17

1.1K 42 30
                                    

È ESSENZIALE CHE ASCOLTIATE LA CANZONE "DUSK TILL DAWN"

DI ZAYN E SIA.

FIDATEVII!!!

Clary's POV

"Izzy mi ha scritto. Dice che ha un emergenza. Credo si tratti di vestiti" informai mia sorella ridendo. "Non si smentisce nemmeno in questa dimensione" mormorò accennando un sorriso.

"Come vi siete conosciute?"curiosai interessata. "È stato un incontro semplice. Tua madre mi ha portato all'istituto e lei ed Alec sono state le prime persone ad avermi accolto,apprezzato e conosciuto. " Pronunciò quelle parole con un po'di nostalgia,o almeno così mi sembrò. Era la più brava,tra quelli che conoscevo a nascondere le sue emozioni. Però era anche un po' impulsiva,una contraddizione. Era questo che accomunava le e la mia sorellona.

"Che ti manca di quei tempi?" chiesi
"Tutto. Ci fu una volta, qualche mese prima del nostro rito parabatai, in cui ci alzammo nel pieno della notte per rubare biscotti dalla mensa dell'istituto. Erano finiti così decidemmo di prepararli. Fu un grosso errore" ridacchiò.
"Perché?"
"Isabelle confuse lo zucchero col sale ed il burro con una saponetta. Non ricordo nemmeno se fossero biscotti,quelli che facemmo. Fu esilarante perché la mattina dopo li portammo a colazione e Robert non uscì dal bagno per un'intera settimana. Mi presi io la colpa. Già a quei tempi i suoi genitori erano severi con Izzy. Ma non con me" a quel punto, scoppiai a ridere in maniera esagerata. Povero Robert.

"Vi siete sempre protette voi eh?" Era lo stesso per me e Simon. "Esatto. Faremmo di tutto l'una per l'altra." Chiarì. "È lei la tua ancora?" Domandai "particolarmente intuitiva oggi?" Scherzò. "Lo sono sempre" sbuffai.

"Bene Izzy è là,andiamo!"
"Ehi! Pronte?" Si entusiasmò
"Prontissime" confermò Daly.

°°°
"No." Disse Dalyla.
"Si"
"Invece no!"
"Se non lo metterai,non verrò alla festa!"
"Bene, mettiamo i pigiami,nessuno parteciperà"
"Daly,non è così eccessivo: è lungo e sul tuo corpo è molto elegante e poi ti sta bene. "
"Ho detto no!"
"Il mio è peggio,guarda che scollatura"urlai tentando di finire lì il dibattito.
"Farai impazzire Alec così. E ti ricordo che mio fratello è molto corteggiato e questa è la festa di tuo padre. Saremmo tutti eleganti!"

"E va bene,cavolo!" Strillò indossando quell'abito. "Siamo degli schianti!" Appurò Iz. Lei indossava un vestito blu con corpetto aderente mentre la parte di sotto era larga e pomposa. Io avevo un tubino blu e mia sorella un abito rosso. Erano tutti un po'scollati,ma nulla di volgare. Poi le ragazze dinanzi a me avevano ognuna un corpo più bello dell'altro quindi..
"andiamo su!"

"Clarissa. Concentrati ti stai perdendo di nuovo" sussurrò la bionda.
"C-che?" Chiesi confusa
"Clary,pensa a Valentine,alla coppa!"
" A cosa? Ma è tutto ok?" Mi preoccupai
"Sacrosanto Raziel..."borbottò
"Chi?" Ero davvero sbalordita..
"Niente. Va da Jace..." Sospirò.
Feci come suggeritomi e stetti con il mio ragazzo ballando e bevendo drink fin quando non notai uno strano signore interrompere il ballo di Dalyla e Alexander.

Si scambiarono alcune parole e mi rivolsero sguardi quasi delusi.
Riuscì a capire solo "non c'è più"
Chi? Chi non c'è più?
Si allontanarono e Alec venne da noi in cerca di spiegazioni. "Non so...controllo" mi offrii. "Ok,fai un fischio se hai bisogno" Jace lasciò un bacio sulla mia fronte e mi lasciò andare.

Aprii la grande porta che era stata precedentemente attraversata da quella coppia sospetta e mi ritrovai in uno scantinato. Li vidi parlottare,e presa da un impeto di curiosità, mi avvicinai per udire qualcosa. Non capii granché.

Stavano cercando qualcosa,era evidente..
La mia confusione si tramutò in puro terrore quando un grande mostro giallastro comparì dal nulla. Vidi la bionda mettersi in allerta e procurarsi un arma che seppur improvvisata si rivelò essere efficiente contro quell' abominio.
Io rimasi lì. Inerme a guardare.

Spaventata e con la paura al posto del sangue. Ma non potevo starmene lì impalata così,quando i due furono in una posizione di svantaggio,attirai su di me l'attenzione del..di quel coso..

"Ehi pezzo di muffa,sono qui!" Urlai. Mi rivolse uno sguardo che mi pietrifico'
"Clary scappa! No! Va via,VIAAA!" Comandò Dalyla nel panico. Quell' essere si avvicinò sempre di più. Ero sconcertata. Afferrai una pala e gliela gettai addosso e ripetei il gesto con ogni cosa. Urlai e corsi fino a trovare uno specchio. Lo ruppi e mi avvalsi del suo vetro tagliente.

Si scagliò contro di me e vidi lunghe fila di denti gialli e aguzzi. Urlai e mi dimenai. Lo graffiai continuamente ma lui sapeva difendersi. Intanto Dalyla cercava di aiutarmi ma l'uomo strano glielo impediva urlandole che ormai ero persa, andata.

Corsi fino ad un balcone e venni seguita. Mi nascosi dietro un comignolo con cuore a mille,che batteva all'impazzata. Trattenni il respiro e pregai di non essere scoperta. Il terrificante demone mi trovò ed i suoi occhi cupi mi traumatizzarono. Emisi urli disperati e non feci altro che chiedere aiuto. Il mio avversario distrusse l'intero tetto e il lampioni circostanti si fulminarono improvvisamente. Che diavolo succedeva?

Scappai e scappai ma alla fine caddi. Continuai a muovermi per terra senza sosta,ma infine mi arresi. Era finita. Piansi.
"Fa ciò che devi" singhiozzai.

Alzò uno dei suo bracci e provò a colpirmi. Chiusi gli occhi e attesi. Senza preavviso sentì un grido quasi di battaglia e subito dopo un corpo pararsi davanti al mio.

No.
No.
No.

Non era possibile. Per poco non scoppiai. Nel frattempo Jace,apparso dal nulla, aveva la meglio sull'essere velenoso. Piansi ancora. "Jace!" Lo chiamai. Si voltò. Sgranò gli occhi e cadde a terra. "c-che"sussurrò. Scossi il corpo numerose volte e fu allora che ricordai tutto. Era colpa mia. Di un incapace shadowhunter.

Jace non si muoveva,era paralizzato. Piangeva anche lui.

"Che facciamo?"

°°°°
Isabelle's POV

Ero seduta nella mia stanza ad oziare. Guardavo il mio viso attraverso lo specchio in cerca di imperfezioni. Ad un certo punto un pensiero balenò nella mia mente. Come aveva fatto Daly ad impedire il riconoscimento della mia arma oggi?

Per me rimaneva un mistero,ma sapevo ugualmente che a quella ragazza dovevo più della mia stessa vita. Dopotutto ognuno era in continuo debito con l'altra,ma ci andava bene. Sistemai le mie sopracciglia e mi chiesi dove fossero lei e Clarissa. Altro mistero.

Chiamai Alec per avere informazioni almeno su Jace. "Fratellone" lo salutai entrando nella sua stanza. "Iz"sorrise
"Notizie di Jace?"
"Oltre alla certezza che abbia lui la coppa,no" sospirò "o meglio so che,ha attraversato un portale nel regno seelie. E sospetto anche della rossa e di Lyla." Specificò.

"La ami?"
"Più ti quanto tu possa immaginare"
"Prenditela Alec. Per una volta non anteporre la famiglia alla tua felicità."
"Non sono capace"
"Nemmeno io,ma certe cose si apprendono solo attraverso l'esperienza di esse,no?"

"Ho un impegno da rispettare"
"Anche verso te stesso"
"È semplicemente una mia scelta"
"È semplicemente la scelta sbagliata"
"Me ne assumerò le conseguenze come farete voi se si dovesse sapere ciò che avete e cosa ne fate"
"La nostra è una scelta giusta e motivata"
"Anche la mia"
"La perderai"
Non ottenni risposta. Stava facendo il vigliacco. Che gran pasticcio.

"Sarà qui anche se non sarà mia"

Provai a rispondere ma un gran dolore al collo mi travolse. Urlai. "Izzy? Che succede?" si impanicò
Urlai ancora "A-alec"implorai tremando...

"Vado a chiamare aiuto" si alzò
"Alec." Sussurrai piangendo
"La mia runa parabatai"
Si bloccò e mi guardò negli occhi,erano lucidi anche i suoi.

Io e mio fratello eravamo quasi telepatici.

"No"

"Devi" singhiozzai.

Guardò verso l'alto e poi..

Alzò la mia maglia.

Abbassò lo sguardo.

Si accasciò a terra.

La mia pelle era immacolata.

🌛🌛🌛🌛🌛🌛🌛🌛🌛🌛🌛🌛🌛

Boom boom ciao.

xoxo

-A

You Can Cry [Alec Lightwood/shadowhunters] Where stories live. Discover now