Capitolo Decimo | Good Night

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Bussarono alla porta in modo abbastanza grottesco e scesi di corsa le scale rischiando una caduta e di conseguenza un trauma cranico, ma ne uscii vivo. Aprii la porta cercando di non sembrare brusco e vidi Akim giocherellare in modo nervoso con i piedi torturando i lacci delle sue povere scarpe. Conoscendo la dinamica della situazione ed il fatto che non si sarebbe pronunciata se non avessi aperto bocca — e non l'avrei fatto perché ero rimasto senza parole e forze di controbattere ciò che succedeva, fui sbrigativo: le alzai il viso con due dita sotto il mento e le sorrisi come se per farle capire che ero passato sopra l'accaduto.

“Scusa Mikey ” sussurrò con quel suo fare innocente e infantile. L'abbracciai alzandola da terra, dato che non era manco un quarto di me.

“Oh, Akim!. Sono contento perché mi mancava sparlare con te e accumulare gossip da solo” dissi. Prendendole la mano la portai in camera mia, dove trascorrevamo abitualmente i nostri pomeriggi, e poi la feci sedere con me sul letto aprendo svariati discorsi privi di logica, ma esaustivi.

“Mike, dato che ti conosco, noto che non mi parli più come prima” insinuò.

“Ecco, molto probabilmente é perché sono distratto. Poco tempo fa ho conosciuto due ragazzi un po' strani, sai quei tipi sulle righe ma innocui ” dissi senza dare troppe spiegazioni ma cercando di soddisfare la sua curiosità morbosa.

“Ragazze?” mi chiese aspettandosi una risposta positiva, ma ahimè la delusi.

“No, ragazzi” risposi ridendo.

“Devo essere gelosa oppure anche questa tua conoscenza é innocua?” disse e mi sentì pervaso da un brivido strano però rimasi dell'idea di non dirle nulla e di tacere in eterno se cen'era bisogno.

“No, principessa, poi dormire sonni tranquilli” risi un po' nervoso ed infilò la testa nell'incavo del mio collo come usava fare di solito. E indovina​ indovinello, cercando a fondo e ovviamente ragionando sul perché di questo avvenimento non più paranormale, chi c'era nella mia mente, a rompere i coglioni in modo disturbante ed irritante?. Luke  Hemmings, la merda, l'infame.

Il telefono squillò e per quanto non volessi muovermi a causa della mia immane pigrizia, spostai in modo brusco Akim, tanto da farla male, rispondendo ad Ashton che sembrava tenerci molto a telefonarmi ogni venti minuti.

“Ciao Mikey” il suo tono mi sembrò un po' troppo confidenziale, ma d'altronde era Ashton Irwin e con lui non c'era da porsi tali problemi.

«Ciao Ash»

"Michael vaffanculo!"urlò ridendo. La zittì con la mano.

«chi é?»mi chiese.

«Solo un essere cretino»

«Cretino o cretina?»mi chiese con u tono stridulo,ma adorabile.

«Ash?»

«Uffa! E che anch'io voglio stare con te!»disse ridendo. Arrossì e Akim scoppiò a ridere.

"E no! Michael é mio!"urlò Akim per farsi sentire.

«Ash,non le dare retta. Perché mi hai chimato?»

«Tu mi hai detto di chiamarti Michael»ridacchiò,ed io mi ricordai subito.

«Ah,giusto! Ashton,domani staresti a cena da me?»chiesi.

«Chi? Io? Sicuro? Davvero?»urlò.

«Shi»dissi.

«Sicuro! Verrò di sicuro»disse e potevo percepire la sua felicità,al di là dello schermo.

«Ciao Ash»

«Ciao Mike»sussurrò. Akim mi guardò minacciosamente.

"Tu piaci al mio ragazzo!"disse ridendo. Suo ragazzo?

"Da quando stai con Irwin?"

"Uff...nella mia immaginazione da quando é nato"

"Ceeerto"

"Dai! Ma hai visto i suoi occhi,sono così verdi. E poi i suoi ricci,cazzo se sono sexy. E la bandana? Che mi vuoi dire? É stupenda. E il corpo é così tonico,e le fossette sono così dolci! Ma che merda,lo vedi che pezzo di figo che hai avanti!?"

"Pensavo fossi femmina"dissi ridendo.

"Intendevo: Non vedi che pezzo di figo che conosci?"

"Si,é bello!Ma a me piace...un altr-"mi fermai.

"Un altro o un'altra"

"Un'altra"risposi arrossendo.

"Michael,chi é?"

"....Becca....Jonson(?)"

"Chi é?"

"Nessuno lascia stare"sospirai.

"Okay...Io sto iniziando a parlare con Hemmings"disse. Alzai la testa geloso e arrabbiato.

"Chi?"chiesi appoggiandomi al comò.

"Luke"disse.

"Mh,e com'é?"

"Dolce,carino,meraviglioso,gentile,simpatico,anche se a volte fa il duro"disse fantasticando.

"Ah,si?"

"si,é...perfetto"

"Ma a te non piaceva Ashton?"

"E che ti interessa?"mi chiese. Sbuffai,dopotutto non potevo prendermela con lei.

"No,hai ragione."dissi. Andò via,scoccandomi un bacio sulla guancia.

Vidi comparire sul telefono di mia madre il nome di Nicolas.

"Pronto?"risposi al posto suo.

"Ciao Mike! C'é tua madre?"mi chiese Lucas. Arrossì e mi beai della voce di quel ragazzo. Anche via telefono era perfetta.

"No,si é scordata il telefono"dissi.

"Che fai?"mi chiese.

"Beh,stavo per andare a dormire"dissi.

"Si hai ragione,é tardi. I cervelloni devono riposare. Buonanotte Mike"sorrisi mordendomi il labbro inferiore.

"Buonanotte Lucas"sussurrai e attaccai. Mi stampai in faccia un sorriso che partiva da un orrecchio e arrivava fino all'altro.

Entrò mia madre.

"Mà ti hanno chiamato"dissi distaccato,salendo in camera mia.

"Va bene"disse lei freddamente.

Mi coprì con il piumone azzurro e m addormentai...Mi aveva dato la buonanotte.

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Scusate se é corto,ringrazio tutti davvero ! Grazie a chi vota e a chi commenta. +900 visualizzazioni! Mi farò perdonare con il prossimo capitolo ❤
-Hopexx.

Afraid | MukeWhere stories live. Discover now