9. Vento pungente

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Il mercantile oscillò sul mare agitato dal vento mentre uno dei marinai balzava sulla terra ferma e legava con movimenti precisi una cima al pontile. Erano attraccati.

Gwes, ancora sul ponte, lanciò un'occhiata a Liz e Claire, dietro di sé, accertandosi che fossero ancora vive. I loro sguardi vagavano vacui sul porto di Jarik, l'ultimo avamposto di Lam prima del Mare Ghiacciato, avvolto da una foschia grigia e informe.

-Siamo arrivati!

La voce profonda e decisa di Hatel la riscosse dalle proprie riflessioni, facendole voltare lo sguardo verso la donna. Robusta e con una cascata di capelli dorati, la viceufficiale di Nexo e capitano del Fiore d'acqua, le si avvicinò con un paio di grandi falcate.

-Fareste meglio a scendere prima che arrivino le guardie per i controlli- le disse, severa -Ufficialmente siete clandestini.

Gwes annuì mentre un alito di vento le spazzava i capelli.

-Grazie mille del passaggio- le disse mentre la sua mano veniva inghiottita dall'enorme palmo di Hatel.

La donna scoppiò in una risata gutturale.

-Gli amici di Nexo sono anche miei amici- esclamò, allegra.

Gwes si limitò a ricambiare con un sorriso teso prima di fare un cenno alle proprie colleghe e dirigersi alla passerella che un mozzo stava sistemando.

Il ragazzo le lanciò un'occhiata torva mentre lei, Liz e Claire scendevano verso il porto camminando in precario equilibrio sulla tavola di legno marcio.

Appena messo piede sulla terraferma una potente ventata di aria gelida la fece rabbrividire.

Gwes si strinse nella pelliccia che le aveva prestato Hatel, dannando il freddo pungente in cui Jarik era costantemente immerso.

-Qui si congela!- si lamentò Claire, alzandosi rapidamente il cappuccio di pelo bianco sulla testa -Mi rovinerò tutti i capelli, così!

-Concentriamoci sul Frutto del Nord- le fece Gwes, ignorando le sue lamentele -Dobbiamo riuscire a trovare un mercante che ce lo venda a basso prezzo.

Liz batté le palpebre, con la solita aria confusa.

-Ma, capo, i Frutti del Nord costano parecchio in questo periodo- le disse, arricciando le labbra.

Gwes alzò gli occhi al cielo, esasperata.

-Lo so bene, Liz- le disse, intimandosi di mantenere la calma -Per questo dicevo di trovare qualcuno che li venda a basso costo.

L'amica si accigliò, come analizzando quell'ultima frase nella sua mente. A Gwes parve di udire gli ingranaggi della sua mente iniziare a ruotare.

Poi il suo viso venne illuminato da un sorriso raggiante.

-Ho capito!- esultò, neanche avesse appena ucciso un Mutaforma -"Basso costo" perché ora costano di più!

Gwes sospirò, maledicendo il mondo per quanto le aveva concesso, maledicendo Frank per aver avuto un'idea così idiota come procurarsi la cura per il virus. Era ovvio che quella storia, in un modo o nell'altro, sarebbe finita male. Se lo sentiva nelle ossa, come un presagio inviato dagli dei; eppure per il momento avrebbe dovuto ignorarlo.

-Dai, andiamo- Gwes fece un cenno della testa verso la strada che avevano davanti e, senza badare alle proteste che Claire continuava a vomitare, si incamminò.

Era stata a Jarik solo un'altra volta, quando la ciurma era composta solo da lei e Frank, più di cinque anni prima. Non ricordava esattamente il motivo del loro viaggio, ma la meraviglia che quell'isola dai tetti spruzzati di bianco le avevano fatto provare era ancora vivida al centro dei suoi ricordi.

Chi viene dal mare [Attualmente sospesa]Where stories live. Discover now