2. non senza di te

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"In ognuno di noi c'è l'inquietudine della fuga, l'intolleranza dello spazio chiuso, del consueto.
In ognuno di noi l'esploratore cerca di sopraffare il cittadino per portarlo in strada, via."

NATASHA ROMANOFF

Andare via,scappare e non affrontare le cose.Probabilmente non sono mai scappata dalle cose se non dopo di averle affrontate,ma questa volta è diverso. Il mio migliore amico sapeva che il mio ex sarebbe venuto qui e non mi ha detto niente consapevole del fatto che ho sofferto e non poco.

Flashback

« ci sarai sempre vero? » incrocio le nostre dita
« sempre nat » dice sorridendomi dandomi un bacio sulla fronte
« quindi per qualsiasi cosa tu non te ne vai? » dico insistendo ancora
« non senza di te » dice baciandomi

Fine flashback

"non senza di te" come scordarsi quella lurida cazzata che disse prima di sparire per quattro anni non curandosi che dall'altra parte del mondo c'erano la sua ragazza e la sua squadra in pensiero per lui. Dopo esser uscita dall'avengers tower sono subito andata in città comprando una giacca dato il freddo che c'è. Guardo l'orologio e noto che sono solo le dieci di sera e decido di andare stranamente in un ristorante per prendere una pizza. Non sono una ragazza che va molto in giro e posso contare sulle dita di una mano quante volte sono venuta in città o meglio sono entrata in un ristorante/negozio.

Aspetto il mio turno e al bancone c'è un ragazzo che avrà probabilmente ventisei/ventisette anni « cosa desidera? » dice prendendo un nuovo foglio del taccuino « una pizza margherita e una birra » dico e annuisce « dieci minuti e arriva, da portare o la mangia qui? » chiede prima di entrare in cucina « da mangiare qui » dico e annuisce per poi sparire dalla mia vista. Guardo tutto il ristorante e riesco a trovare un tavolo per solo due persone libero,dopo dieci minuti come ha detto il ragazzo arriva la mia pizza con la birra e con sé un biglietto " stacco alle per le undici,se ti va aspettami al parco di fronte ", ma il problema è ora che io non lo conosco minimamente e spera che lo aspetti?

Scuoto la testa iniziando a tagliare la pizza per poi mangiarla e pensare a cosa fare. Potrei accettare magari,almeno non sto da sola per New York,ma se è un maniaco? O un psicopatico? So difendermi,ma cavolo qua parliamo di uno sconosciuto che ti chiede di aspettarlo. Continuo a mangiare la mia adorata pizza fino a quando non la finisco e porto i soldi alla cassa ricevendo un sorriso dal ragazzo di prima e sono sempre più convinta di non aspettarlo davanti al bar.

Appena esco un'ondata di vento mi fa rovinare tutti i capelli che erano perfetti. Guardo il parco di fronte al ristorante e dopo aver sorriso per non so quale motivo continuo la mia strada non verso il parco dato che quel ragazzo non lo conosco nemmeno. Accendo per un attimo il telefono che Tony ha dato a tutta la squadra e noto le chiamate da parte di tutti compresa la sua. Apro solo la chat di Wanda e rispondo con un semplice " ho bisogno di stare da sola non so quando torno" per poi dopo aver chiamato un taxi spegnere definitivamente il telefono.

Dopo mezz'ora arriva il taxi e gli dico la strada per arrivare da una persona che non vedo da tanto tempo. Attraverso il giardino e noto che tutta la casa è spenta tranne il salotto. Busso alla porta e ad aprirmi è Laura con il suo bellissimo pancione « ehy Nat,è tardi come mai qui? » chiede facendomi entrare « ho litigato con i ragazzi,non dire a clint che sono qui per favore. Ho bisogno di staccare per un po' la spina da tutto » dico e lei subito mi abbraccia comprensiva « sai che puoi venire in questa casa quando vuoi e tranquilla non dirò niente a clint » dice sorridendomi per poi salire di sopra dicendomi di andare nella stanza degli ospiti.

Tornerò dagli Avengers?
Tornerò dalla mia unica famiglia?

❤️

Capitolo probabilmente un po' pietoso lo so,ma spero vi piaccia.

Come prossimo capitolo preferite il punto di vista di Tony o su Natasha?

not just hate | Tony x NatashaWhere stories live. Discover now