.CAPITOLO 8.

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P.o.v. Harry
Dopo quello che Camille mi aveva urlato in faccia mi sono sentito una completa schifezza. Ne ho ricevuti di insulti a dire la verità anche peggiori di quelli detti da lei, molto peggio ad essere sinceri. Ma le sue parole mi sono arrivate come una pugnalata, come se non fossi riuscito a farmele scivolare addosso. Come se si fossero attaccate alla mia pelle e al mio cervello. Il week end che avevo desiderato da una settimana è arrivato e con il suo arrivo c'è anche il tempo di metabolizzare l'accaduto. Ritorno a casa in meno tempo del previsto, visto il poco traffico, nonostante l'ora di punta e, quando rientro, noto con sorpresa che mamma è a casa. Con sorpresa perché, raramente è a casa prima dell'orario di cena.

-"Mamma?" la chiamo mentre abbandono lo zaino al lato della porta, inizialmente non mi risponde ma poi sento la voce sottile, che mi arriva a malapena alle orecchie.

-"Tesoro sono in camera." mi affretto ad andare in camera di mia madre, trovandola stesa sul letto con le coperte portate su fino a metà busto, subito sento il cuore scalpitare nel petto ma quando vedo un debole sorriso il peso si alleggerisce.
-"Cosa è successo?" chiedo mentre mi avvicino al suo letto e mi siedo prendendole una mano, ha le pelle molto fredda così aggiungo anche l'altra mano e stringo provando a riscaldarla per quanto mi è possibile.

-"Non ti preoccupare niente di che, ero stanca e ha iniziato a girarmi la testa. Quindi ho chiesto al mio datore di darmi il week end libero." sorride mentre mi accarezza i capelli, ha il volto spento cosa che non mi fa abbassare la guardia. Il lavoro deve averla distrutta, ho sempre pensato che prima o poi dovesse prendersi una pausa.

-"Sicura di stare bene?" chiedo di nuovo e lei mi rivolge un altro sorriso rassicurante, almeno quello è il suo intento.

-"Si davvero, era solo stanchezza." mi convinco anch'io di quello e dopo averle chiesto se avesse bisogno di qualcosa vado in camera mia per fare i compiti per la prossima settimana in modo da aver il fine settimana libero. Passo un'ora buona chino sui libri impegnato a concentrarmi su un argomento di chimica senza staccare mai gli occhi da quello stramaledetto libro, ma con la testa comunque altrove. Perché per quanto mi sforzassi la mia testa non poteva fare a meno di pensare a mia madre, so che il lavoro prima o poi doveva cadergli sulle spalle. Ma è stato brusco e mi sento di dire inaspettato, di solito è sempre bello quando rimane a casa per stare un po' con me, ma mai come adesso vorrei che tornasse al lavoro. Soltanto per essere certo che stia bene.
Dopo aver controllato e averla vista dormire con un'espressione rilassata in volto, cerco, senza fare rumore di andare in cucina per preparare qualcosa di commestibile per entrambi. Alla fine opto per del pollo con dei peperoni, non è complicato se tralasciamo il fatto che mi sono quasi affettato un dito mentre tagliavo i peperoni.

Vado in camera e mi faccio una doccia, dopo essere uscito asciugo i ricci in modo molto frenetico senza preoccuparmi di aggiustarli e infilo una felpa nera con il cappuccio. Uso le tute principalmente per stare in casa, non mi piace uscire con certi indumenti. Preferisco essere presentabile in ogni occasione, non che debba incontrare qualcuno o fare colpo su chissà chi. Credo sia più una cosa mia. L'orario che segna il mio cellulare mi avvisa che è giusto l'ora di cena, così vado in camera di mia madre e cerco di svegliarla.

-"Mamma?" sussurro piano per poi poggiare una mano sulla spalla, non da segno di avermi sentito e subito inizio ad agitarmi, dio datti una calmata paranoico.
-"Mamma?" riprovo un po' più forte e solo allora i suoi occhi si aprono faticando all'inizio. Tiro un piccolo sbuffo di sollievo e mentre si alza a sedere la vedo un attimo disorientata.

-"Ho preparato qualcosa, la cena è quasi pronta" le dico mentre mi siedo accanto a lei sul materasso, ancora sembra essere in uno stato di trance che poco dopo però svanisce.

-"Non dovevi Harry, bastava che mi svegliassi prima così preparavo qualcosa io. In ogni modo grazie." la voce con cui pronuncia quelle parole mi lascia con un po' di amaro in bocca. Mi è sembrata spenta e soprattutto stanca nonostante avesse dormito tutto il pomeriggio. Non dovrei preoccuparmi per così poco, ma è stata sempre in salute, nemmeno un raffreddore e adesso sono impreparato.

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