ci saluta.

«La prossima volta vedi di essere puntuale», lo aggredisce Sanne a mezza voce. «Dovresti essere impaziente di vedere la tua ragazza, soprattutto all'inizio di una relazione.»

Logan mi guarda e abbozzo un sorriso imbarazzato.

«Ciao», mi dice.

«Ciao», rispondo. Credo che sarà più difficile del previsto.

«Vi sta guardando», ci informa di nuovo Malek. Come faccia a tenere d'occhio la situazione con il viso incollato alle pagine rimane un mistero, però è vero, Connor è girato verso di noi.

Another (The Again Serie #2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora