10) Il risveglio

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El apre lentamente gli occhi e cerca di abituarsi alla luce. Dopo i primi minuti di torpore si sente un peso in gola, qualcosa di molto fastidioso, e vede attorno a sè svariati tubi, una macchina che tiene conto del suo battito cardiaco e della sua pressione, canule, sacche... poi inizia ad avvertire lentamente i suoni. Sente delle voci indistinte e dei tonfi, sempre più vicini e veloci. D'un tratto si palesa la faccia di un uomo sopra la sua. El poteva vedere chiaramente i suoi occhi azzurri e la barba incolta, quasi come se non si fosse rasato da qualche giorno. Quell'uomo aveva un sorriso gentile e i denti dritti, fatta eccezione per il canino sinistro, quello preferiva sporgere.

- Signorina Eleonoire, finalmente siamo svegli! Adesso ti togliamo questi tubi così puoi respirare da sola. Infermiera!-

Il medico e l'infermiera procedono a togliere i tubi alla ragazza e le prendono i parametri.

-Pare che tu sia a posto.-

-G-grazie... signora.- risponde la strega con voce flebile.

-Chiamami Ella, sono l'infermiera su questo piano. Ci siamo conosciute ieri sera! Solo che non puoi saperlo.-

-Piacere Ella.-

-Il piacere è tutto mio! Allora, sei un caso unico, eh? Non si fa che parlare di te!-

-In che senso?-

-Non si è mai visto un paziente così tenace come te, ieri eri in pericolo di vita ed oggi sei sveglia con i parametri a posto, quasi come se non ti fosse successo nulla. Hai giusto il buco dietro la testa che ti abbiamo fatto per risolvere il tuo ematoma intracranico, è quello che ha rischiato di farti scappare.-

-Che fortuna. La nonna è qui?-

-Sì, certo. Ti aiuto a cambiarti, ti do le medicine e la faccio entrare. Non ti ha lasciata tutta la notte! C'era una ragazzina con lei, avrà avuto più o meno la tua età, ma avendo dichiarato di non essere una tua parente stretta non abbiamo potuto farla entrare. La ragazza è andata a casa verso l'una del mattino accompagnata dai genitori.-

-Aveva gli occhi gialli?-

-Sì!-

-Si chiama Zoe, è la mia migliore amica!- puntualizza El con un bel sorriso.

-Ahhh vorrei tanto averla anche io un'amica così!-

La giovane ed Ella non si scambiano altro che frasi di circostanza ed El nota i ricci neri dell'infermiera, non ce n'è uno fuori posto nonostante sia qui da ore. Ella è una ragazza di circa 35 anni, o così suppone la strega, è una bella donna di colore, alta e formosa. Sopra le labbra carnose ha tre nei in diagonale perfettamente allineati e i suoi occhi sono color nocciola, contornati da delle ciglia folte. La sua voce è melodiosa e il suo carattere è molto forte e determinato. Strano che non abbia una fede al dito!

-Ecco, abbiamo finito! Pronta e profumata per la nonna!-

-Grazie Ella.-

-Figurati! Fossero tutti come te i pazienti sarei più felice di venire al lavoro!- le risponde l'infermiera ridendo. Ella si allontana in corridoio e la ragazza vede il suo camice rosa sparire dietro l'angolo. Pochi minuti dopo Ortens fa capolino dalla porta e la chiude.

-Pasticcina mia!-

-Nonna!-

Le due si abbracciano e scoppiano in un pianto che a El sembra durare un'eternità.

El può sentire il profumo che sua nonna indossa in quel momento: è lo stesso che le ha regalato il natale scorso. Ricorda un mix di sandalo, rosa e gelsomino.

Il cardigan di Ortens è soffice e la ragazza ci si appoggia sopra con delicatezza per non rovinarglielo con le lacrime. Stringe più forte la nonna.

ELWhere stories live. Discover now