Lose.

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Era quasi ora di cenare,e scesi prendendo una scivolata.

Vidi il pavimento bagnato,ed andai da mia madre.

"Mamma,qunte volte ti ho det-"mi fermai vedendola discutere a telefono. Sembrava davvero arrabbiata,solo che non capivo il perché. Attaccò e si portò le mani nei capelli sorpassandomi.

"Ma che cazzo!"sbottò. Non la capivo ma non avevo neanche intenzione di chiederle cosa fosse successo.

Sentì bussare ed andai ad aprire. Vidi Rose,più strana che mai. Sembrava contenta,ma anche stanca. Aveva uno zigomo gonfio,gli occhi lucidi,ed un sorriso che migliorava il suo aspetto. La feci entrare,e le mi abbracciò,scoppiando a piangere.

"Rose,che cazz-"

"Non mi vuole"disse tra i singhiozzi. La portai in camera con me,e chiusi la porta.

"Rose spiega tutto"dissi mettendomi di fronta a lei.

"I-Io oggi sono andata da Hood. Lui,era così dolce,così carino...Poi mi-mi ha baciata,e poi mi ha fat-to male,e poi mi chiesto scusa,però poi si é incazzato."disse gesticolando con le mani. Lui aveva fatto del male a Rose?!. Sentivo l'istinto omicida salirmi.

Uscì dalla stanza,ma lei mi fermò.

"No ti prego,ho bisogno di lui"

"Ma anche di te stessa,cazzo!"

"Io sto bene così"disse sforzando un sorriso. Scossi la testa. Non stava bene,ma se Calum era la sua felicità,non potevo negargliela.

"Rosy,lo sai che lo faccio per te. Non mi piace che quel tizio ti faccia del male."

"Lui non mi fa male!"

"Ma ci sei o ci fai?,ti ha trattato una merda. Guardati,non sei la mia Rose"dissi. Lei si guardò allo specchio,ed io mi vergognai per la crudeltà,con cui l'avevo detto.

"Scusa"dissi cercando di abbracciarla,ma lei si scanzò.

"Siete tutti la stessa merda"disse ed andò via.

Non capivo questo suo modo di fare,non era mai stata così distante da me.

"Mike,c'é qualcosa che mi devi dire?"mi chiese mia madre.

"No"sussurrai. Mi fece girare.

"Cosa le hai fatto?"

"Mamma che cazzo ne so,si vede che era nervosa"azzardai a dire,torcendomi sotto il suo tocco.

"Michael,si trattano così le ragazze?"mi rimproverò.

"Mamma,si trattano così i figli?"dissi ferendola. Sapevo che le faceva male sentire che non era mai stata una buona madre,ma dal tronde era la verità. Tanto lei anche stando con Nick,sicuramente passava molto tempo con il suo datore di lavoro. Non sapevo ancora,dove prendesse il coraggio do rimproverare me,sapendo quello che faceva lei. Ma sentito parlare di esame di coscienza?.

Squillò il telefono,e andai a rispondere. Era Luke.

"Pronto..."

"Mikey,stasera apri la finestra e chiudi a chiave camera tua,devo parlarti"disse tremolante.

"Okay Lukey"risposi sorridendo. Solo la sua voce,riusciva a farmi sentire sollevato. Era dolce e roca,sexy e profonda. Cazzo,era la voce di Luke Hemmings.

Mi feci una doccia rilassante,ed infilai un semplice maglione azzurro-come gli occhi di Luke- ed i boxer. Dissi a mia madre che non avrei cenato,e sarei andato a dormire prima. Entrai in camera mia,e feci quello che aveva detto.

Afraid | MukeOnde as histórias ganham vida. Descobre agora