.CAPITOLO 5.

227 9 2
                                    

P.o.v. Camille

@harry_edward_styles desidera inviarti un messaggio

Sgrano gli occhi a vedere la notifica e chiudo gli occhi per poi riguardare, assicurandomi che fosse vero e quando mi accerto che lo sia, stento ancora a crederci ma apro la chat e mi decido a leggere il messaggio.

"Disturbo?" mi viene da sorridere perché infondo è stato così gentile, nonostante oggi sia stata davvero maleducata con lui, non mi ha scritto per darmi della stronza e questo dimostra che ha un non so che di dolce questo ragazzo.

"No, dimmi." digito velocemente la risposta e invio portandomi l'indice alle labbra mordicchiando l'unghia, aspettando che anche lui mi risponda. Se raccontassi a Sam di aver risposto a un ragazzo dopo nemmeno cinque minuti dall'invio del messaggio mi strozzerebbe, soprattutto se sapesse che quel ragazzo è Harry Styles. E' molto ferrea su questo, diche che una ragazza che si rispetti, deve far aspettare il ragazzo almeno un'ora prima di rispondere. Deve farsi desiderare dice lei, scusatemi ma non sono d'accordo.

"Come va?" mentre mi perdo nei miei stessi pensieri non mi accorgo di come anche lui sia stato tempestivo e di come mi abbia già risposto, quindi tolgo il dito dalle labbra e impugno il telefono con entrambe le mani.

"Diciamo bene. Tu?"  le dita si muovono sulla tastiera e un altro messaggio è inviato senza troppi pensieri, ogni parola sembra una piccola piuma tra le mie mani che sento appena, rispondo senza meditare su quello che scrivo e mi stupisco visto che prima di inviare un messaggio, di solito lo rileggo almeno tre volte.
"Sono stato meglio." una scintilla di curiosità si accende in me, un piccolo spiraglio mi incita a chiedergli di più e sto anche per farlo, solo che vengo fermata da una notifica da parte della mia migliore amica, mi avvisa che sarà qui tra poco e decido di dare un taglio a questo scambio di messaggi. Se mi arrivasse una notifica mentre lei è qui, farebbe domande e non sono brava a dire bugie, non a lei, quindi come se fossi stata colta con le mani nel sacco, mi agito alzandomi dal divano e cercando di troncare qualunque tipo di discorso.

"scusa ma devo andare." non presto importanza a quello che ho scritto, per quanto mi riguarda potrei averci infilato anche qualche lettera sbagliata.

Spengo il cellulare, lasciandolo sul divano e aspettando il campanello suonare, mentre nelle mie orecchie rimbomba il fastidioso ronzio del silenzio.
Non so perché ho reagito in quel modo, mi sento stupida, tanta agitazione per cosa? Degli stupidi messaggi? Odio sentirmi così indifesa e vulnerabile.
L'unica mia paura è di tornare a come ero un anno fa, non me lo posso permettere, sarebbe troppo da sopportare e le ferite per quanto possano essersi rimarginate, appena vengono stuzzicate non ci pensano due volte prima di riaprirsi.
Lui porterebbe solo guai e, anche se potesse davvero esserci qualcosa di bello nel ragazzo moro, non posso permettere che mandi tutto a puttane. Non dopo tutti i miei sacrifici, la reputazione che sto cercando di crearmi è tutto quello che mi separa dal tornare "Millie". Cercando di darmi una calmata e mettendo un freno ai miei pensieri vado al piano di sopra, mi tolgo trucco, i vestiti di scuola e mi infilo il pigiama pronta a non uscire di casa fino a domani mattina. Se Sammy vorrà rimanere a dormire sarà ben accetta, di sicuro non rinuncio a dormire con qualcuno, al posto che da sola in una casa di due piani.

Sento il campanello suonare, sicuramente è lei. E' stata anche abbastanza veloce, possiamo definirla più ritardataria di me, lei e la puntualità non vanno molto d'accordo. Scendo e apro la porta, non prima di aver indossato gli occhiali da lettura, non sono abituali, li indosso solo per un po' di tempo la sera in modo da non affaticare gli occhi per tutto il giorno, potrei iniziare a perdere gradi e diventare miope come mia madre.

"Buonasera." mi sposto di lato lei si sfila il cappotto leggero e lo appende sull'attaccapanni vicino alla porta, certo cuore fai pure come se fossi a casa tua.

.Moments.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora